Sangue gratuito in Italia!

Sangue gratuito in Italia!

Una nota molto chiara spiega che il sangue in Italia è di tutti. Secondo il direttore del Centro nazionale sangue, Giancarlo Maria Liumbruno, e i presidenti nazionali delle associazioni e federazioni di donatori di sangue riunite nel Civis (Avis, Fidas, Fratres e Croce Rossa Italiana), “In Italia la donazione di sangue e emocomponenti è volontaria, anonima, gratuita e i donatori di sangue non sono remunerati in alcun modo”. Ma perché questa precisazione? Ieri, in un comunicato stampa il Ministero della Salute non era stato chiaro: il Ministro Lorenzin avrebbe firmato un “decreto interministeriale per garantire la retribuzione e la contribuzione figurativa anche a quei donatori di sangue e di emocomponenti ai quali il medico del servizio trasfusionale abbia certificato la non idoneità alla donazione”.

Sangue gratuito in Italia, fraintendimenti in merito

E’ possibile fraintendere questa frase. Liumbruno specifica che tale retribuzione non è da intendersi quale remunerazione a favore del volontario donatore, ma come retribuzione della giornata lavorativa a carico del sistema previdenziale. Parliamo di un strumento previsto dalla Legge 219 del 2005, creato per non pesare sul datore di lavoro in caso di assenza del lavoratore per la donazione di sangue, oltre che per facilitare la donazione di sangue e emocomponenti da parte del lavoratore dipendente. Si garantisce così l’autosufficienza.

Non si tratta di una pratica molto diffusa: su più di 1 milione e settecento mila donatori, l’80 per cento non utilizza la giornata di permesso retribuito, come appare chiaro dai dati forniti dall’Inps.

Sangue gratuito in Italia, la parola al protagonista

Prosegue Liumbruno: “Quanto firmato ieri dal Ministro Lorenzin è l’atto finale di un percorso iniziato oltre 10 anni fa, che permette anche ai quei cittadini che risultino non idonei alla donazione, in seguito alla selezione effettuata dal medico del Servizio trasfusionale, il riconoscimento della retribuzione e della contribuzione figurativa limitatamente al tempo necessario all’accertamento dell’idoneità e alle relative procedure, come indicato dall’articolo 8 della Legge 219”.

La stessa normativa del 2005 autorizzava “a titolo di contributo a carico del bilancio dello Stato, la spesa massima di euro 406.000 annui a decorrere dall’anno 2005”. Si chiariva che le modalità di erogazione del contributo sono disciplinate con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della Salute.

Le Associazioni e Federazioni di donatori di sangue si sono espresse in tal modo, chiarendo ogni confusione in merito, per sottolineare la valenza etica del dono.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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