Vegan, che passione: a Melpignano il Cosmic (vegan) fest
Attualità

Vegan, che passione: a Melpignano il Cosmic (vegan) fest

26/07/2017
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Essere vegani non è una moda, ma uno stile di vita, radicato nelle persone che lo scelgono. Un modus vivendi che non attrae soltanto coloro che lo applicano: a prescindere dalle abitudini alimentari, infatti, preservare gli esseri viventi è sempre una buona idea. E’ al via la terza edizione del Cosmic (vegan) fest: “il piccolo grande festival non solo veg del sud Italia”.

Vegan, che passione: a Melpignano il Cosmic (vegan) festCosmic community, quest’anno, organizza l’evento nella suggestiva cornice dell’ex Convento degli Agostiniani a Melpignano, nelle date del 26, 27, 28 e 29 luglio.

Siamo a Lecce, Puglia, dove il Comune di Melpignano offre appunto il patrocinio e la collaborazione all’iniziativa.

Cosmic (vegan) fest: novità per il programma del 2017

Ma quali sono le novità, per il programma del 2017? Per l’edizione più ricca di sempre, sono stati organizzati più di 70 appuntamenti tra incontri, conferenze, workshop, spettacoli, concerti. Si spazierà negli ambiti propri di nutrizione, salute, scienze, consapevolezza… e ancora: bioedilizia, meditazioni yoga, ecologia, universal love, naturopatia, antispecismo, musica. Si intende coinvolgere le realtà locali? Certamente. E si terranno appuntamenti con esperti, medici, artisti nazionali e internazionali.Vegan, che passione: a Melpignano il Cosmic (vegan) fest

Fino a comprendere che si è parte di una comunità più ampia, che include persone, ambiente naturale, animali, vegetali, acqua, terra, invisibile. Ognuno è parte di un tutto.

Nelle due edizioni precedenti, l’evento era stato organizzato nel Castello di Acaya, a Vernole (Lecce). Ecco il teatro della collaborazione con l’Istituto di Culture Mediterranee.

Oltre che in Puglia, quest’anno il Cosmic fest farà tappa anche in Basilicata, a Matera.

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Cosmic (vegan) fest: cambia il marchio del festival

Nel marchio del festival, è scomparsa la parola “Vegan”. Perché? L’obiettivo è abbattere le barriere, che fanno tra spartiacque tra le categorie e creano diffidenza e lontananze. In tal modo si mettono in luce gli elementi dello stile di vita che uniscono, non quelli che divergono.

Le caratteristiche del festival, comunque, non cambiano: sono intatti i contenuti negli ambiti propri di alimentazione, salute, difesa degli animali e dell’intero pianeta. I connotati delle precedenti edizioni sono stati conservati e la proposta è stata migliorata.

Cosmic (vegan) fest: perché era stata scelta questa formula per l’evento?

Alla parola vegan, che ora è sottintesa, era stata unita la parola “cosmic”: ciò facilitava la comprensione in merito allo sguardo ampio della manifestazione, unica nel suo genere rispetto al settore nel quale gravita. “Vegan”, del resto, è la visione più ampia sul mondo che ognuno di noi può realizzare. Parliamo di amore, rispetto verso ogni elemento di questo pianeta, animali, vegetali, acqua, terra. Più che una scelta, una visione e un modo di sentire: una connessione profonda verso gli elementi.

Non consumare derivati animali è l’atto più incisivo in assoluto per abbassare l’inquinamento e il più salutistico; una dieta a base vegetale, se realizzata con le giuste combinazioni in relazione allo status dell’individuo, è benefica. Purché si presti attenzione alla presenza, nella dieta, di ogni nutriente necessario all’organismo. Un ambito che può essere anche guardato dal di fuori: questo evento è l’occasione di guardare da vicino questo mondo, che potrebbe offrirci peculiarità da applicare alla nostra esistenza. Anche conservando un’alimentazione impostata tradizionalmente.

La nostra salute dipende da ciò con cui ci nutriamo: cibo, pensieri, immagini, relazioni, azioni, emozioni. Le scelte alimentari sono un fattore determinante per incidere positivamente o meno sulle sorti del Pianeta.

Stile di vita vegan: non soltanto cibo

Il consumo quotidiano esagerato di plastica usa e getta e altri materiali non naturali può diminuire, scegliendo in alternativa elementi derivati da fibre vegetali e riutilizandoli il più possibile, per poi riciclarli.

L’agricoltura può prescindere dall’utilizzo di pesticidi e si possono attuare esperienze di permacultura e orti sinergici.

Con la bioedilizia è possibile evitare il cemento, il ferro e prendere in considerazione costruzioni fatte da elementi a zero impatto ambientale, come le case in balle di paglia o in calce e canapa.

Ma non bisogna dimenticare la spiritualità: nella programmazione sono previsti yoga, pratiche meditative, preghiere, danze, sciamanesimo, percorsi evolutivi, tra meridiani energetici e creazioni di luce: fisica quantistica, radionica, astrologia, suoni e musica che cura, sufismo, e tante altre pratiche.

Naturalmente, non mancherà cibo di origine Vegetale al 100%. Perché i nostri simili sono anche gli animali, cui non mancano sentimenti, sensazioni fisiche e pensieri, seppur istintivi ed embrionali.

Un’alimentazione a base vegetale può migliorare, secondo chi la applica con costanza, il benessere fisico e psicologico, aprire a nuove capacità percettive. Il cibo biologico, poi, è da preferire: cibarsi di alimenti trattati non è salutare per il corpo umano. Pesticidi e disserbanti contribuiscono alla moria di diversi esseri fondamentali alla vita globale (come le api) e incidono negativamente sul microbioma dei terreni. Se, poi, ci si nutre di cibo a chilometro zero, si risparmiano i lunghi tragitti del trasporto delle merci, che contribuiscono ai gas serra, e alla perdita delle proprietà nutritive originarie del prodotto. Tante sono le sfaccettature di un unico stile di vita.

Tutto in un evento che ospiterà stand gastronomici, prodotti alimentari veg, abbigliamento e oggettistica naturale, articoli erboristici ed editoria di settore.

Da non perdere.

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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