chirurgia pediatrica del piede piatto
Salute

Innovazioni nella chirurgia pediatrica del piede piatto

07/08/2023
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Il piede piatto è la deformità più frequente in età pediatrica ed è caratterizzata da valgismo del retropiede – riduzione della volta plantare e da abduzione dell’avampiede.

Con la crescita, intorno ai 6-7 anni, il bambino può riferire affaticamento e dolore alle gambe durante la deambulazione e nello svolgimento dell’attività sportiva.

In questo caso, è necessaria una valutazione dello specialista ortopedico pediatrico per decidere se sia opportuno intervenire con un intervento chirurgico.

Intervenire in giovane età è fondamentale per evitare di doversi operare da adulti con maggiori problemi e risultati inferiori.

La tecnica operatoria innovativa per la chirurgia pediatrica del piede piatto

La tecnica operatoria più utilizzata consiste nel posizionamento di una vite nel pavimento del seno del tarso, attraverso una microincisione.

La testa della vite, rimanendo nel pavimento del seno del tarso, svolge una funzione di interferenza allo scivolamento talocalcaneare, ripristinando e mantenendo il corretto rapporto tra astragalo e calcagno.

L’intervento è una procedura molto semplice: dura, infatti, appena 10 minuti e il bambino può tornare a camminare dopo pochi giorni.

La chirurgia pediatrica dei piedi piatti può vantare ora anche di una grande innovazione che ha portato enormi vantaggi per la guarigione efficace e più rapida del bambino, riducendo le preoccupazioni dei genitori.

Il vantaggio è dato dal nuovo materiale, chiamato PLLA, ossia un copolimero riassorbibile che ha una resistenza relativamente elevata e una velocità di degrado e riassorbimento appropriate per la maggior parte delle applicazioni muscolo scheletriche, con particolare utilizzo nella chirurgia pediatrica.

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I vantaggi del materiale PLLA

Questa innovazione è una vera rivoluzione, se si considerano i grandi vantaggi del materiale PLLA, soprattutto quando si parla di chirurgia pediatrica:

  • Riassorbibile dal corpo umano
  • Nessun altro intervento per rimuovere il device
  • Tempi di guarigione ridotti
  • Eco-Friendly perché derivato da risorse rinnovabili come il mais
  • Biodegradabile, riciclabile e compostabile.
  • Bio Compatibile: non produce effetti tossici o cancerogeni nei tessuti.

“In letteratura sono presenti molti studi che comprovano l’efficacia del PLLA.

Uno dei vantaggi principali è l’agevolazione del consolidamento osseo nelle fasi di guarigione.

Inoltre, i prodotti in PLLA eliminano la necessità di rimuovere il mezzo di sintesi in un secondo intervento, grazie all’intrinseca capacità di riassorbimento”, spiega il Dottor Massimiliano Mosca, Responsabile della Struttura Semplice Chirurgia Piede e Caviglia IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli.

“Inoltre, i materiali in PLLA, a differenza di quelli in metallo, sono compatibili con la risonanza magnetica e quindi è possibile eseguire esami diagnostici di imaging in sicurezza. Infine, i medical device in PLLA evitano il rilascio di ioni metallici nei tessuti“.

Immagine copertina di Luna Lovegood https://www.pexels.com/it-it/foto/ragazzo-che-salta-vicino-all-erba-durante-il-giorno-1104014/

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