Famiglie felici: che cos’hanno in comune tra loro? Che cosa cementa alla perfezione un’unione tra più persone che condividono il destino sotto lo stesso tetto? Scopriamo la regola delle 5 C per costruire la felicità in famiglia.
Famiglie felici: che cosa desiderate di più per i vostri figli?
Se domandiamo a dei genitori che cosa desiderano di più per i loro figli, o per la propria famiglia, la maggior parte di loro risponderà “la felicità”. Può sembrare una risposta fin troppo semplice o banale, ma sappiamo tutti che, per alcune persone, la felicità è davvero difficile da trovare.
Le famiglie che funzionano bene non si determinano per caso: la loro dinamica è il risultato del reciproco duro lavoro e dedizione. Questo “successo”, di solito, comporta il porre la famiglia come priorità rispetto ad altre cose, deve quindi essere il valore più importante per una persona o per una coppia.
Famiglie felici: come far avverare il desiderio di felicità
Un modo per far avverare questo desiderio di felicità è vivere intenzionalmente partendo, nel caso della famiglia, con la definizione degli obiettivi famigliari. E’ opportuno chiedersi per esempio:
- Che modello di famiglia voglio costruire?
- Quali valori la guideranno?
- Qual è la missione della mia famiglia?
- Quale sarà il mio contributo al suo interno?
Più sono chiari gli obiettivi famigliari, più sarà facile costruire sin da subito una famiglia su basi di felicità e far sì che tutti i membri abbiano un ruolo attivo nel realizzare questa visione, al fine di crescere ed evolvere insieme.
I figli impareranno come essere felici sin da piccoli e porteranno con sé questa lezione per tutta la vita, ma anche le famiglie senza figli ne beneficeranno, creando le basi solide per una felicità duratura nel tempo.
Famiglie felici: ecco le abitudini di felicità
Ecco cinque abitudini di felicità che hanno in comune le famiglie forti e felici.
Connessione – Nelle famiglie felici tutti sanno di essere amati, importanti e speciali per gli altri. Sono interiormente connessi e restano uniti.
Alfred Adler, uno dei fondatori della psicologia psicodinamica, affermò che il bisogno fondamentale degli esseri umani è il senso di appartenenza. Questo bisogno è colmato prima di tutto da un forte senso d’intercomunicazione all’interno della famiglia. Quando una coppia s’impegna veramente a stare insieme, nei buoni e cattivi periodi, in salute e malattia, in ricchezza e in povertà, si crea un senso di sicurezza e pace, che avvantaggia tutti in famiglia. Quando la fiducia è un dato di fatto, entrambi i membri della coppia possono rilassarsi, sapendo che affronteranno qualsiasi problema insieme. Quando i bambini sanno di essere desiderati (anche se forse, all’inizio, possono essere stati una sorpresa), si sentono al sicuro e prosperano.
Celebrazione – Nelle famiglie felici le persone si celebrano a vicenda. Non attendono “occasioni”. Sono attente anche alle piccole “vittorie” nella vita, e s’incoraggiano a vicenda nei loro sforzi. Sono fan entusiasti gli uni degli altri: se un membro della famiglia è coinvolto in qualcosa di difficile da affrontare, il resto del clan è lì per tirarlo su di morale. La competizione tra i membri della famiglia è soltanto del tipo più amichevole: sono interessati a giocare e a vincere solo per il gusto di farlo, non per prevaricare gli altri.
Comunicazione – Nelle famiglie felici i componenti prestano attenzione l’uno all’altro. Posano i loro smartphone o tablet, mettono da parte i loro pensieri per ascoltare pienamente, quando qualcuno vuole condividere. S’interessano vicendevolmente a com’è andata la giornata e sono veramente incuriositi dalla risposta. Condividono i loro pensieri e sentimenti e rispondono con empatia e sensibilità ai sentimenti degli altri. Coinvolgono anche i membri più giovani della famiglia in una vera conversazione. Tutti si sentono apprezzati e rispettati per le loro idee, pensieri e opinioni. I bambini che crescono in queste famiglie diventano adulti comprensivi e comunicativi.
Cura – Nelle famiglie felici le persone si preoccupano sinceramente del benessere reciproco e lo dimostrano. Le loro interazioni sono più positive che negative. Infatti, Barbara Fredrickson, una delle ricercatrici chiave della psicologia positiva, ha scoperto che, quando in un rapporto i commenti positivi sono più numerosi delle critiche (due su tre o più), le persone sono più felici e hanno più successo nella vita. I membri di famiglie felici si rassicurano a vicenda sul loro amore, attraverso parole e azioni. Le piccole espressioni di premura sono soltanto una parte della routine familiare. Queste persone trascorrono del tempo insieme, non perché debbano farlo, ma perché lo desiderano veramente.
Resta inteso che le parole di cortesia (per favore, grazie, scusami), sono utilissime al fine di dimostrare rispetto e attenzione reciproca.
Coccolare – È qualcosa di cui non si parla abbastanza e in modo adeguato. Le persone hanno bisogno di essere accarezzate, abbracciate e coccolate. Grandi abbracci e piccole carezze sono una grande parte della comunicazione non verbale nelle famiglie felici, nelle quali si dà e si riceve liberamente il calore del contatto fisico affettuoso. Anche gli adolescenti ne hanno bisogno, nonostante le loro proteste a volte imbarazzanti: i genitori sensibili sono attenti a perpetuare l’abbraccio, ma anche a ricordarsi di farlo in modo tale da non mettere gli adolescenti a disagio.
La felicità non è un “extra” nella vita
No, la felicità non proviene dal successo. Sonja Lyubomirsky, con il suo gruppo di ricerca dell’Università della California, ha dimostrato il contrario: il successo arriva dalla felicità.
È importante. Le persone felici non soltanto si sentono meglio, ma hanno risultati migliori nelle loro vite personali e lavorative.
Avere una famiglia forte e felice consente di costruire nei figli quella capacità di recupero che li aiuterà a gestire le inevitabili sfide della vita. E i bambini felici sono bambini sani. E le famiglie costruiscono una società sana.