Vacanze estive con i figli: spieghiamo come trascorrerle al meglio

Vacanze estive con i figli: spieghiamo come trascorrerle al meglio

Vacanze estive con i figli: costituiscono una chance. Si tratta, infatti, di un periodo utile, al fine di migliorare e rafforzare il rapporto con la propria prole. Terminato il periodo caratterizzato dalle recite scolastiche, arriva il momento di riposare, svagarsi: fare una pausa, partire. Adriano Formoso, psicoanalista, psicoterapeuta, medico naturopata di Milano e autore del libro “Nascere a tempo di Rock”, propone dieci semplici regole, con le quali è possibile evitare gli errori e fare, di conseguenza, le mosse giuste. Ecco come trascorrere le vacanze estive.

Vacanze estive: come comportarsi con i figli

Vacanze estive con i figli: spieghiamo come trascorrerle al meglioCome comportarsi con i figli? Queste le parole dell’esperto: “La domanda dei genitori è lecita e la sento spesso tra i miei pazienti. E’ come se il tempo in più a disposizione con i figli spaventasse alcuni genitori, che si sentono intrappolati in una realtà che li vede più a contatto diretto con loro. Aumentano le ore insieme e le occasioni per trattare argomenti diversi dalla vita in classe. Ma la pausa estiva può rivelarsi l’occasione per scoprirsi e conoscersi meglio, rafforzando in alcuni casi i rapporti. Esistono delle regole che possono sollevare questa preoccupazione e rivelarsi molto efficaci”.

Vacanze estive con i figli: dieci regole

Con i figli in vacanza: che fare? Dieci regole sono il punto di partenza.

  1. Limitare le raccomandazioni
  • Serve a dare spazio e respiro alla relazione con i figli. Aumenterà il rapporto di fiducia e incrementerà la loro autostima (agevolando il loro spirito critico). Servirà poi a porre i genitori in una condizione di maggior ascolto e fare in modo che il parlare dei figli non sia soltanto rispondere alle domande o raccomandazioni, ma esprimere i propri pensieri e il proprio modo di essere, liberamente e spontaneamente.
  1. Scegliere un momento della settimana per valutare l’andamento dei compiti
  • Scegliere con proprio figlio un quarto d’ora al giorno da dedicare al suo andamento scolastico, Vacanze estive con i figli: spieghiamo come trascorrerle al meglioincoraggiandolo e motivandolo. Non bisogna risolvergli/le i problemi, né fare gli esercizi al suo posto. Non bisogna illudersi di far bella figura, se i compiti del proprio figlio sono perfetti, quindi è una buona idea non vantarsi con gli altri genitori per le prestazioni del proprio figlio (potrebbero raccontarlo ai loro stessi figli e metterlo in imbarazzo). Lasciare che acquisisca la capacità di organizzarsi e lo sviluppo della sua autonomia.
  1. Mantenere gli stessi ritmi
  • Serve alla salute fisica e mentale del genitore e del figlio, molto più dell’abbandonarsi totalmente al meritato riposo. Ritmi cronobiologici (detti anche ritmi circadiani) tutelano e sostengono le funzioni svolte dagli organi e dagli apparati biologici. Dormire un po’ di più fa bene, e lo stesso vale per il cibo, ma senza esagerare. Queste accortezze eviteranno un vero e proprio disagio, con spossatezza e difficoltà di riorganizzazione psicofisiologica alla ripresa della scuola.
  1. Offrire alternative gratificanti e attività ludiche durante le vacanze estive
  • Incitare i figli a variare le opportunità con le quali provano piacere. Trasformare un’ora di gioco onVacanze estive con i figli: spieghiamo come trascorrerle al meglio line in un’ora di gioco all’aperto, un tempo di isolamento mentale e motorio con il telefonino in un lavoro di casa, utile alla riorganizzazione degli spazi. Questo permetterà loro di imparare a conoscere meglio se stessi.
  1. Preservare le loro abitudini (lo sport preferito, gli amici…)
  • Tre mesi di pausa dalla routine invernale, dal tempo con l’insegnante e i compagni di classe possono indebolire per una buona ripresa scolastica. La pausa estiva può spesso sfociare in una regressione rispetto agli obiettivi raggiunti durante l’anno. Non bisogna abbassare la guardia, come spesso succede nell’ambiente scolastico. E’ molto utile mantenere le abitudini che aiutano i figli e ritrovare il trend di tutto l’anno.
  1. Genitori separati: distribuire bene il tempo
  • Se i genitori sono separati è fondamentale agevolare la relazione a distanza tra i figli e il genitore che non è presente. Basta poco: chiamare più volte al giorno la mamma o il papà che non è presente, raccontare aneddoti sulla vacanza e descrivere i dettagli di dove ci si trova (questo oggi è reso facile dall’era digitale con utilizzo di foto e video). Suggerisco soprattutto ricordare al proprio figlio: la mamma è il papà sono separati come fidanzati, ma non come coppia di genitori.
  1. Evitare ricatti morali e scambi economici
  • In vacanza aumentano anche i premi ma anche le punizioni: è inevitabile. Eventuali sanzioni dovranno sempre essere argomentate ed essere di carattere educativo. Bisogna evitare di ricattare i figli emotivamente (es. “Se non fai questo, non ti voglio bene, ti tolgo l’affetto…”) per non correre il rischio di danneggiare la loro vita e il loro benessere, ma anche il proprio, compromettendo la relazione nell’immediato.
  • Evitare anche di attribuire un prezzo ai comportamenti (es. “Se non mi fai arrabbiare ti aumento la paghetta oppure ti compro …”), spiegando invece bene il ruolo del denaro e che cosa significa che diventi strumento ammaliatore.
  1. Non fare domande sulle relazioni sentimentali
  • E’ giusto non intromettersi, per poter creare con il figlio un clima di dialogo basato sulla fiducia Vacanze estive con i figli: spieghiamo come trascorrerle al meglioreciproca.  Venire a conoscenza di alcuni pensieri e vissuti dei figli preadolescenti e adolescenti può portare un genitore a inopportuni allarmismi. Talvolta i loro vissuti raccontano quel che vorrebbero che accadesse un giorno nella loro vita e non quel che accade nella realtà. E’ buona norma lasciarli crescere apprendendo dall’esperienza, dar loro fiducia e amore, lasciarli passare dalla sfera del sogno, non dell’etica e dei valori, da raggiungere nell’età adulta.
  1. Chiedere se vuole che gli proponiate qualcosa
  • Attendere le loro richieste è come restare in attesa di scoprire il loro modo di desiderare, quel che sentono come bisogni. Non bisogna proporre loro qualcosa se non si è certi di quanto la proposta sia condivisibile. Il risultato sarebbe soltanto nevrotizzarli e indurre loro un senso di colpa, qualora non riuscissero a esaudire le nostre proposte.
  1. Pianificare un periodo della vacanza senza nonni
  • Se le circostanze lo consentono è bene lasciare che i figli di età compresa tra i 5 e i 14 anni passino con i nonni un tempo non superiore a quello che possono passare in famiglia e con i genitori. Spesso restare con nonni che non rispettano lo stile educativo dei genitori porta i ragazzi a crescere con adulti che offrono “doppi messaggi”, modalità diverse di comportamento in situazioni analoghe. In rischio è che i vostri figli sviluppino aggressività ed egoismo oltre a un’idea strumentale dei rapporti e delle relazioni. Questo succede se andare con i nonni è solo fonte di assecondamento di capricci o libertà che i genitori discuterebbero con i loro figli. I bambini e i preadolescenti hanno bisogno di essere accuditi, responsabilizzati, protetti e amati. Anche dai nonni ma con la stessa responsabilità e progettualità dei diretti genitori (quando questi sanno onorare il loro ruolo). Quindi è bene andare in vacanza con i nonni solo dopo aver dato priorità alle vacanze della propria famiglia, nella propria famiglia.

Ora, non resta che crogiolarsi nelle vacanze estive. Con qualche regola in più.

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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