Ben il 60% dei pazienti con sintomi di tipo neurologico viene preso in esame da specialisti diversi dal neurologo.
Uno dei motivi principali per cui questa percentuale è tanto alta è legato alla scarsità di strutture specializzate in neurologia, rispetto al fabbisogno sanitario nazionale. Inoltre, le patologie neurologiche sono difficili da riconoscere all’interno del pronto soccorso. I medici generalisti faticano a definire il quadro clinico del paziente e, spesso, lo trasferiscono in strutture inappropriate.
Quando bisogna rivolgersi al neurologo?
Innanzitutto, è necessario sottolineare l’importanza di rivolgersi ad una persona competente anche in caso di sintomi comuni, come la cefalea, le vertigini, la sensazione di svenimento o la difficoltà a camminare, che, comunque, sono legati ad un possibile malfunzionamento del sistema nervoso.
Il neurologo si occupa di curare i disturbi e le patologie dovute ad una lesione o ad una disfunzione del sistema nervoso centrale e periferico. Nella maggior parte dei casi, i pazienti non si rivolgono subito ad un specialista, ma si avvicinano progressivamente alla specializzazione neurologica.
Nel caso di sintomi legati a patologie neurologiche è, però, consigliabile rivolgersi subito ad un professionista del settore invece che avviare una serie di esami clinici costosi e spesso imprecisi.
Il neurologo propone le cure più adeguate
La medicina moderna ha sviluppato diverse novità terapeutiche nella cura delle malattie del sistema nervoso, che lasciano ampio spazio alla possibilità di utilizzare cure efficaci.
Ad esempio, per quanto riguarda la cura della sclerosi multipla, sono stati messi a punto diversi trattamenti. Anche nella demenza di Alzheimer sono stati fatti diversi progressi e sono state definite nuove categorie di farmaci. Allo stesso modo, anche la cura dell’emicrania e di alcune malattie genetiche hanno trovato risposte innovative. Per quanto riguarda molte patologie in fase avanzata, si stanno diffondendo trattamenti sintomatici in grado di ridurre l’incidenza della malattia.
Come mantenere il cervello in buona salute
È possibile prevenire la perdita di capacità cerebrali grazie ad alcuni accorgimenti per la propria vita quotidiana. Prima di tutto, l’esercizio, svolto soprattutto in ambito cognitivo, previene il decadimento dell’attività nervosa.
Il trattamento dei fattori di rischio che determinano l’insorgere di alcune patologie neurologiche, come l’ictus, i traumi cranici, l’uso di sostanze tossiche o legate all’uso di farmaci etrattamento precoce e appropriato di alcune malattie degenerative, quali le demenze e la malattia di Parkinson possono contenere e ritardare la disabilità ad esse correlata.