Mononucleosi in gravidanza non è pericolosa

Mononucleosi in gravidanza: è pericolosa?

Più nota come “malattia del bacio”, è una problematica abbastanza diffusa, ma poco conosciuta. Del resto, nella maggior parte dei casi è innocua. Anche se contratta durante la dolce attesa, non deve allarmare eccessivamente. Ecco comunque tutto ciò che c’è da sapere sulla mononucleosi in gravidanza.

È provocata da un virus

La mononucleosi in gravidanza, e anche nelle altre epoche della vita, è provocata dal virus Epstein- Barr, che fa parte della famiglia degli herpes virus, la stessa a cui appartiene anche il virus responsabile della varicella. Ancora oggi, le modalità con le quali avviene il contagio non sono ben chiare, sebbene gli esperti ritengano che il virus si trasmetta attraverso le vie respiratorie, soprattutto con la saliva. In pratica, si può contrarre il virus tramite il contatto con la saliva di una persona malata, diffusa per esempio tramite uno starnuto o ancora bevendo dal suo stesso bicchiere. Ecco perché si parla anche di malattia del bacio. Il microrganismo, una volta entrato nell’organismo, si replica nelle cellule della faringe. Nelle fasi iniziali rimane nelle alte vie respiratorie, poi viene trasportato dai linfociti (un tipo di globuli bianchi), in tutto l’organismo.

La mononucleosi in gravidanza non va temuta

Il periodo di incubazione varia dai pochi giorni a tre settimane. Trascorso questo tempo, la malattia inizia a manifestarsi con malessere generale, mal di testa e mal di gola. Dopo pochi giorni le ghiandole, soprattutto di collo, ascelle e inguine, possono apparire gonfie e dare dolore: significa che l’infezione si è diffusa in tutto l’organismo. In alcuni casi compare anche la febbre, a volte alta. Si tratta di sintomi poco specifici, ecco perché la patologia spesso non viene riconosciuta. Anche la mononucleosi in gravidanza può essere confusa con una banale influenza.

Si cura con tanto riposo

La mononucleosi in gravidanza non è pericolosa. I sintomi si risolvono spontaneamente nell’arco di due-tre settimane, anche se il malessere può trascinarsi ancora per qualche tempo. Per guarire completamente sono necessarie altre due settimane. Durante le manifestazioni, è bene che la donna incinta si conceda molto riposo, in modo da non affaticare ulteriormente il suo organismo, già impegnato su due fronti: il proseguimento della gestazione e la lotta al virus responsabile della malattia. Se la stanchezza e i disturbi sono molto accentuati, il ginecologo potrebbe anche prescrivere degli integratori specifici che aiutino la donna ad affrontare il momento particolarmente impegnativo.

Se si contrare la mononucleosi in gravidanza bisogna rallentare i ritmi

La mononucleosi in gravidanza non mette in pericolo la salute del bebè o della mamma. Non implica, infatti, rischi aggiuntivi e non complica malattie già presenti. Tuttavia, occorre considerare che può indebolire il sistema immunitario della donna, per cui talvolta può favorire la comparsa di altre infezioni. Ecco perché il riposo è così importante: più la mamma si riguarda e rallenta i ritmi e più le sue difese funzionano correttamente.

Di Silvia Finazzi.

About Silvia Finazzi

Giornalista freelance dal 2001, giornalista professionista dal 2008, web writer e copywriter dal 2010, scrive principalmente di salute, medicina, attualità, benessere, tecniche naturali, alimentazione, psicologia e maternità. Attualmente, è caporedattore del free press Io Bimbo Magazine, collabora con il sito www.bimbisaniebelli.it, il magazine www.modaacolazione.com, il settimanale Viversani&belli e il mensile Come Stai. Inoltre, svolge attività di web writer, content editor e copywriter per diverse aziende. Ha scritto diversi libri e volumi e ha vinto quattro premi giornalistici.

2 comments

  1. E’ vero che la gravidanza non è una malattia, ma cerchiamo di non farla diventare tale!

  2. Silvia Finazzi

    Siamo assolutamente d’accordo con lei: la gravidanza non è affatto una malattia, ma uno stato di particolare grazia per la maggior parte delle donne!

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