La tosse colpisce anche in primavera soprattutto i bambini

La tosse colpisce anche in primavera soprattutto i bambini

Repentini sbalzi di temperatura, ma anche una sudata seguita da un po’ di vento, una corsa nel prato ed ecco comparire la tosse, un disturbo che può infastidire i più piccooli anche durante la bella stagione. Più in generale, colpisce fino al 36-40% dei bambini italiani in età scolare e pre-scolare, mentre la sua rilevanza a livello mondiale varia dal 5% al 40% della popolazione a seconda delle caratteristiche ambientali, dell’età, della stagione o dell’abitudine del fumo.

La tosse non è una malattia, ma è un sintomo di infezione alle vie respiratorie

“Si tratta di  un meccanismo fisiologico che il nostro organismo adotta per espellere agenti infettivi presenti nelle vie aeree o smog e fumo di sigaretta o per eliminare l’eccesso di secrezioni che fungono da ostacolo al normale flusso dell’aria”, spiega Susanna Esposito, professore ordinario di Pediatria dell’Università degli Studi di Perugia e presidente WAidid, Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici.

La tosse è, quindi, la spia di qualcosa che non va all’interno dell’albero respiratorio e segnala difficoltà al normale passaggio dell’aria all’interno delle vie respiratorie.

Nella maggior parte dei casi si tratta di un evento transitorio, la cosiddetta tosse acuta, che si verifica in successivamente ad un’infezione respiratoria spesso di tipo virale e che si estingue da sola in meno di una settimana. Generalmente, la tosse acuta è accompagnata da altri disturbi fastidiosi, come raffreddore, mal di gola e febbre.

Due tipi di tosse: una “da giorno” e una “da notte”

Le mamme lo sanno bene, ce ne sono di due tipi: la tosse secca e quella grassa. La prima, chiamata così perché presenta una scarsa produzione di secrezioni, è frequentemente notturna e abbastanza spossante. La tosse grassa, invece, è legata ad un’intensa produzione di secrezioni e si verifica più spesso durante la mattina, come meccanismo di difesa per eliminare intralci che limitano la circolazione dell’aria.

“Spesso a determinare la tosse è il passaggio di muco dalle fosse nasali alla gola che si verifica per esempio durante i cambi di posizione. Ecco perché si fa sentire soprattutto al mattino appena svegli e quando si va a letto. Ma questo sintomo rappresenta principalmente uno strumento di difesa per l’organismo e non va bloccato. E’, quindi, importante evitare prodotti senza prove di efficacia che possono, in alcuni casi, avere effetti collaterali.” continua Susanna Esposito.

Per la tosse tanta acqua e antibiotici solo se necessari

Quando un bambino tossisce, è importante fargli bere molta acqua e usare umidificatori per l’ambiente in modo da mantenere l’umidità dell’aria intorno al 40/60%.

È necessario sottoporlo a lavaggi nasali con una soluzione fisiologica per inumidire le vie aeree.

“Mentre gli antibiotici vanno riservati ai soli casi in cui si presume un’infezione di origine batterica. E’ fondamentale, comunque, evitare sempre di esporre i piccoli al fumo passivo”, precisa la prof.ssa Esposito

Ma qualche volta la tosse vuole il pediatra

Se perdura da alcuni giorni ed è accompagnata dalla febbre è importante rivolgersi ad un pediatra, soprattutto se il bambino ha solo pochi mesi. Un altro fattore a cui prestare attenzione è quello di osservare le labbra del bambino. Se durante un attacco di tosse, queste diventano di un colore bluastro ed aumenta la velocità della respirazione, è necessario consultare un medico. Allo stesso modo, quando la tosse causa rumori respiratori diversi dal solito oppure se la tosse è improvvisa e c’è la possibilità che il bambino abbia ingerito un oggetto.

 

 

 

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