Le vacanze sono terminate o stanno per terminare: le passeggiate in montagna o in campagna e le pigre e rilassanti giornate al mare, sono ormai quasi un ricordo. E, proprio come noi, i nostri amici animali ritornano alla quotidianità dei parchi e dei prati cittadini e si preparano ad affrontare l’autunno. Forse però non tutti sanno che le differenti abitudini estive e un maggiore contatto con la natura, sono elementi che possono esporre i nostri amici a quattro zampe a parassiti interni molto comuni come Giardia, organismi che si insediano nell’intestino di cani e gatti, irritando e danneggiando la parete intestinale.
I sintomi della Giardia
Se non diagnosticata e trattata, l’infestazione può dare origine a giardiasi, una malattia di tipo gastrointestinale che si manifesta con nausea, vomito, diarrea acuta debilitante, flatulenza, sindrome da malassorbimento e perdita di peso.
Una visita veterinaria accurata, al rientro in città, è il modo migliore per ripartire con slancio e preservare la salute dei nostri cani e dei nostri gatti.
“Un controllo è particolarmente indicato per cani e gatti che hanno seguito la famiglia in vacanza o soggiornato in strutture asilo o che comunque si sono trovati a frequentare luoghi con un’alta concentrazione di animali: sono proprio questi i casi in cui si verifica un maggior rischio di venire a contatto con Giardi”, dice il dottor Marco Melosi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI).
Giardia: qualche volta non da sintomi
Nella maggior parte dei casi l’infestazione resta asintomatica, ma in altri, soprattutto negli animali con sistema immunitario più debole – come cuccioli e anziani -, può dare origini a gravi complicanze. Questo significa che se anche il nostro animale non presenta sintomi, qualora sia stato infettato, può diventare vettore della malattia e trasmettere ad altri soggetti il parassita. L’identificazione e il successivo trattamento di quei soggetti che possiamo definire “portatori sani” è un vero elemento di prevenzione perché ci permette di preservare non solo la salute dei nostri animali, ma anche dei loro compagni di gioco.
Malgrado Giardia possa essere contratta tutto l’anno, il periodo successivo alla stagione calda costituisce il momento di maggiore diffusione: il parassita trova nell’ambiente esterno caldo-umido l’habitat ideale per sopravvivere.
Come si trasmette e si diagnostica Giardia
La trasmissione avviene attraverso l’ingerimento del parassita che può essere presente nell’acqua, nel cibo o nelle feci. Il rischio di esposizione si amplifica nei luoghi più affollati quali le aree cani cittadine, i giardini, i boschi, i parchi, i prati, i canili e i gattili.
La diagnosi di Giardia si effettua con un semplice test delle feci”, spiega il dottor Melosi. “La terapia – che deve sempre essere consigliata dal veterinario – è somministrata inoltre per via orale ed è quindi facilmente gestibile da parte del proprietario. Aspetto ancora più essenziale, la cura porta all’eliminazione del parassita di solito in pochi giorni”.
Da ricordare: in corso di terapia farmacologica è bene inoltre attenersi ad alcune precauzioni per evitare possibili nuove infestazioni.
Giardia può essere un rischio per l’uomo
Le conseguenze dell’infestazione da Giardia e della sua manifestazione, la giardiasi, possono rappresentare un potenziale rischio per le persone con difese immunitarie più deboli, come anziani e bambini, o affetti da patologie che compromettono la difese immunitarie, come l’AIDS.
Niente allarmismi però:lasciamo che i nostri cani e gatti scorrazzino liberamente in compagnia di altri animali, ma facciamolo in modo sicuro. I consigli sono semplici: periodici controlli veterinari e come sempre un occhio alla prevenzione.
Giardia e company si combattono con l’igiene
“Consigliamo di prestare attenzione alle condizioni igieniche del proprio cane o del proprio gatto e di non sottovalutare l’ambiente in cui vive” , aggiunge il medico veterinario. “Ricordiamo di raccogliere sempre le feci dell’animale e di disinfettare accuratamente le superfici, in particolar modo se l’animale è già malato. Dobbiamo inoltre evitare che l’animale ingerisca acqua e cibo contaminati, utilizzando ciotole sempre pulite ed evitando che topi o uccelli contaminino il cibo. Insegniamo infine ai nostri amici a quattro zampe a non mangiare le feci.”
Infine, consiglia il dottor Melosi: “Le analisi per la diagnosi di Giardia devono diventare un controllo di routine per i nostri animali. In alcuni casi, per esempio non appena si adotta un cane, specialmente se arriva dal canile, il controllo deve essere un obbligo e ancora più quando in casa ci sono bambini. In ogni caso parlare sempre con il medico veterinario ed evitare terapie fai da te”.