Una delle condizioni più comuni a cui l’abbondanza di cibo e la dieta occidentale ci hanno esposti è la cosiddetta e apparente “obesità metabolicamente sana“.
Una condizione che, anche se ci vede in sovrappeso, con circonferenza vita oltre i limiti della sindrome metabolica non sembra manifestarsi attraverso patologie metaboliche come il diabete o dislipidemie e conseguenti malattie cardiovascolari.
L’obesità metabolicamente sana e l’infiammazione cronica di basso grado
Il concetto di obesità metabolicamente sana non deve assolutamente far stare tranquille le persone che si trovino in condizione di sovrappeso o obesità poiché, seppur non ancora presenti patologie, esse potranno manifestarsi in qualsiasi momento.
Una condizione molto frequente è quella in cui il soggetto si trova a essere in sovrappeso o addirittura in obesità senza avere sintomi che determina la convinzione di essere in salute, ma un tessuto adiposo pronunciato porta inevitabilmente a una condizione di infiammazione cronica di basso grado, senza quindi il manifestarsi di dolori, bruciori, arrossamenti, etc.
L’infiammazione, anche se di basso grado, resta tale e mette in atto meccanismi di risposta da parte dell’organismo che in maniera costante cercano di porre rimedio allo stato infiammatorio.
Questa condizione perpetua porta inevitabilmente a un logoramento dell’organismo.
Una condizione di infiammazione latente può durare per anni o per tutta la vita riducendone la qualità e l’aspettativa.
L’importanza dell’alimentazione e dell’attività fisica
È fondamentale correggere il proprio stile di vita ponendo particolare attenzione all’alimentazione e all’attività fisica.
La qualità degli alimenti scelti può aiutarci in due modi:
- Con il miglioramento dell’apporto calorico facendoci procedere verso un calo ponderale
- Con l’apporto di macro e micronutrienti in grado di contrastare lo stato infiammatorio.
L’attività fisica deve inoltre diventare una nostra alleata per il calo ponderale e per allenare il corpo.
Un fisico allenato reagisce in maniera diversa rispetto a un fisico non allenato.
Basti pensare ai picchi glicemici e all’assorbimento del glucosio da parte delle cellule che nei soggetti allenati avviene molto più rapidamente evitando l’insorgenza di iperinsulinemia e diabete.
Alimenti sani
Per scegliere gli alimenti antinfiammatori e antiossidanti o che comunque abbiano effetto nutraceutico abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta.
Volendo citarne alcuni non possiamo che elencare:
- Olio extra vergine d’oliva
- Frutta fresca di stagione
- Verdura fresca di stagione
- Pesce azzurro di piccola taglia
- Vino rosso o birra in piccolissime quantità
- Frutta secca con guscio e possibilmente di provenienza nazionale
- Aglio e cipolla
Alimenti non sani
Tra gli alimenti che certamente, se consumati in eccesso possono portare a infiammazione cronica latente abbiamo:
- Junk food in generale (snack, patatine fritte, dolciumi industriali, etc.)
- Bibite zuccherate
- Zuccheri semplici (compresi pane bianco e pasta bianca)
- Alimenti particolarmente ricchi di grassi saturi (di origine animale) come la carne rossa
- Grassi vegetali idrogenati come per esempio la margarina
È ovvio che, nel caso in cui dovessimo trovarci in condizioni di sovrappeso o obesità non è sufficiente ingozzarci degli alimenti benefici che abbiamo citato sopra ma ci dovrà essere una pianificazione e l’introduzione delle giuste quantità per raggiungere un buon calo ponderale e un buono stato di salute.
Va da sé che anche se sporadicamente dovessimo concederci uno degli alimenti inseriti nella ‘’lista nera’’ non saremo condannati a morte.
Il consiglio è quindi sempre quello di aderire a uno stile di vita sano e praticare attività fisica.
Per l’elaborazione di un piano nutrizionale bilanciato e personalizzato è sempre indispensabile affidarsi a un professionista dell’alimentazione.
Info utili
Se sei interessato a maggiori informazioni sull’alimentazione o consigli per una dieta più equilibrata puoi chiedere consiglio a Daniele Sciotti scrivendo QUI