Per trattare la scoliosi via libera agli esercizi e non solo
È una malattia abbastanza diffusa, di cui tutti hanno sentito parlare, spesso anche in più di un’occasione. Eppure, per certi versi, la scoliosi è ancora un territorio inesplorato. Pochi, infatti, sanno come va affrontata.
Che cos’è la scoliosi
Per scoliosi si intende una deformità della colonna vertebrale. In pratica, in caso di malattia la colonna si torce con una flessione laterale, una rotazione e una riduzione delle normali curve di cifosi (incurvatura all’indietro della parte toracica della colonna) e lordosi (incurvatura in avanti del tratto cervicale e lombare della colonna), sebbene su una normale radiografia appaia solo una curvatura laterale. In genere, il problema compare durante la fase della crescita, ecco perché si parla di scoliosi dell’adolescenza: riguarda circa il 2% dei ragazzi.
Riflessione de Il Font-Sono perplesso
C'è gente che ha tanti complessi, ma non gli piace la musica ...Boh !! La riflessione…Le cause spesso sono sconosciute
Riflessione de Il Font-Sono perplesso
La scoliosi è detta idiopatica perché nell’80-85% dei casi le cause sono sconosciute. Probabilmente, è il risultato di più fattori. Di base c’è sicuramente una componente genetica: la scoliosi presenta una famigliarità molto elevata, ciò significa che se i genitori o altri membri della famiglia presentano una curvatura della colonna, è probabile che anche il figlio abbia problemi in questo senso. Non hanno nessun ruolo nel determinare la scoliosi, invece, le posture assunte: la curvatura non dipende dal fatto che una persona abbia “usato” male la propria schiena. Le posture scorrette possono solo peggiorare il problema. Anche lo zainetto scolastico, da sempre sotto accusa, è innocente. Tuttavia, uno zainetto troppo pesante può provocare mal di schiena, soprattutto se portato a lungo e se il ragazzo non fa sport. Nel 15% dei casi la scoliosi dipende da malattie secondarie, come neuropatie, miopatie, deformità di tipo congenito.
La scoliosi non va trascurata
Un adolescente con scoliosi, in genere, non presenta alcun sintomo: non sente dolore o altri fastidi. Ma questo non significa che il problema possa essere trascurato o sottovalutato. Anzi è necessario tenere sotto controllo la scoliosi per evitare che peggiori. Con il passare del tempo, infatti, la curvatura tende ad accentuarsi. Esiste un semplice test che permette di sospettare una scoliosi. In pratica, si deve chiedere al bambino di piegare in avanti il tronco, mantenendo le gambe tese. Se un lato della schiena è rialzato rispetto all’altro probabilmente si è in presenza di scoliosi. Se l’esito del test è positivo, è bene rivolgersi a un medico esperto di scoliosi.
Come si interviene
La scoliosi non può essere risolta, ma si può evitare che la deformità della colonna peggiori. Non tutti gli adolescenti che presentano scoliosi devono essere trattati. Se, infatti, la deviazione è molto lieve, è possibile che non peggiori o che comunque rimanga ben la di sotto della soglia limite dei 30 gradi. È lo specialista a stabilire quando e come trattare il problema. Se il medico decide di intervenire per tamponare il problema ha a disposizione due metodi: gli esercizi mirati e il corsetto.
Gli esercizi sono utili
Secondo alcuni massimi esperti del settore, se eseguiti correttamente, gli esercizi possono sviluppare le capacità naturali di difesa della colonna, frenando l’evoluzione della scoliosi. Per questo, è necessario che siano insegnati da un’equipe con esperienza e competenze specifiche nel campo della colonna vertebrale. Gli esercizi non sono semplici movimenti di ginnastica: si tratta di sequenze molto complesse basate sulla cosiddetta “autocorrezione” che, per essere apprese ed eseguite correttamente, richiedono molta pratica. Lo specialista, in base alla singola persona e ai suoi deficit specifici, stila un programma ben preciso, che viene aggiornato ogni due- tre mesi circa.
Quando serve il corsetto
Se sull’utilità degli esercizi non tutti sono d’accordo, sull’utilità del corsetto c’è una certa concordanza. Va prescritto, però, solo se serve veramente. Si tratta di una struttura rigida da “indossare” che, dall’esterno, provoca delle spinte passive sulla colonna, che fanno in modo che la essa cresca in maniera corretta. Un tempo si utilizzava un corsetto con collare. Si tratta, però, di un corsetto “invasivo” e “pesante” anche dal punto di vista psicologico: infatti, è ben visibile. Per questo, oggi molti specialisti preferiscono optare su corsetti bassi, ascellari che si nascondono perfettamente sotto i vestiti.
Le soluzioni per le scoliosi più serie
Anche l’attività fisica è utile contro scoliosi e problemi alla schiena. A questo proposito va, però, sfatato un mito: non è vero che il nuoto fa meglio di altri sport. È stato dimostrato, infatti, che l’assenza di forza di gravità non migliora la scoliosi: non ha quindi senso pensare che il nuoto faccia miracoli. Certamente aiuta, ma in misura uguale ad altri tipi di sport. Nei casi più seri è necessario ricorrere all’operazione chirurgica. L’intervento, detto di artrodesi, attraverso un sistema di ganci, uncini e viti, blocca le ossa interessate dalla curvatura.