dengue cos'è

Virus dengue: zanzare responsabili del primo caso lombardo

Febbre elevata, forte cefalea, dolori articolari e muscolari, estremo dolore alle gambe, nausea e vomito?

Potrebbe trattarsi del virus dengue trasmesso dalla puntura di una zanzara.

Come possiamo difenderci?

Cos’è la dengue

dengue sintomiLa dengue è una malattia infettiva causata da quattro varianti dello stesso virus. Si trasmette attraverso la puntura di zanzare infette.

La più efficiente nella trasmissione è la zanzara Aedes Aegypti, diffusa nelle regioni tropicali, ma non presente in Italia, mentre la zanzara tigre (Aedes albopictus), già segnalata in tutta l’Europa meridionale, può contribuire al contagio, anche se in maniera meno efficace.

La malattia non si diffonde per contatto diretto, ma può essere trasmessa anche attraverso trapianti d’organo e trasfusioni di sangue. La dengue può colpire neonati, bambini e adulti con sintomi che compaiono 3-14 giorni dopo la puntura infettante. La puntura di zanzare infette causa una malattia simil-influenzale grave e, a volte una complicanza potenzialmente letale chiamata dengue grave, precedentemente conosciuta come febbre emorragica Dengue.

I primi due casi autoctoni

Dall’inizio del 2023, in Italia sono stati identificati 79 casi importati e due autoctoni, ovvero di persone contagiate sul nostro territorio e non di ritorno da viaggi in posti tropicali.

La Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia comunica che è stato identificato, in provincia di Lodi, un caso autoctono di Dengue, virus trasmesso da zanzare Aedes. Il paziente, di oltre 70 anni, sta bene e si trova ricoverato all’ospedale di Crema. Un altro caso, invece, nella regione Lazio.

I Dipartimenti di Prevenzione di Ats Milano e Ats Valpadana hanno definito le azioni di disinfestazione straordinaria nelle strette vicinanze dei luoghi frequentati dal paziente.

Le Ats di Milano e Valpadana stanno inoltre predisponendo una nota di allerta ai medici di base e agli ospedali con Pronto Soccorso dell’Asst di Lodi e Crema, per riconoscere i sintomi e attivare specifici percorsi diagnostici.

Il rilevamento del primo caso in Lombardia di Dengue è stato segnalato da Regione Lombardia a Iss e Ministero della Salute.

Altri due casi confermati pochi giorni fa, una bambina di tre anni e un sessantenne, entrambi in provincia di Lodi.

Considerando il periodo di incubazione della malattia si stima che il contagio sia avvenuto prima degli interventi di disinfestazione.

Per i cittadini è necessario proteggersi dalle punture di zanzare (in particolare le persone più anziane o più a rischio per gli effetti della patologia). Possono essere utilizzati repellenti quando si soggiorna all’aperto; insetticidi e zanzariere per gli ambienti chiusi.

Come si manifesta la dengue?

La febbre, che può essere anche molto alta, compare dopo 5-6 giorni dalla puntura della zanzara.

Alla febbre fino a 41 C° sono associati dolori articolari, nausea e forti mal di testa che possono persistere per diversi giorni. Gli esami del sangue sono l’unico modo attraverso il quale si ottiene una diagnosi precisa.

La malattia può svilupparsi anche sotto forma di febbre emorragica. La forma emorragica della malattia, secondo i dati dell’Oms, obbliga all’ospedalizzazione oltre 500mila persone ogni anno, di cui la gran parte sono bambini, con un tasso di mortalità almeno del 2,5%.

Come si cura?

Nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane.

Non esistono cure specifiche, oltre al riposo assoluto e all’uso di sintomatici come gli antipiretici (paracetamolo e ibuprofene per abbassare la temperatura corporea). La spossatezza può permanere per diversi giorni.

La febbre emorragica può causare emorragie gravi in diverse parti del corpo, le quali possono causare veri e propri collassi e, in casi rari, risultare fatali.

Attualmente sono allo studio una serie di vaccini, anche se la conoscenza del virus e del suo meccanismo di azione sono aumentate solo in anni recenti, dopo che si è registrato un incremento della diffusione della malattia.

Meno zanzare vicino a noi? Ecco alcuni consigli

Per limitare la diffusione delle zanzare è utile:

  • In orti e giardini: coprire con coperchi ermetici, teli di plastica o zanzariere ben tese, tutti i contenitori utilizzati per la raccolta dell’acqua piovana da irrigazione (cisterne, secchi, annaffiatoi, bidoni e bacinelle).
  • In cortili e condomini: pulire un paio di volte all’anno tombini e pozzetti. Applicare una zanzariera a maglia fine sopra il tombino per impedire alle zanzare di deporvi le uova. Durante la stagione umida, trattare ogni 15 giorni circa i tombini e le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi.
  • Nelle grondaie: verificare che siano pulite e non ostruite.
  • Nei cimiteri: introdurre il prodotto larvicida nei vasi di fiori freschi o sostituirli con fiori secchi o di plastica.
  • Nei sottovasi: non far ristagnare acqua al loro interno e, se possibile, eliminarli.
  • Negli abbeveratoi di animali: cambiare quotidianamente l’acqua e lavarli con cura.

 

 

Copertina: foto di Anuj: https://www.pexels.com/it-it/foto/persona-scuro-animale-senza-volto-4189472/

Foto di Egor Kamelev: https://www.pexels.com/it-it/foto/zanzara-marrone-e-nera-sulla-fotografia-macro-a-gambo-verde-1149668/

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