Ciclo mestruale in ritardo: quali possono essere le cause?
Salute

Ciclo mestruale in ritardo: quali possono essere le cause?

09/01/2023
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Il ciclo mestruale non è regolare per tutte le donne, anzi.

Sono molti i motivi che possono causare il ritardo o addirittura l’assenza delle mestruazioni.

Motivi che possono avere a che fare con lo stile di vita, con variazioni ormonali o con condizioni di salute più serie.

Quanto dura il ciclo mestruale?

La prima mestruazione, cioè il menarca, compare nelle ragazze tra i 10 e i 15 anni.

In questo primo periodo l’irregolarità è frequente e la stessa cosa avviene nelle donne che si avvicinano alla menopausa.

Si tratta, infatti, di due periodi di transizione, durante i quali il corpo della donna ha bisogno di tempo per accogliere i nuovi cambiamenti.

In genere il ciclo mestruale delle donne dura 28 giorni, ma può variare dai 21 ai 35 giorni.

In caso di irregolarità, è importante parlarne con il proprio ginecologo, per capire la situazione e individuare eventuali rimedi.

Questo perché un’assenza o un ritardo mestruale può avere un collegamento anche con fattori che non riguardano patologie ginecologiche.

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Ritardo delle mestruazioni: quali sono i sintomi?

Oltre al ritardo del ciclo, la donna potrebbe avvertire diversi sintomi tra cui:

  • perdite di sangue (a volte rosa a volte rosso vivo)
  • dolore al basso ventre
  • perdite vaginali di muco trasparente e opaco che possono indicare un tentativi di ovulazione
  • mal di testa
  • seno dolorante e gonfio
  • mal di schiena (zona lombare).

Perché le mestruazioni possono arrivare in ritardo?

Esclusa la gravidanza, che è una delle cause più frequenti di ritardo mestruale, le cause di ritardo possono essere diverse, tra cui:

  • Lo stress

Oltre a influire nella vita quotidiana e nello stato di salute generale, lo stress può influire sull’ipotalamo, la parte del cervello deputata alla regolazione del ciclo mestruale.

In condizioni di stress, vengono prodotti ormoni come adrenalina, noradrenalina e cortisolo, in grado di condizionare la secrezione degli ormoni femminili e l’attività delle ovaie.

Anche la prolattina, prodotta in condizioni di stress fisico o emotivo, può influenzare il ciclo.

In generale, sono particolarmente soggette a irregolarità mestruali anche le donne che svolgono lavori stressanti o su turni.

  • Il peso

La perdita o l’aumento di peso sono condizioni che possono avere una ricaduta sulla regolarità del ciclo.

Infatti, la percentuale di grasso corporeo è importante per la funzionalità ovarica, perché produce leptina.

Nelle donne con tropo poco grasso questo ormone, indispensabile per una regolare ciclicità ovarica, è carente.

Anche un peso eccessivo può influire negativamente l’ovulazione, perché il tessuto grasso periferico produce troppi estrogeni, alterando gli squilibri ormonali.

Infine, in caso di disturbi alimentari come bulimia e anoressia, o, comunque, in persone fortemente sottopeso, l’irregolarità e l’assenza di mestruazioni possono manifestarsi di frequente.

  • Gli sport agonistici

Le donne che praticano sport a livello agonistico, possono andare incontro all’anovulazione, cioè quello che avviene quando un ovulo non viene rilasciato dall’ovaio durante un ciclo mestruale.

Questo può essere collegato all’assenza di mestruazioni ed è dovuto al basso peso e alla bassa percentuale di grasso corporeo.

  • La sindrome dell’ovaio policistico

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) coinvolge il 5-10% delle donne in età riproduttiva ed è un problema endocrino caratterizzato da anovulazione e iperandrogenismo.

La PCOS è una delle più comuni cause di infertilità nella donna e di irregolarità mestruali.

  • Malattie croniche e farmaci

Un’assenza o un ritardo mestruale può avere un collegamento anche con fattori che non riguardano patologie ginecologiche.

In donne con patologie croniche è possibile che il ciclo sia irregolare o salti completamente.

I disturbi a carico della tiroide, ghiandola responsabile del metabolismo e dei livelli ormonali, possono portare ad alterazioni del ciclo mestruale.

Anche l’ipofisi, una ghiandola situata alla base del cranio, svolge un ruolo nel controllo del ciclo mestruale.

Infatti, alcune alterazioni ipofisarie, come per esempio adenomi o insufficienza funzionale, possono essere causa di oligomenorrea.

Infine, alcuni farmaci hanno un ruolo nel ritardo o assenza del ciclo mestruale, tra cui: antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici e terapie croniche con cortisonici.

Immagine copertina di Saranya7 https://pixabay.com/it/photos/donna-dolore-periodo-ritratto-6080984/

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