“Mangiamo troppo e male, in più, considerando anche il discorso degli inquinanti ambientali che troviamo nei cibi e che, col tempo, si accumulano nel nostro organismo, è facile arrivare alla conclusione che l’eccesso di cibo che introduciamo quotidianamente, non solo fa “usurare” precocemente alcune funzionalità del nostro organismo, ma fa aumentare anche inutilmente la quantità di inquinanti nel nostro corpo, visto che ormai è pressoché impossibile trovate un alimento che non abbia tracce di pesticidi, ormoni, antibiotici, metalli pesanti, tossine e quant’altro”. Se siamo fuori forma è perché a tavola ci comportiamo male.
Il dottor Tim Ricci non ha dubbi: il cibo ci nutre e, se utilizzato con saggezza, è un importante presidio terapeutico per prevenire e, in una certa misura, rimediare ai disturbi causati da molte patologie. Al tempo stesso però, una cattiva alimentazione può diventare un nemico che silenziosamente lavora ai fianchi della nostra salute.
Essere fuori forma non vuol dire solo essere grassi
“La base della questione, che poi conduce anche a problemi molto seri, è l’educazione, le abitudini alimentari che abbiamo e che poi trasferiamo ai nostri figli. Viviamo in un’epoca dove l’offerta di cibo è smisurata, l’attività fisica che svolgiamo e molto ridotta sopratutto se relazionata a quello che mangiamo, in più è praticamente impossibile trovare cibi che siamo privi di agenti contaminanti. Tutto ciò ha portato a sovraccaricare il nostro organismo di un lavoro extra che in realtà non è deputato a fare”.
Il dottor Ricci della Farmacia Diamante di Potenza tiene a precisare che il peso non è tutto, anche se tenere sotto controllo il proprio peso corporeo è fondamentale per la prevenzione di molte malattie metaboliche come il diabete e il colesterolo, e cardiovascolari. “Con l’evoluzione di nuove tecnologie sono stati messi a punto test che possono darci informazioni sul nostro stato di salute in relazione all’alimentazione, anche se la validità di queste informazioni andrebbe valutata nello specifico del test in questione”, spiega. “Il più delle volte ci riferiamo ad allergie oppure a intolleranze alimentari, ma senza entrare nel patologico è importante sapere che alcuni disturbi o atteggiamenti, ma anche la predisposizione ad ammalarsi, possono dipendere proprio da come mangiamo“.
- Ecco quattro situazioni che ci fanno sentire fuori forma e che sono tipicamente collegate all’alimentazione.
Fuori forma: dormi poco e male
Quando si tratta di disturbi del sonno bisogna tenere sotto controllo innanzitutto la quantità di cibo. Un pasto abbondante consumato a cena sicuramente allontana l’insorgenza di un buon sonno. Bisogna quindi consumare modiche quantità evitando di arrivare a cena affamati. L’ideale è sfruttare uno spuntino pomeridiano che, oltre a fornirci energia per continuare la giornata, spezza la fame permettendoci di essere meno compulsivi la sera. La frutta secca può essere utile a tale scopo, è energetica, contiene omega 3, ed è facile da consumare anche fuori casa.
“Gli alimenti da evitare a cena sono sicuramante i condimenti eccessivi che appesantiscono la digestione. Anche il sale va limitato compreso quello già contenuto nei cibi (per esempio nei salumi e nei formaggi); i cibi sapidi fanno venire sete e sono quindi causa di un sonno disturbato. Ovviamente meglio evitare il caffè e l’alcol”, consiglia il farmacista. “Buoni alleati sono invece il pesce, le verdure, i cereali integrali. Al bisogno, come integratore, può essere utile la melatonina a lento rilascio”.
Fuori forma: sei sempre stanco
Anche in questo caso è bene considerare prima di tutto l’equilibrio delle quantità. Generalmente mangiamo poco a colazione e troppo negli altri due pasti della giornata. Bisogna riequilibrare questa situazione. Quindi partire con una buona carica la mattina, cercando di introdurre anche le proteine che normalmente scarseggiano nella prima colazione italiana. Basta aggiungere dello yogurt, due cucchiai di ricotta oppure un uovo alla coque.
E’ buona norma, appena svegliati, bere due bicchieri d’acqua per compensare la disidratazione notturna. Poi fare una colazione abbondante che ci darà le energie per affrontare la giornata e ci eviterà di cadere nel successivo errore: arrivare a pranzo affamati. “A pranzo invece dovremmo cercare di non appesantirci troppo, evitando in particolare i carboidrati semplici, cioè i dolci che provocano l’aumento di secrezione di insulina e, tra i vari effetti, hanno anche quello di causare sonnolenza e stanchezza postprandiale”, dice Ricci. Altro consiglio utile: evitare la pessima abitudine di mangiare carboidrati a pranzo e proteine a cena, meglio invece suddividere equamente le due categorie in modo da essere meno assopiti dopo pranzo e avere un buon sonno dopo cena.
Fuori forma: ti mancano motivazione intraprendenza
Se puntiamo al vero benessere, oltre a una sana alimentazione, dobbiamo introdurre l’esercizio fisico di una certa intensità, anche se proporzionata al nostro livello di allenamento. Un allenamento sempre regolato in divenire in modo da sollecitare continuamente il nostro organismo.
“L’attività fisica non serve solo per “tenersi in forma” o perdere peso“, precisa Ricci. “Quando ci alleniamo il nostro organismo produce una serie di molecole che hanno una molteplicità di effetti positivi: fattori di crescita e neurotrasmettitori che stimolano a cascata tutta una serie di reazioni come la riparazione dei danni cellulari, la promozione dell’autostima, la riduzione dell’ansia e l’ottenimento di un senso di appagamento che, quando non soddisfatto, porta a essere ricercato nel cibo, alcol, fumo o altre abitudini non salutari”. Il binomio alimentazione corretta-esercizio fisico può aiutarci a superare diversi disturbi, causati dal radicarsi di comportamenti errati e che, in un primo momento, non sembrerebbero correlati con l’alimentazione.
“Sane abitudini alimentari, non dieta, perchè quello che abbiamo suggerito dev’essere un approccio quotidiano, solo così può portare al benessere nel lungo periodo. Dopo un primo momento in cui sembra difficile aderire alle nuove regole di vita, poi non potremo più farne a meno”. Ma quali sono gli alimenti da preferire quando abbiamo bisogno di una carica di energia?
“Le proteine, nella opportuna quantità”, risponde Ricci. “Sono i mattoni di cui sono fatti i nostri muscoli che, solo se ben “nutriti”, possono metterci in grado di poter svolgere in maniera proficua l’attività fisica. Il fabbisogno giornaliero di proteine è di 0,8 – 1 g per kilo di peso corporeo a seconda del nostro grado di allenamento. Come fonte di proteine prediligere le uova, il pesce, la carne bianca se si ha un macellaio di fiducia. Limitate il consumo di carne rossa a una volta a settimana”.
Fuori forma: ti ammali spesso
Tosse, mal di gola e raffreddore ricorrente sono il segnale che il nostro sistema di difesa naturale è in deficit. Quand’è così siamo portati a “evitare di strapazzarci” anche quando stiamo bene, per evitare di sovraccaricare il nostro organismo. In realtà è un errore perché, al contrario, il movimento ci rinforza.
“L’esercizio fisico adeguato al nostro livello di allenamento e supportato da una adeguata alimentazione dà una certa stimolazione anche al nostro sistema immunitario, ci permette di eliminare più velocemente le tossine e di limitare i danni dei radicali liberi frutto dei processi infiammatori”, spiega Ricci. “Gli alimenti utili a rinforzare le nostre difese sono quelli ricchi di vitamine in particolare la vitamina C e le sostanze antiossidanti come le antocianidine, il licopene, le catechine, sostanze che possiamo trovare nelle verdure in particolare broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, frutti rossi, tè verde. Inoltre può essere sicuramente utile integrare la vitamina D di cui molto spesso siamo carenti sopratutto nel periodo invernale quando manca l’esposizione al sole”.