Stella Grey non esiste.
O meglio, Stella Grey scrittrice non esiste, dal momento che ci riesce difficile immaginarla nelle vesti di una wrestler, come la rete ci suggerisce di fare dopo aver digitato il suo nome.
Esiste invece una signora inglese cinquantacinquenne, divorziata dal marito che l’ha lasciata per un’altra donna (ma questi uomini devono necessariamente ricadere tutti nei più abusati cliché?) e ha messo fine alla loro storia.
Il fatto è che solo LUI era compiaciuto di questo vento di novità, LEI certamente no.
Catapultata all’improvviso nel mondo reale, dove nulla dura per sempre, a lei (che continueremo a chiamare Stella Grey non avendo alcuna conoscenza sulla sua vera identità) è rimasto il desiderio legittimo di non voler invecchiare da sola, di tornare ad essere la metà di qualcosa e non una metà monca.
Il desiderio di ampliare la cerchia delle sue amicizie e di trovare anche un uomo nuovo capace di farla innamorare è confluito nella sua iscrizione a numerosi siti di incontri, dove il mondo dei single cerca di cancellare il senso di solitudine e di riallacciare una comunicazione coi propri simili.
La donna reale che si cela sotto il suddetto pseudonimo non intende rivelare la sua identità, come sempre più spesso succede agli scrittori (Elena Ferrante valga come esempio probante), pertanto, quando il prestigioso giornale inglese “The Guardian” le affida una rubrica settimanale, decide di firmarla come Stella Grey e di raccontare in essa le avventure di una ingenua navigatrice della rete.
Dopo diciotto mesi nei quali si sono succedute o accavallate molte storie e diversi incontri, un editore le ha proposto di raccogliere in un libro la sua esperienza, ed è così che è nato “Forse domani mi innamoro. 693 giorni di appuntamenti on line”.
Il Paese delle Meraviglie di Stella Grey
Definire questo libro non è facile: non è un romanzo, come lei stessa afferma in apertura, non è realtà romanzata, non è un saggio socioantropologico, è una raccolta di episodi, sulla cui veridicità la Grey giura e spergiura, relativi alla sua diretta esperienza o a quella di persone da lei conosciute.
In sostanza, a fine lettura, ci si rende conto di non avere alcun filo narrativo tra le dita, di aver in fondo letto in un colpo solo ciò di cui i lettori inglesi hanno usufruito nel corso del tempo, con un’ottica di lettura diversa.
I fatti sono scanditi dal succedersi delle stagioni, nel corso delle quali l’autrice ha l’impressione che il tempo scorra velocemente senza offrirle più una buona occasione, accompagnandola verso una terza età solitaria e a suo giudizio infelice.
Ovviamente l’occasione buona arriverà a sancire la fine della rubrica, della ricerca e della vita in solitaria, lasciando aperta la porta della speranza a tutti, per i quali forse, domani, arriverà l’innamoramento.
Nel Paese delle Meraviglie si entra presentandosi, dando di sé l’immagine che si desidera venga elaborata dagli uomini che fanno parte della comunità virtuale, non sempre rispettando i parametri di onestà e correttezza, come la stessa Grey avrà modo di notare a proposito degli uomini (per chiunque avesse dubbi, gli uomini on line sono vanitosi ed egocentrici quanto le donne).
Dopo una iniziale presentazione fisica si passa a ciò che si cerca: un uomo alto, intelligente, simpatico, fedele bello, amante dei libri, della buona cucina, dell’arte, dei viaggi e dei romantici fine settimana. Il mondo pullula di uomini reali con queste caratteristiche, presume Stella all’inizio della sua avventura, ritenendo per di più che siano in coda ad aspettare che una cinquantacinquenne si accorga di loro…..
Il mondo dei siti non è questo, come scoprirà ben presto, raccogliendo commenti sarcastici e pungenti dei primi visitatori (“L’impressione è che tu sia una stronza borghese molto compiaciuta di sé”), tuttavia Stella non demorde e continua a credere nella bontà del suo piano, consistente nel far innamorare di sé un uomo via e-mail, prima di vedersi di persona.
Ciò che è evidente dalle decine di contatti di cui l’autrice parla nel suo libro è che non è assolutamente scontato il passaggio dal virtuale al reale, a molti piace rimanere nella prima situazione, lavorando di fantasia e spingendosi non oltre al sesso virtuale (un modo come un altro di autogiustificarsi qualora siano sposati).
Le stagioni si succedono, le delusioni si sovrappongono l’una sull’altra, i cambiamenti di rotta non portano da nessuna parte, se non al desiderio di chiudere una volta per sempre con questo mondo.
Per 693 giorni (e, sinceramente, per un numero eccessivo di pagine) Stella Grey colleziona incontri con uomini di ogni età e condizione, mantenendo salda la sua immagine di Ex Moglie Midlife, considerata un packaging poco promettente.
Gli uomini di Stella Grey
E l’altra metà del cielo, gli uomini?
Essi escono spesso malconci dalle descrizioni che ce ne fa l’autrice, dal momento che si rivelano inaffidabili, intenzionati a valutare le donne come merce, come un oggetto utile da scartare qualora non corrisponda alle aspettative.
In generale, appaiono più interessati all’avventura da bruciare in una notte, all’usa e getta, piuttosto che alla conoscenza di una compagna di livello culturale elevato, con cui trascorrere il proprio tempo e trovare una soddisfacente sintonia.
Intanto essi hanno una concezione soggettiva dell’età, giudicano le over 50 come donne trascurate e arrabbiate, da evitare, mentre valutano se stessi, se coetanei, come resi particolarmente interessanti dalle esperienze di vita e dal carisma acquisito.
In fondo essi giocano al seduttore incallito sui siti di incontri, dispensano pillole di saggezza ( non richieste, tra l’altro) e si appellano al diritto di scegliere nel mucchio liquidando con un laconico “Buona fortuna” il soggetto che non ha ottenuto un alto indice di gradimento.
Pochi di loro si rivelano coerenti, sinceri e non artefatti, rispettosi della donna con cui entrano in relazione, desiderosi di approfondire la conoscenza dell’altra a tutti i livelli.
Le vicissitudini di Stella Grey trovano la loro conclusione nell’incontro con Edward, arrivato sul filo del rasoio, nel momento in cui era stata presa la decisione di chiudere la propria pagina su tutti i siti in cui era attiva.
Edward non corrisponde al modello astratto elaborato, ma è l’uomo che riesce a farla innamorare, anche se non subito, anche se con tanti dubbi, e alla fine si manifesta come l’Uomo Giusto, molto atteso e molto desiderato.
E’ il lieto fine della ricerca in cui l’autrice si era imbarcata, è il cambiamento che aspettava nella sua vita, è colui al quale il libro è dedicato, sebbene egli preferisca non leggerlo, è una conclusione talmente bella da rendere leciti i dubbi sulla sua autenticità…
Stella Grey assicura che sia la verità e non abbiamo motivo per non crederle: così continueremo a sperare che domani, forse, un nuovo amore si rivelerà anche a noi dal desktop di un pc.
TITOLO : Forse domani mi innamoro.
EDITORE : Einaudi
PAGG. 330, EURO : 18,50