Come scegliere il materasso giusto per una sana dormita

Come scegliere il materasso giusto per una sana dormita

A molle (ma che tipo di molle?), in lattice o in acquatech, duro o meno, con imbottitura “all’ultima moda” o tradizionale. E dire che a prima vista, sembrano tutti uguali. Per questo scegliere il materasso che fa il caso nostro non è così facile. “Il concetto di confort è del tutto individuale, ogni persona ha caratteristiche individuali ben precise che la rendono unica, quindi scegliere il materasso è un po’ come scegliere un abito”, dice Roberto Gandolfi di Casa Nordica a Granarolo dell’Emilia. “Proprio per questa ragione, prima di far provare un materasso è importante conoscere bene le abitudini del sonno e caratteristiche fisiche di chi dormirà su quel materasso”, spiega Gandolfi. “Per questo prima di consigliare il materasso bisogna sapere in che posizione dorme la persona o se soffre di disturbi particolari. Un’altra cosa da considerare è che il materasso, da solo, non basta a garantire un buon sonno ristoratore. A fare la differenza è anche la struttura che lo sorregge: alle doghe, per esempio, viene spesso dato un ruolo di secondo piano, ma hanno il compito di sostenere adeguatamente le curve fisiologiche del corpo e permettere il riposo nell’assetto corretto”.

Scegliere il materasso con l’aiuto di un consulente fidato

Sono tantissime le caratteristiche che differenziano i materassi e rendono difficile la scelta per chi ne compra uno nuovo. Ma per fare un buon acquisto non serve comprare per forza il più caro, non è indispensabile assecondare le caratteristiche più innovative in fatto di imbottituta o rivestimento e non esiste un tipo migliore degli altri in assoluto.

Come scegliere il materasso giusto per una sana dormita“La scelta deve essere fatta in base alla qualità e non alla moda”, continua Gandolfi. “Visto che il materasso influisce sia sulla qualità del sonno sia sul benessere della schiena e della colonna vertebrale, sulle articolazioni, sulla circolazione linfatica e venosa, persino sull’apparato digerente e respiratorio. Ciò significa che se dormiamo con una postura sbagliata il nostro organismo ne risente pesantemente”.

Ne abbiamo prova ogni volta che ci svegliamo con il torcicollo o con una contrattura muscolare che non avevamo il giorno prima oppure quando ci svegliamo stanchi, coscienti di non aver domito bene, nonostante le giuste ore di sonno.

Certo tutti i singoli elementi contribuiscono alla complessiva qualità di un materasso. Ma di fatto due sono gli aspetti da ricordare: che la caratteristica di qualità più importante è la capacità di sostenere nel modo corretto il peso del corpo nelle varie posizioni durante il sonno – dunque la robustezza complessiva del materasso – e che la scelta va fatta personalmente e direttamente, per poter valutare le differenze in base alle proprie, personali, esigenze. Mai, insomma, a “occhi chiusi”.

Scegliere il materasso: gli elementi da valutare

Peso e statura

Sono l’elemento da cui partire per compiere la scelta del materasso giusto. Dal peso e dalla corporatura della persona dipende il grado di rigidità che il materasso deve avere.

Materiale

Ci sono molti materiali tra cui scegliere. Per farlo, tenere in considerazione eventuali allergie, la temperatura e il grado di umidità della stanza (ci sono materiali, come il lattice, più adatti in condizioni di maggiore umidità), oltre al livello di sudorazione che si ha dormendo.

Uso

La scelta del materasso può cadere su prodotti di qualità diversa, a seconda che si tratti del materasso per il letto di casa – nel quale si deve dormire tutte le notti – oppure un “secondo letto”, magari nella casa al mare o per una rete di emergenza. In questo secondo caso, si può scegliere ovviamente anche un materasso di qualità media, perché se ne farà un uso saltuario e non continuativo nel tempo.

Durata

Tutti i materassi hanno una garanzia di un anno, per legge. Alcuni produttori offrono garanzie di maggiore durata, fino a 15 anni. E anche questa è una caratteristica da valutare per fare una scelta di qualità.

Come scegliere il materasso giusto per una sana dormitaScegliere il materasso: duro o morbido?

La caratteristica primaria di un materasso è la sua capacità di sostenere in modo corretto il peso del corpo. Per questo è molto importante il materiale con cui viene riempito al centro e il suo grado di durezza.

Fino a non molti anni fa gli ortopedici consigliavano i materassi molto duri, per preservare il benessere della colonna vertebrale. Le ultime ricerche hanno invece dimostrato che, per evitare il mal di schiena, la scelta ottimale sono i materassi di media durezza. Ancora meglio se capaci di adattarsi al corpo.

Ovviamente la “rigidità media” di un materasso dipende anche dal peso individuale del soggetto: e non c’è uno standard valido per tutti. Una persona di corporatura robusta e peso consistente, per esempio, sarà sorretta meglio da un materasso duro. Una persona molto magra e molto leggera, al contrario, sarà “accolta” meglio da un materasso morbido o semi-rigido.

Anche la posizione in cui si dorme conta: per esempio, per chi è abituato a dormire supino, a pancia in giù, (posizione sempre sconsigliata dagli specialisti, per il benessere della spina dorsale, ma non facile da evitare durante il sonno perché viene spontanea) è meglio dormire su un materasso duro, che offre un supporto maggiore e non consente alla schiena di inarcarsi troppo.

Scegliere il materasso in base alle ricerche

  • Una ricerca clinica condotta in Spagna e pubblicata sulla rivista scientifica “The Lancet” ha dimostrato che il materasso ideale, contro il mal di schiena, è quello di media durezza. Lo studio ha coinvolto 313 persone con problemi di mal di schiena cronico e “aspecifico” (non legato cioè a precise malattie o disfunzioni fisiche).

Esse hanno dormito su materassi di vario tipo e di varia rigidità, senza sapere quali. Le persone con il materasso di rigidità media sono anche quelle che, nel corso dei 3 mesi in cui è durato lo studio, hanno preso meno antidolorifici e ha dichiarato di stare meglio con una frequenza doppia rispetto al resto del campione.

  • Un’altra ricerca, condotta dall’Oklahoma State University e pubblicata nel 2006 sul “Journal of Chiropractic Medicine” e nel 2008 sul “Journal of Applied Ergonomics”, ha evidenziato che dormire su un materasso nuovo (rispetto a uno vecchio di 5 anni) riduce il mal di schiena nel 55,3% dei casi e migliora la qualità del sonno del 62%.

Scegliere il materasso: provare da sdraiati

Qui di seguito, vantaggi e limiti dei vari tipi di materasso. Da ricordare che oltre ai dettagli tecnici, il livello complessivo del materasso dipende anche dalla qualità del materiali usati. E che ogni tipologia e ogni modello ha i suoi pro e i suoi contro.

Mai affidare la scelta a qualcun altro, dunque: bisogna provare, prima di acquistare, coricandosi sul materasso (se possibile per 10 minuti), paragonando materassi diversi e provando anche le posizioni abituali che si assumono durante il sonno.

Scegliere il materasso a molle ha ancora il suo “perché”

Nonostante l’avanzare di tipologie sempre più innovative, il vecchio materasso a molle resiste.

In commercio esistono modelli con vari gradi di rigidità. Ma in generale, il materasso a molle è più duro di uno in lattice o in poliuretano: dunque può essere l’opzione per una persona di peso e corporatura piuttosto robusta.

La struttura a molle facilita il passaggio di aria all’interno del materasso.

Altra versione “modernizzata” che vede ciascuna molla del materasso racchiusa in sacchetti di tessuto. Questo consente alle molle di rispondere separatamente alle sollecitazioni del corpo, in modo indipendente. Nel complesso dunque il materasso si adatta meglio al peso e alle posizioni del corpo durante il sonno, offrendo un sostegno al tempo stesso confortevole e più solido. E’ di maggiore comodità rispetto al modello tradizionale, ma costa anche molto di più.

Scegliere il materasso in schiuma e poliuretano

I materassi di schiuma sono molto leggeri e si adattano bene alle sollecitazioni del corpo, durante il sonno. Ne esistono in commercio tanti modelli di diversa qualità e di diverso prezzo. E quello in poliuretano è tra i più diffusi. La tipologia migliore e più costosa è quella del cosiddetto “viscoelastico”, capace di adattarsi quasi come un guanto alla sagoma della persona sfruttando il calore emanato dal corpo.

E’ un modello che si adatta molto bene anche alle persone molto magre e con una corporatura molto leggera. La flessibilità del poliuretano permette di eliminare i punti di pressione che il corpo può creare durante la notte: evita gli affossamenti e riduce quindi la necessità di girarsi e cambiare posizione.

Questo materasso si presenta con dei valori di “densità” espressi in Kg/m3. Indicano la percentuale di poliuretano presente: più alto è il valore, maggiore è la qualità del prodotto.

Tra i limiti del materasso di schiuma, il fatto che non consenta una grande areazione: questo può favorire problemi di umidità e fa sì che il calore del corpo, durante il sonno, non venga disperso.

Può essere più adatto quindi alle persone che non sudano molto e agli ambienti asciutti e freddi. Il materasso inoltre va sempre ben aerato al mattino.

Scegliere il materasso in lattice

E’ un modello adatto a chi si muove tanto durante la notte: il lattice infatti assorbe molto bene i movimenti del corpo, è flessibile e offre sempre un buon sostegno al corpo e alla spina dorsale, distribuendo il peso in modo uniforme.

Al tempo stesso non è eccessivamente morbido: esistono in commercio molti modelli con un grado medio-alto di rigidità.

E’ una scelta ottimale anche per chi soffre di asma, allergie e di difficoltà di respirazione notturna, perché si tratta di un materiale traspirante e l’imbottitura sintetica evita l’accumulo di acari della polvere tra le fibre.

Questo tipo di materasso non è leggero e non è facile maneggiarlo e girarlo. In genere ha un costo medio-alto.

Anche per il materasso in lattice bisogna fare attenzione alla densità del prodotto presente, espressa in kg/m3. Maggiore densità corrisponde a miglior qualità.

Scegliere il materasso: attenzione agli aggettivi ingannevoli

Molte volte si sente definire un materasso “ortopedico”, quando non “sanitario”. Cosa vuol dire? Esistono materassi che sono ortopedici e altri che non lo sono? In realtà, no. Queste definizioni nascono per ragioni di marketing e non hanno una precisa corrispondenza di tipo medico.

L’aggettivo “ortopedico” insomma è usato molto liberamente dai produttori, per indicare in genere un modello di materasso duro (risale probabilmente a quando gli ortopedici consigliavano, appunto, un materasso duro per evitare il mal di schiena). Ciò non vuol dire che sia un falso. Un materasso “ortopedico” può essere di qualità eccelsa. Solo, non è automaticamente migliore di un altro per la salute della colonna vertebrale.

Lo stesso discorso vale per “sanitario”. Quanto ai materassi “anallergici”, di solito espressione associata a quelli in lattice… l’unica allergia specifica che possono evitare è quella agli acari della polvere. Ovviamente alcuni materiali sono migliori di altri per loro natura (meno attaccabili da muffe e batteri), ma nessun materasso sarà di per sé anallergico al 100 per cento, anche perché dovrebbe stare in un ambiente altrettanto altrettanto perfetto igienicamente.

Scegliere il materasso: l’etichetta

Prima di comprare il materasso prescelto, bisogna controllare che l’etichetta contenga le seguenti informazioni:

– il materiale con cui è fatta “l’anima” del materasso

– la composizione della struttura interna (lattice, molle, schiuma eccetera) e delle imbottiture

– i tessuti di rivestimento

– le dimensioni

– anno e luogo di produzione

– nome del produttore

– eventuali certificazioni del prodotto, per la qualità della materia prima.

Le posizioni “salva-schiena”

Per preservare il benessere della colonna vertebrale ci sono posizioni per il sonno consigliate e altre sconsigliate dagli ortopedici.

In generale è sempre meglio prediligere le posizioni su un fianco o proni, a pancia in su. Evitano infatti un eccessivo inarcamento della colonna.

La posizione supina, a pancia in giù, è sconsigliata a tutti e, in particolare, a chi soffre di dolori alla cervicale e al tratto lombare della schiena.

E’ considerato ottimale dormire su un fianco e con un cuscino tra le gambe.

Anche la posizione al risveglio è importante per il benessere della schiena: per alzarsi dal letto, bisogna sempre prima girarsi su un fianco, tirare su il tronco aiutandosi con le braccia e poi spingere giù le gambe dal letto e alzarsi facendo leva su gambe e addominali, senza sovraccaricare la schiena.

 

About Rita Tosi

Manager della comunicazione, che da circa 20 anni si occupa di di tecniche di relazioni e sviluppo strategico per aziende e privati che cercano visibilità. Dopo un necessario passaggio (e sosta) nelle principali agenzie di comunicazioni internazionali (Edelman, Gruppo Publicis e Hill&Knowlton) con ruoli apicali, continua a creare eventi e rafforzare il proprio know-how attraverso l'attività in proprio. Allena la sua capacità organizzativa, gestionale e di relazione anche in famiglia, con 1 marito, 3 figli, 1 cane, 4 tartarughe, 4 pesci rossi, 1 geco e un terrazzo.

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