Rimedi contro il colpo di sonno

Come evitare il colpo di sonno dopo pranzo

Dall’1 al 2% degli incidenti stradali sono causati da un colpo di sonno. In effetti, quando si avverte un’improvvisa sonnolenza è difficile resistere e il rischio di addormentarsi, anche se solo per pochi istanti, è elevato. Il dopo pranzo è un momento molto delicato da questo punto di vista. Ma ridurre i pericoli è possibile. Ecco come.

Di che cosa si tratta

Il colpo di sonno è un addormentamento improvviso, che può durare anche pochi secondi. È preannunciato da alcuni segnali come le palpebre pesanti, gli occhi che bruciano, la difficoltà nella messa fuoco, l’incapacità di ricordarsi le ultime cose fatte, lo stato di soprappensiero. Il colpo di sonno spesso è preceduto e seguito anche da: facile distraibilità, disattenzione, errata valutazione del rischio, rallentamento dei riflessi.

Il colpo di sonno è la conseguenza di una notte turbolenta

Il colpo di sonno è spesso la conseguenza di un sonno notturno insufficiente o comunque poco ristoratore. Se, infatti, una persona durante la notte dorme poco, per esempio perché è disturbata da fattori esterni (caldo, freddo, rumori) o interni (ritmi di vita sregolati, consumo di alcol nelle ore serali, ansia, stress), il giorno successivo può essere soggetta a sonnolenza. Anche un riposo notturno frammentato, indipendentemente dalla sua durata, può creare un senso di torpore.

Le altre cause

Sebbene più raramente, comunque, il colpo di sonno può essere scatenato anche da altri fattori, come l’uso di alcuni farmaci che danno sonnolenza (per esempio ansiolitici, antidepressivi, antipertensivi, antidolorifici) oppure la narcolessia, una malattia caratterizzata da attacchi invincibili di sonno. Il momento del dopo pranzo è molto delicato, specialmente se il pasto è stato abbondante. Infatti, in tutte le persone ci sono piccole “finestre” del sonno durante il giorno, come appunto nel pomeriggio, fra le 14 e le 15. È chiaro che se si consuma un pasto molto abbondante, che richiama sangue allo stomaco togliendolo al cervello, questa finestra si allarga, provocando un bisogno accentuato di riposo.

Il colpo di sonno va affrontato dormendo

Se in certe situazioni il colpo di sonno è innocuo, quando si è alla guida diventa molto pericoloso. Il rischio di avere un incidente, infatti, è alto. Come fare allora in questi casi? Per non correre rischi, l’unica cosa sensata da fare è fermarsi e concedersi un breve sonnellino: 15-20 minuti sono sufficienti per eliminare l’esigenza di dormire e ritrovare le energie e la concentrazione. Il riposino è la soluzione migliore anche quando non si è alla guida: se si è soggetti a un’improvvisa sonnolenza, potendo, l’ideale è concedersi una pennichella. L’importante è non superare i 20-30 minuti, altrimenti al risveglio si è confusi, irritabili, sonnolenti. Bere il caffè, distrarsi, uscire all’aria aperta sono tutti stratagemmi poco utili.

I consigli di prevenzione

Se si ha in programma un viaggio, si sta attraversando un periodo molto intenso, si è sotto stress è bene adottare alcune regole per prevenire i colpi di sonno. Ecco quali.

  1. Rispettare le proprie necessità di sonno. Ciascuno di noi ha esigenze di sonno e di veglia personali: c’è chi ha bisogno di dormire più a lungo e chi si riposa in poche ore, chi deve andare a letto presto e chi tardi, chi sta meglio se dorme a lungo la mattina e chi se si alza presto. È importante che tutti assecondino il più possibile il proprio orologio biologico interno.
  2. Controllare i medicinali che si stanno eventualmente assumendo. Con l’aiuto del medico, verificare se possono dare sonnolenza e se possono essere sostituiti da altri che non hanno questo effetto collaterale.
  3. Prima di iniziare un’attività che richiede concentrazione, come la guida, non mangiare in abbondanza.
  4. Attenzione agli alcolici, che provocano sonnolenza.
  5. Riconoscere il proprio cronotipo e comportarsi di conseguenza. Per esempio, i gufi, che rendono al massimo nel tardo pomeriggio e alla sera non andrebbero mai a dormire, dovrebbero programmare i viaggi nel pomeriggio o di sera. Viceversa le allodole, che sono più attive di mattina e nel primo pomeriggio, dovrebbero viaggiare nelle prime ore del giorno.

About Silvia Finazzi

Giornalista freelance dal 2001, giornalista professionista dal 2008, web writer e copywriter dal 2010, scrive principalmente di salute, medicina, attualità, benessere, tecniche naturali, alimentazione, psicologia e maternità. Attualmente, è caporedattore del free press Io Bimbo Magazine, collabora con il sito www.bimbisaniebelli.it, il magazine www.modaacolazione.com, il settimanale Viversani&belli e il mensile Come Stai. Inoltre, svolge attività di web writer, content editor e copywriter per diverse aziende. Ha scritto diversi libri e volumi e ha vinto quattro premi giornalistici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »