Giornata della carenza di ferro: è oggi. Il primo passo, come appare chiaro, è riconoscere i sintomi. Quali sono? Stanchezza, frequenti mal di testa, fiato corto, colorito pallido, capelli e unghie fragili. E ancora: irritabilità, scarsa concentrazione, maggiore esposizione alle infezioni.
Se a prima vista si tratta di condizioni apparentemente slegate le une dalle altre, a ben guardare esse possono avere una causa comune.
E’ la carenza di ferro. Si tratta di un problema di notevole rilevanza per l’impatto epidemiologico e sociale. Essa colpisce un terzo della popolazione mondiale. In particolar modo, interessa le donne in età fertile e i bambini sotto i 5 anni. E’ proprio la difficoltà nel riconoscere i sintomi che rende il problema ancora ampiamente trascurato e sotto-diagnosticato.
Giornata della carenza di ferro: trattare tempestivamente il problema
Oggi abbiamo l’occasione per porre l’accento su questa condizione. Essa, se prolungata e non adeguatamente trattata, ha come conseguenze gravi danni alla salute di chi ne soffre. Bisogna sensibilizzare la popolazione sull’importanza di riconoscere tempestivamente i campanelli d’allarme. Che fare quando si presentano? Naturalmente, parlarne con il medico di fiducia.
Giornata della carenza di ferro: le statistiche
In Europa oltre il 30% della popolazione femminile è colpito dal deficit marziale. Esso interessa fino al 77% delle donne in gravidanza e il 48% dei bambini. E’ a rischio anche chi soffre di patologie croniche infiammatorie. Secondo le stime, ne sono affetti fino al 61% dei pazienti con scompenso cardiaco, fino all’85% dei pazienti con insufficienza renale cronica e fino al 90% dei pazienti con malattie croniche intestinali.
Giornata della carenza di ferro: di che cosa parliamo
Il ferro: che cos’è? Si tratta di un oligoelemento essenziale per la vita: interviene nella produzione dei globuli rossi e agisce come importante cofattore di varie proteine necessarie per il metabolismo dell’ossigeno e dell’energia. Esso rafforza il sistema immunitario e garantisce la resistenza alle malattie. Lo si trova nel sistema nervoso centrale, dove interviene nei processi enzimatici chiave per la sintesi di neurotrasmettitori come la dopamina – che stimola la motivazione, il piacere, il controllo dei muscoli – e la serotonina – che regola il tono dell’umore.
Giornata della carenza di ferro: la parola all’esperta
La dottoressa Elisa Nescis, Ematologa presso l’Ospedale Cardinale Panico di Tricase, Lecce, ha dichiarato: “Quando le riserve di ferro nell’organismo diventano scarse, l’impatto sulla salute e la qualità di vita è notevole. Ne risentono infatti il metabolismo, il benessere psico-fisico, il desiderio sessuale, la produttività. Nei bambini la carenza può indurre disturbi della performance cognitiva, motoria e del comportamento. Particolarmente delicato e quindi non trascurabile, è il periodo della gestazione poiché l’aumentato fabbisogno di ferro per lo sviluppo del feto e della placenta può indurre uno stato anemico nella gestante, vera e propria patologia derivante da un deficit importante e prolungato, che a sua volta aumenta il rischio di parto prematuro e di basso peso del bambino alla nascita”.
Giornata della carenza di ferro: fabbisogno fisiologico
Si riscontra un aumentato fabbisogno fisiologico di ferro dovuto alla crescita (gravidanza, infanzia e adolescenza). Perdite eccessive di sangue associate, per esempio, a cicli mestruali abbondanti, o patologie come l’insufficienza renale cronica, lo scompenso cardiaco e le malattie croniche intestinali possono causare la carenza di ferro nelle donne. L’infiammazione sottostante può determinare una riduzione della disponibilità di ferro in questi pazienti. Ne consegue una riduzione delle riserve marziali e un aumento del rischio di morbilità e mortalità. Un apporto nutrizionale non adeguato, derivante dallo scarso consumo di alimenti ricchi in ferro, incide sul quadro.
Giornata della carenza di ferro: la diagnosi
Ma come si attua la diagnosi di carenza di ferro? Per mezzo di un semplice esame del sangue, che permette di misurare i livelli di emoglobina (il principale componente dei globuli rossi, che fa sì che questi leghino l’ossigeno nei polmoni e lo trasportino ai tessuti e agli organi), la ferritina sierica (che riflette la quantità di riserve di ferro presenti nell’organismo) e la saturazione della transferrina (che indica quanto del ferro disponibile può essere utilizzato per produrre nuovi globuli rossi).