Spreco energetico: come combatterlo con una casa green

Spreco energetico: come combatterlo con una casa green

Spreco energetico e risparmio energetico sono due facce della stessa medaglia.

Infatti, per risparmiare in termini di costi in bolletta, di costi per l’ambiente e di costi in salute, è necessario comprendere dove si genera questo spreco.

Proprio oggi, 18 febbraio 2023, si festeggia la Giornata Internazionale del Risparmio Energetico, una ricorrenza istituita nel 2005 con l’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, il celebre accordo internazionale che contiene l’impegno dei Paesi industrializzati per ridurre le emissioni di alcuni gas a effetto serra.

Non c’è momento migliore per riflettere sui sistemi da adottare per ridurre lo spreco energetico.

E non è necessario sbarcare sulla Luna per comprendere che anche un piccolo passo per rendere più green le mura domestiche, sia un grande passo per la casa che a tutti appartiene.

Case Green: i sistemi per ridurre lo spreco energetico

Spreco energetico: come combatterlo con una casa green
Corrado Gellera

“Le normative odierne sono sempre più rigide rispetto alle emissioni di gas nocivi per l’ambiente e, di conseguenza, anche per la nostra salute. Questa situazione ci impone di adottare soluzioni tramite l’impiego di tecnologie che sfruttino le energie rinnovabili“, afferma Corrado Gellera, Direttore Commerciale GenialEnergy.

Partiamo da un dato veramente sconcertante. Climatizzare gli edifici italiani richiede il 40% dell’energia nazionale; è doveroso, quindi, attuare interventi di efficienza energetica su tutte quelle abitazioni costruite negli anni ’70/’80/’90. Per questo motivo Ecogenia ha studiato e sviluppato tecniche che permettono di affiancare tecnologie pensate per nuove abitazioni, con lo scopo di integrarle perfettamente in abitazioni costruite con tecniche ormai obsolete e poco funzionali.

L’impronta ecologica che la nostra abitazione ha sull’ambiente, quindi, può essere migliorata con l’impiego di soluzioni innovative e sempre più green per combattere lo spreco energetico.

Vediamo quali sono.

  • Accumulatore termico

L’accumulatore termico è un componente d’impianto che permette di immagazzinare l’energia termica prodotta in eccesso da un generatore, ed è in grado di restituirla all’utenza in qualsiasi momento, riducendo notevolmente gli sprechi.

  • Pompa di calore

La pompa di calore è un sistema di riscaldamento eco-compatibile alimentato con energia elettrica, capace di coprire da solo la maggior parte del fabbisogno termico annuo di un’abitazione sfruttando l’energia termica disponibile in natura. Assolve alle funzioni di climatizzazione e termoriscaldamento dell’acqua sanitaria. Un terzo dell’energia termica prodotta dalla pompa di calore proviene dalla corrente elettrica. La parte restante, invece, sfrutta il calore gratuito e illimitato accumulato nell’aria (pompa idronica), nell’acqua superficiale, nel terreno e nelle falde acquifere (pompa geotermica).

  • Fotovoltaico

“Il fotovoltaico si qualifica senza dubbio come una delle soluzioni migliori per ottenere energia pulita in autonomia”, afferma Gellera.
Sfruttando le potenzialità dell’energia green del Sole e la tecnologia d’impianti hi-tech, la propria abitazione sarà più efficiente e indipendente. I pannelli fotovoltaici, installati solitamente sul tetto della nostra abitazione, producono energia elettrica di pronto utilizzo. “Si acquisterà solamente l’energia che il sistema fotovoltaico non riuscirà a fornire, per esempio, durante la notte o in caso di basso irraggiamento solare”, spiega Gellera.

  • Sistemi di accumulo per il fotovoltaico

Può capitare che la produzione di energia elettrica tramite l’impianto fotovoltaico non corrisponda, a livello temporale, con le richieste degli utilizzatori. Per questo motivo oggi esistono dei sistemi di accumulo che hanno lo scopo di immagazzinare l’energia prodotta dal fotovoltaico e di restituirla in un secondo momento. Elemento che risulta molto utile la notte, o in giorni in cui vi è scarsa esposizione alla luce del Sole.

  • Cappotto termico

Un ulteriore intervento che permette di diminuire le emissioni di gas nocivi per l’ambiente e il contenimento delle dispersioni dell’involucro edilizio: stiamo parlando del “cappotto termico”. Per realizzare questo intervento strutturale viene applicato uno strato di materiale coibentante, vale a dire isolante, generalmente di 12/14 cm sulle pareti esterne dell’abitazione, con l’obiettivo di contenere le dispersioni di calore prodotto dal generatore termico (caldaia, stufe, camini , pompe di calore). Spesso a questo intervento si abbina anche la sostituzione dei serramenti. “Consigliamo di utilizzare materiali coibentanti naturali che permettano alla casa di mantenere i muri traspiranti, evitando il rischio di creare un ambiente poco salubre nel quale vivere”, specifica Gellera.

  • Stazione di ricarica per l’autovettura

Tra pochi anni non saranno più prodotte automobili a diesel o benzina. Anche questo mercato, di conseguenza, si sposterà verso l’elettrico. La stazione di ricarica domestica è un dispositivo che permette di ricaricare l’autovettura elettrica comodamente nella propria abitazione. Chiaramente, nel caso vi fosse un impianto fotovoltaico che durante la giornata genera energia green, parte della ricarica potrebbe avvenire tramite energia solare.

Pannelli fotovoltaici nei centri urbani

La Direzione Edilizia, Ambiente e Territorio di ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, ha pubblicato una nota tecnica relativa alle semplificazioni per l’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici previste all’art. 9, comma 1 del D.L. n. 17/2022 (cd. “Decreto Energia“), come convertito dalla legge n. 34/2022.

La norma, come modificata dalla legge di conversione (in vigore dal 29 aprile 2022), stabilisce che l’installazione degli impianti solari termici e fotovoltaici:

  • rientra fra gli interventi di manutenzione ordinaria di cui all’art. 3, comma 1, lett. a) del Dpr 380/2001 cd. “Testo Unico Edilizia” e quindi nell’attività edilizia libera;
  • può avvenire su edifici e su strutture e manufatti fuori terra (per esempio tettoie, pergole, autorimesse, ecc.) ovunque ubicati, comprese le zone A dei piani urbanistici comunali come individuate ai sensi del DM 1444/1968 (o le zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale o locale);
  • non è soggetta all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti di assenso comunque denominati (per esempio, nulla osta ente parco, autorizzazione per vincolo idrogeologico, ecc.), compresi quelli previsti dal D.lgs. 42/2004, cd. Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Come si traduce tutto ciò? Con la legge di conversione n. 34/2022 è stata chiarita l’applicazione della norma anche alle zone A dei piani urbanistici comunali, vale a dire ai centri storici.

L’installazione dei pannelli fotovoltaici sugli edifici rientra tra le attività di edilizia libera e, pertanto, non richiede permessi. Questo discorso esclude, tuttavia, i centri storici soggetti a vincolo paesaggistico, ossia quelli di notevole interesse pubblico. All’interno di questi occorre richiedere l’autorizzazione paesaggistica per effettuare interventi che, comunque, prevedano l’installazione di pannelli integrati nelle coperture non visibili dagli spazi pubblici esterni e dai punti di vista panoramici.

Termoregolazione: dove si genera lo spreco energetico

Una delle principali fonti di spreco energetico negli ambienti chiusi è rappresentata, spesso, da sistemi di termoregolazione non ottimizzati nel loro utilizzo.

Spreco energetico: come combatterlo con una casa green
Gianluigi Bosio

“Circa l’80% del parco di centrali termiche e frigorifere esistente è sovradimensionato rispetto al fabbisogno termico dell’edificio da riscaldare”, spiega Gianluigi Bosio, consulente per il risparmio energetico.

La conseguenza? Un importante spreco di energia che già da oggi dovrà essere ridotta anche alla luce delle nuove direttive europee in arrivo.

Ma i problemi non sono da ricercare solamente nel passato.

“La maggior parte delle centrali di climatizzazione, sia di nuova che di vecchia generazione, funzionano in maniera asincrona rispetto alle dinamiche delle temperature esterne all’edificio. Il risultato è uno spreco in bolletta che va mediamente dal 15% sino anche al 40%“, continua Bosio.

Sistema meteo predittivo

Blackbox Green in collaborazione con il Centro Epson Meteo/Meteo Expert, società leader nella ricerca applicata e di previsione in ambito meteorologico e climatologico fra le più accreditate a livello internazionale, ha risolto il fenomeno dello spreco in bolletta. Ottenendo, inoltre, brevetti italiani e internazionali.

“I fenomeni climatici esterni sono sempre più irregolari e variabili, e costituiscono un serio elemento da considerare se si parla di termoregolazione degli ambienti interni”, spiega Bosio.

Il sistema, prodotto in Italia da Blackbox Green Srl, utilizzando algoritmi e logiche di machine learning predittivi, integrate con modelli evoluti di previsione climatica, analizza i comportamenti del sistema edificio-impianto, indipendentemente dalle logiche degli apparati di regolazione in campo, e gestisce il funzionamento in automatico degli impianti di climatizzazione, garantendo sempre il livello di comfort desiderato dall’utente (DPR 74/2013).

Una vera e propria rivoluzione in questo settore.

Soluzioni e vantaggi

Quindi, per quale motivo dovremmo scegliere questo sistema?

  • Ridurre le ore di funzionamento delle centrali di produzione d’energia in automatico da 300 a oltre 800 ore annuali, con risparmi medi in bolletta dal 15 a oltre il 30%.
  • Il sistema meteo predittivo Black Box Watch 3 si può aggiungere come supporto al sistema esistente nell’edificio. Non sono necessari, quindi, lavori per sostituire l’impianto originale, in quanto è un sistema parallelo e senza interventi invasivi.
  • Il sistema è facile da installare, non sono presenti cavi poichè i sensori di temperatura interna comunicano su una rete MESH wireless. I componenti hardware principali sono 3: sensori di temperatura da installare nell’edificio, un quadro di comando nella centrale termica/frigorifera e sensore esterno di temperatura. Il vero cuore è il software.
  • Il sistema permette di calcolare in anticipo le temperature interne dell’edificio conoscendo le previsioni delle temperature esterne geolocalizzate trasmesse da Meteo Expert. I dati meteo normalmente sul mercato che indicano la temperatura relativa a un centro urbano, invece, sono suscettibili di errore, poichè da zona a zona rispetto all’edificio la temperatura può variare, e anche pochi gradi possono influire negativamente sull’inefficienza energetica dell’edificio stesso.
  • Questo sistema permette di migliorare i valori della classe energetica dell’abitazione.
  • Il sistema soddisfa le indicazioni della nuova direttiva europea “Fit for 55” (Case Green), la quale prevede di ridurre del 55%, sul suo territorio, le emissioni di gas climalteranti entro il 2030. Sembra una data lontana ma considerando i circa 9 milioni di immobili in Italia in classe G e F, le più alte, pari al 58% degli immobili da riqualificare sul territorio nazionale, diventa importante agire velocemente.
  • Aumento valore immobiliare diretto, grazie a questo nuovo sistema green, e indiretto deprezzamento degli immobili che non verranno riqualificati.
  • Dalla villa al condominio, dai grandi uffici alle banche, dagli hotel alle strutture sanitarie, in tutti questi posti, e in molti altri, è possibile beneficiare degli enormi vantaggi di questa nuova tecnologia.

 

 

 

 

Foto di Binyamin Mellish: https://www.pexels.com/it-it/foto/luci-della-casa-accese-106399/

About Umberto Urbano Ferrero

Umberto Urbano Ferrero, collaboratore Torinese d’origine, cittadino del mondo per credo. Laureato in Lettere moderne, ama l’arte in tutte le sue forme e viaggia per conoscere il mondo, oltre che se stesso. Umberto è appassionato di sport e Urbano, al contrario di ciò che l’etimologia suggerisce, apprezza la vita a contatto con la natura. Ritiene la curiosità una delle principali qualità in una persona, caratteristica essenziale per guardare il mondo da più angolazioni.

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