Medicina dell'habitat. La cameretta dei bambini : il nido in cui crescere
Salute

Medicina dell’habitat. La cameretta dei bambini: il nido in cui crescere

17/10/2017
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Gli spazi sono scenografie dove i bambini sono i veri protagonisti, dunque per progettare uno spazio creativo e stimolante bisogna confrontarsi con loro, ascoltarli e capirli. Quando si progetta la cameretta dei bambini la prima cosa di cui bisogna tenere conto è che ogni bimbo è diverso dall’altro e ha bisogno di un suo spazio unico e personale.

Vorrei condividere con i lettori de ilfont.it un pomeriggio passato con Simone, un bambino biondo di 6 anni, simpatico e molto sveglio.

Per capire come allestire la “sua” cameretta, gli ho fatto alcune domande. Sono le stesse domande che potreste fare anche voi ai vostri bambini per riuscire a realizzare la loro cameretta ideale.

Alla mia domanda “come vorresti le pareti della cameretta?”

La risposta è stata immediata: “di colore Blu!”

La mamma ha subito arricciato il naso….. invece a me è piaciuta l’idea.

E’ bello avere una parete blu con stickers dei pianeti e stelle fluorescenti. Le pareti possono essere delle meravigliose quinte di giochi divertenti. I bambini vogliono divertirsi, dunque decoriamo le pareti col tema preferito dal nostro bambino. Prati fioriti e fatine colorate per le bimbe, pesci e barchette che navigano in un mare turchese per i maschietti.

Anche una parete a lavagna va benissimo: quando abbiamo bambini creativi è fondamentale aiutarli a sviluppare la loro manualità e fantasia.

Cameretta dei bambini: prima di tutto il letto

Come immagini il tuo letto?

“Rigorosamente a castello!”, ha risposto Simone.

Non vi dico la faccia dei genitori …. Scusate ma chi non ha mai desiderato un letto a castello?

È troppo divertente immaginarsi capitano di una nave con tutto l’equipaggio o la regina delle fate che vive in una capanna sull’albero. Il letto è veramente un arredo importante per sviluppare l’immaginazione e la fantasia dei bambini. Inoltre non dimentichiamo la possibilità di avere due o tre letti in un unico spazio e ottenere così camerette libere per il gioco.

Medicina dell'habitat. La cameretta dei bambini: il nido in cui crescere Ti piace disegnare? Ti senti artista o scrittore?

Simone ama disegnare e la sua passione sono i robot. Dunque in cameretta non possono mancare tavolo e seggioline, un piccolo laboratorio dove disegnare mondi fantastici e realizzare con le scatole dei robot tridimensionali. Appendiamo alle pareti delle bacheche in sughero dove i bimbi possono attaccare le loro realizzazioni. E’ importante mostrare i lavori fatti e condividere con gli adulti la loro fantasia.

Immagine di copertina
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Ti piace giocare con i giochi elettronici?

Dall’espressione dei suoi occhi si capisce subito che adora i giochi elettronici, come tutti i bambini. Dunque bisogna pensare un angolo morbido dove il bambino puo’ giocare con gli amici e vivere queste storie fantastiche. Gli stessi angoli possono essereMedicina dell'habitat. La cameretta dei bambini: il nido in cui crescere utilizzati per momenti di relax, per la visione di un dvd o per la lettura di un libro.

Sono pensati con elementi morbidi, cuscini e materassi lavabili e ignifughi.

Per quanto riguarda gli armadi, argomento non interessante per i miei piccoli clienti, possono essere sostituiti con cassettiere che diventano ripiani fantastici per i giochi.

Non dimentichiamoci che Il gioco nel bambino è fondamentale, il gioco a qualsiasi età se è sano è fonte di benessere, dunque non sottovalutiamo le sue grandi potenzialità.

Milanese nel cuore, il suo motto è “giocare lavorando” e ”lavorare giocando”. Dopo la laurea in architettura ha progettato e realizzato spazi per bambini, tenendo conto del benessere e delle loro esigenze. La voglia di fare cose nuove e la sua vena imprenditoriale l’hanno spinta nel 2015 a creare Labmi. Dopo Carola è il suo secondo figlio, Labmi è un nuovo modo di sviluppare idee. Ama vivere la vita con fantasia all’insegna della novità. In estate si traveste da Chef e realizza dei giochi in cucina con gli ospiti del Royal Hotel di Sanremo. In inverno vende le sue idee e insegna come docente di sostegno in una scuola media. La sua passione? Parlare …..parlare…parlare.

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