Cucinare la cicoria sembra la cosa più semplice del mondo, in realtà per gustarla al meglio, utilizzarla cone rimedio naturale e soprattutto per preservarne i principi nutraceutici è necessario seguire alcuni accorgimenti. Ecco i nostri suggerimenti.
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La cicoria è un’erba spontanea che cresce nei campi incolti ma può anche essere coltivata, la pianta spontanea è però molto più saporita e ricca di sostanze benefiche oltre a produrre bellissimi fiori celesti.
Se abbiamo la possibilità, raccogliamo da soli la cicoria spontanea nei campi incolti, ne guadagneremo in sapore e salute! Qualche ora all’aria aperta nei campi a cercare erbe spontanee è salutare quanto mangiar bene.
La cicoria è reperibile quasi in tutti i mesi dell’anno ad eccezione dei mesi più caldi quando non cresce o non è edibile per via della sapore e della consistenza troppo dura. Il periodo ideale per raccogliere e mangiare una buona cicoria è da settembre a marzo.
Cucinare la cicoria: istruzioni per l’uso
- Per la pulizia e il lavaggio prima della cottura è opportuno utilizzare del bicarbonato sciolto in acqua.L’azione antibatterica del bicarbonato aiuta a rimuovere un gran numero di batteri. Lo stesso non vale purtroppo per i residui di fitofarmaci utilizzati nell’agricoltura convenzionale e intensiva nel caso si impieghi cicoria acquistata al supermercato.
- Con la cicoria è possibile realizzare anche un gustosissimo pesto vagamente somigliante al classico pesto ottenuto con il basilico. La differenza sta nella cottura della cicoria prima di tritarla ed amalgamarla agli altri ingredienti che rimangono l’olio evo, il parmigiano reggiano e la frutta secca.
- Il gusto amaro della cicoria è dato dalle sostanze benefiche per le quali è conosciuta ed apprezzata. Talvolta però questo sapore può risultare sgradevole al gusto. Per toglier un po’ del sapore amaro, la cicoria può essere bollita aggiungendo nell’acqua di cottura un cucchiaino di bicarbonato o una patata intera.
- Se acquistiamo cicoria surgelata bene farla scongelare lentamente in frigorifero per limitare il più possibile la perdita di vitamine e minerali con l’acqua di scongelamento.
- La cottura non deve essere troppo prolungata, un’eccesiva esposizione della cicoria al calore comprometterebbe la componente nutraceutica. Il consiglio è quello di scottarla leggermente in padella tenendola per i minuti sufficienti ad ammorbidirla e renderla edibile.
- La cicoria di campo giovane, piccola e tenera può essere consumata anche cruda a mo’ di insalata.
- Per togliere il nero dalle mani dopo la pulitura, possiamo utilizzare del limone, è sufficiente strofinarne uno spicchio sulle parti annerite delle dita per renderle di nuovo bianche e pulite.
- La cicoria è un’erba preziosa ma sottovalutata, basti pensare che con essa si possono ottenere tisane, unguenti e decotti da utilizzare per lenire gli effetti di moltissime patologie, dal mal di testa al mal di pancia passando per le escoriazioni della pelle e le punture di insetto.