Persone dal comportamento critico: sono una costante quando bisogna relazionarsi con i propri simili. Ci sono individui che commentano il nostro modo di agire, di vivere, considerandolo troppo spesso in maniera negativa.
Può trattarsi di familiari, amici, capi, colleghi di lavoro, persino di estranei. Quando ci imbattiamo in una persona caratterizzata da un atteggiamento critico a prescindere, potremmo sentirci come sminuiti, privi di potere.
Non importa quanti di questi “vampiri energetici” incontriamo nella nostra vita quotidiana: ci sono cose che possiamo fare per reclamare il nostro potere e proteggerci dalla loro invasione del nostro spazio personale ed emotivo.
Persone dal comportamento critico: desiderio di attenzione
Secondo le parole di Ralph Waldo Emerson, “fare a pezzi è il lavoro di chi non sa costruire”. La maggior parte delle persone che commentano negativamente ha insicurezze che portano a un malsano desiderio di attenzione.
Comprendere le cause alla base del loro comportamento può aiutare a gestire i loro commenti, nello stesso modo in cui si farebbe se le critiche fossero pronunciate da un bambino petulante. Quando ci si ferma a pensarci, si comprende che si tratta esattamente di ciò che il loro comportamento critico costituisce: un capriccio infantile.
Persone dal comportamento critico: come gestirle
Bisogna evitare di prendere l’argomento sul personale. E’ una buona idea ricordare che il commento delle persone dal comportamento critico è soltanto un’opinione, ma non la verità (ammesso che ne esista una sola). La chiave qui è: conoscere se stessi, cosa che rende più facile ignorare le parole negative di chi giudica.
Persone dal comportamento critico: evitare il “botta e risposta”.
Coinvolgere il soggetto che ci critica è la cosa peggiore che si possa fare. È come versare benzina sul fuoco. Continuare a rispondere significa dare l’attenzione che l’interlocutore, nella schiera delle persone dal comportamento critico, desidera. Ogni attenzione, per tali soggetti, è meglio di nessuna attenzione.
Disarmare le persone dal comportamento critico
Bisogna sorridere e dire “grazie per aver condiviso il tuo pensiero”. Sorpresa. La persona che critica si aspetta una reazione negativa, uno scontro o una reazione emotiva dettata da paura o da tristezza, che è come un’ammissione del fatto di essere privi di potere. Quando non si risponde come previsto, si toglie al soggetto il divertimento. Se il comportamento si itera più di una volta, molto probabilmente il risultato sarà essere lasciati in pace, dato che l’individuo critico non ha ottenuto la reazione desiderata.
Persone dal comportamento critico: analizzare i commenti
Bisogna notare se c’è qualche verità in ciò che viene detto dalle persone dal comportamento critico. A volte le insicurezze possono impedire di vedere i commenti negativi come un feedback onesto. Quindi, non bisogna eliminare automaticamente l’affermazione, prima di averla opportunamente analizzata.
Persone dal comportamento critico: ignorare
Se non c’è alcun valore in ciò che è stato detto, si ha il diritto di allontanarsi e non reagire affatto. A volte questa è la migliore reazione, perché dissolve la situazione e disperde l’energia.
Se il critico è il tuo capo
In questo caso, bisogna gestire la situazione in modo leggermente diverso. Il potere del diretto superiore può portare a conseguenze più gravi, quindi forse è il caso di far buon viso a cattivo gioco. Se questa è la situazione, è necessario affrontarla da soli, imparando tecniche e pratiche di gestione dello stress. Un aiuto, al fine di sciogliere la tensione. Una volta riconosciuto che il capo è un bullo bisogna verificare, qualora possibile, se l’azienda abbia o meno politiche per aiutare a porre rimedio alla situazione.
Bisogna ricordare, come detto, che chi critica costantemente è in realtà soltanto un adulto, che nasconde un fanciullo in cerca di attenzione e convalida. Se non gli/le viene dato ciò di cui ha bisogno, lo cercherà da qualche altra parte.
Se invece ci si trova proprio nei panni del soggetto critico, è una buona idea tenere presenti le parole del Mahatma Gandhi: “acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando siamo riusciti a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere assolutamente irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato. In altre parole, per poter criticare, si dovrebbe avere un’amorevole capacità, una chiara intuizione e un’assoluta tolleranza.”