debolezza e spossatezza estiva
Benessere

Debolezza e spossatezza estiva: da cosa dipendono e come difendersi

27/07/2023
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Estate: stagione tanto attesa per i piaceri vacanzieri ma anche poco sopportata per le alte temperature e gli alti tassi di umidità. Fattori che condizionano il nostro stato di benessere, generando sensazioni di stanchezza fisica, sudorazione eccessiva, disidratazione, debolezza, spossatezza e affaticamento muscolare.

Quando assumiamo cibo o quando il metabolismo cellulare si attiva, l’organismo di ognuno di noi produce calore e a ciò si aggiunge che, nei periodi estivi, quando la temperatura dell’ambiente esterno è molto alta anche quella corporea tende ad aumentare. Per mantenerla a valori normali, intorno ai 36°C circa, si attivano meccanismi di termoregolazione come la vasodilatazione e la sudorazione.

Cosa succede al nostro organismo con il caldo?

Per disperdere il calore assorbito dal corpo, la funzione termoregolatoria aumenta la vasodilatazione periferica, provocando un abbassamento della pressione e una riduzione del flusso di sangue al cervello.

Il calo della pressione, inoltre, può comportare la riduzione della gittata cardiaca, che può causare vertigini, offuscamento della vista, secchezza della bocca e, persino, la perdita di sensi.

Chiaramente poi, con il caldo si suda di più; quindi diminuiscono i livelli di magnesio e potassio.

Il potassio svolge funzioni utili per la normale funzione muscolare e per funzionamento del  sistema nervoso, mentre il magnesio viene utilizzato in molti processi biochimici utili per il normale equilibrio elettrolitico, sintesi di proteine e divisione cellulare.

Questo scatena la sensazione di stanchezza che si manifesta con uno stato di debolezza generalizzato – chiamato astenia – sonnolenza, debolezza e spossatezza fisica.

Inoltre, l’afa delle torride notti estive non permette di riposare bene, e quindi aumenta la stanchezza diurna.

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Debolezza e spossatezza estiva: cosa rischia l’organismo?

Il caldo ci spossa principalmente a causa dell’ipertermia, che si verifica quando la temperatura corporea aumenta a livelli insostenibili per l’organismo. Ci sono diverse ragioni per cui il caldo può portare al collasso del corpo, incluso il rischio di colpi di calore. I meccanismi chiave sono:

  • Disidratazione: in condizioni di caldo estremo, il corpo produce più sudore per aiutare a dissipare il calore. Questa sudorazione eccessiva può portare a una rapida perdita di fluidi e quindi alla disidratazione. Quando il corpo è disidratato, il volume di sangue diminuisce e il cuore deve lavorare più duramente per pompare il sangue, causando spossatezza e affaticamento.
  • Squilibrio degli elettroliti: con il sudore, l’organismo perde anche importanti elettroliti come sodio, potassio e magnesio. Questi minerali sono essenziali per il corretto funzionamento dei muscoli, del sistema nervoso e del sistema cardiovascolare. Uno squilibrio degli elettroliti può causare crampi muscolari, confusione mentale e altri problemi di salute.
  • Aumento del lavoro cardiaco: per mantenere la temperatura corporea entro limiti sicuri, il flusso sanguigno verso la pelle aumenta per favorire la dissipazione del calore. Questo comporta un aumento del lavoro del cuore, poiché deve pompare più sangue per fornire ossigeno e nutrienti a tutto il corpo, inclusa la pelle. Questo stress aggiuntivo sul cuore può portare a una maggiore affaticamento e spossatezza.
  • Colpo di calore: quando il corpo non è in grado di dissipare il calore in modo efficace e la temperatura corporea continua ad aumentare, può verificarsi un colpo di calore. Il colpo di calore è una condizione medica grave e potenzialmente letale, caratterizzata da una temperatura corporea molto elevata (solitamente superiore a 40°C), disorientamento, confusione, perdita di coscienza e altri sintomi gravi. Il colpo di calore richiede un trattamento medico d’urgenza e può avere conseguenze devastanti sull’organismo se non viene affrontato tempestivamente.

Umidità: perché è un’aggravante

Se oltre al caldo c’è un alto tasso di umidità atmosferica, il malessere percepito diventa maggiore, perché la concentrazione di acqua nell’aria impedisce al sudore di evaporare correttamente.

Infatti, l’umidità è un aggravante del caldo perché influisce sulla capacità del nostro corpo di dissipare il calore attraverso il meccanismo di evaporazione del sudore. Quando l’aria è umida, contiene già una quantità significativa di vapore acqueo, il che rende più difficile l’evaporazione del sudore dalla pelle.

L’evaporazione del sudore è un processo chiave per il raffreddamento del corpo in ambienti caldi. Quando sudiamo, il sudore evapora dalla superficie della pelle, assorbendo il calore corporeo e raffreddando la pelle e il corpo.

Tuttavia, quando l’aria è già molto umida, ha una minore capacità di assorbire ulteriore umidità. Di conseguenza, il sudore sulla pelle tende a rimanere, rendendo più difficile il processo di evaporazione e raffreddamento. Questo significa che anche se stiamo sudando, il nostro corpo potrebbe avere difficoltà a liberarsi del calore in eccesso, portando ad un accumulo di calore e aumentando il rischio di ipertermia e colpo di calore.

In ambienti con alta umidità, la sensazione di calore può anche essere intensificata poiché la nostra capacità di raffreddarsi attraverso il meccanismo di sudorazione ed evaporazione è compromessa. Ciò può portare a un maggiore disagio termico, spossatezza e affaticamento, e può mettere sotto sforzo il sistema di termoregolazione del corpo.

Pertanto, in ambienti caldi e umidi, è fondamentale adottare precauzioni aggiuntive per proteggersi dal caldo e dall’ipertermia.

Debolezza e spossatezza estiva: che fare?

  • L’OMS raccomanda di bere circa 1,5-2 litri di acqua al giorno ai fini di mantenere il corretto equilibrio idrico del corpo (quantità che può variare a seconda delle necessità). Avere con sé una bottiglietta d’acqua permette di prevenire mal di testa, confusione mentale e stanchezza. Questi, infatti, sono tutti sintomi che si possono manifestare in stato di disidratazione, accentuata dalla perdita dei liquidi corporei dovuta all’eccessiva sudorazione.
  • Indossare abiti leggeri, larghi e traspiranti, optando per le fibre naturali e i colori chiari.
    Gli indumenti troppo attillati o fabbricati con materiali sintetici, infatti, ostacolano la dispersione termica e fanno surriscaldare ulteriormente la cute.
  • Evitare allenamenti fisici intensi: se praticare attività fisica in maniera lieve o moderata aiuta a combattere la stanchezza e il caldo, esagerare con il movimento sortisce l’effetto opposto, soprattutto se svolto nelle ore centrali della giornata.
  • Integrare le riserve di magnesio e potassio che sono venute meno per via della sudorazione.
    La dieta mediterranea è una fonte preziosa di minerali, ma il caldo estivo può aumentare il fabbisogno di magnesio e potassio: in questi casi si può ricorrere a degli integratori.

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