Pausa pranzo e dieta mediterranea: contro l'obesità (intervistati gli chef)
Alimentazione

Pausa pranzo e dieta mediterranea: contro l’obesità (intervistati gli chef)

07/10/2019
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Pausa pranzo e dieta mediterranea: ecco come prevenire l’obesità. Il 55% degli italiani sostiene di conoscere questo regime alimentare in maniera dettagliata e di seguirne i principi. Come tenere alla larga il sovrappeso? Osservare un regime alimentare legato alla dieta mediterranea è una buona idea.

Pausa pranzo e dieta mediterranea: rinnovare le abitudini

Pausa pranzo e dieta mediterranea: contro l'obesitàMa c’è di più. Nell’ambito di una ricerca dell’Istituto Ixè in collaborazione con il Gruppo Elior, sono stati intervistati, per la prima volta, coloro che preparano 10 milioni di pasti all’anno. Secondo l’85% dei clienti dei ristoranti aziendali, scegliere la dieta mediterranea in pausa pranzo ha effetti benefici sulla salute; in particolare il 35% ritiene che la stessa dieta possa combattere una malattia come l’obesità.

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Italiani e ristorazione collettiva

Il 53% degli abitanti dello Stivale, inoltre, ritiene che la dieta mediterranea abbia effetti positivi sul sistema cardiocircolatorio e cardiovascolare (il 46% sulla longevità, il 37% sulla capacità di controllo del peso e il 31% sulla riduzione dell’incidenza di tumori).
Ecco perché la ristorazione collettiva presta attenzione a uno degli elementi cardine della stessa dieta: la varietà dei menù, apprezzata dai clienti. Se si può scegliere, il quadro cambia: è possibile rilevare un consistente aumento dei consumi di prodotti più sani e leggeri. Cresce infatti la richiesta di cereali, legumi e pesce. Secondo il 79% degli chef Elior, in particolare, aumenta consumo di cereali e legumi, mentre il 62% rileva l’incremento della scelta del pesce. Il 35% degli chef riscontra il minor consumo della carne e l’82% del burro.

Pausa pranzo e dieta mediterranea: quel che rende salutare una pietanza

Che cosa rende salutare una pietanza? Sono importantissime le materie prime 100% italiane, di cui si fida il 69% degli italiani. Questo dato si coniugaPausa pranzo e dieta mediterranea: contro l'obesità con la territorialità e la stagionalità (L’85% degli chef intervistati offre pietanze con ingredienti di stagione, apprezzate dall’80% dei clienti). Sulla base dell’analisi degli chef ambassador, si scopre anche che i consumatori in Italia sono sempre più consapevoli dell’importanza, per esempio, dell’olio extravergine d’oliva: l’82%, in particolare, presta grande attenzione al tipo di olio da utilizzare per condire gli alimenti.
Al fine di promuovere la dieta mediterranea, la ristorazione organizzata deve impegnarsi per diffondere l’educazione alimentare all’interno di ogni tipo di struttura, di lavoro, scolastica o sanitaria, abbinata a una continua diversificazione dei menù: lo sostiene il 68% dei cuochi Elior. E’ una buona idea, inoltre, optare per i prodotti di origine vegetale.

Pausa pranzo e dieta mediterranea: azioni di comunità

La dottoressa Maria Luisa Amerio, Medico chirurgo, specialista in Scienza dell’alimentazione e collaboratrice dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, ha dichiarato: “Oggi non è più possibile pensare di modificare le abitudini alimentari soltanto attraverso un trattamento individuale. E’ invece necessario attivare azioni di comunità, al fine di migliorare l’alimentazione. Per questo la dieta mediterranea si propone come uno strumento efficace per la prevenzione e la gestione di numerose malattie. Si tratta di una scelta necessaria: essa porterà benefici legati al benessere del singolo, prevenendo alcune patologie croniche come diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Ma si tratta di un vantaggio anche per la collettività, poiché si riscontra una maggiore sostenibilità della spesa sanitaria”.
Rosario Ambrosino, amministratore delegato di Elior, ha così concluso: “La dieta mediterranea è un caposaldo dell’alimentazione italiana, è richiesta e amata dai consumatori e si conferma alla base della nostra politica nutrizionale. ”

Manager della comunicazione, che da circa 20 anni si occupa di di tecniche di relazioni e sviluppo strategico per aziende e privati che cercano visibilità. Dopo un necessario passaggio (e sosta) nelle principali agenzie di comunicazioni internazionali (Edelman, Gruppo Publicis e Hill&Knowlton) con ruoli apicali, continua a creare eventi e rafforzare il proprio know-how attraverso l'attività in proprio. Allena la sua capacità organizzativa, gestionale e di relazione anche in famiglia, con 1 marito, 3 figli, 1 cane, 4 tartarughe, 4 pesci rossi, 1 geco e un terrazzo.

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