Nuovo anno, nuova vita. Ogni anno, se vogliamo migliorare, è bene rivedere queste cinque aree della nostra vita.
Nuovo anno, nuova vita: la data che segna l’inizio
La data che segna l’inizio di un nuovo anno, come sappiamo, è frutto di una convenzione — basti pensare a quanti sono i capodanni che non cadono il primo di gennaio, nelle culture diverse dalla nostra — ma è comunque un momento che invita le persone a prendere una pausa di riflessione, per fare un bilancio dell’anno che si chiude ed esprimere nuovi propositi per il nuovo ciclo di vita che si apre davanti a loro.
Nuovo anno, nuova vita: i propositi e gli auspici
Spesso, la maggior parte di noi persone si tuffa nella notte di Capodanno concentrandosi solo sui nuovi e brillanti obiettivi: “Ho intenzione di cambiare lavoro.”; “Voglio trovare un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata.”; “Quest’anno risparmierò di più.”.
Nuovo anno, nuova vita: stabilire gli obiettivi
Stabilire nuovi obiettivi è facile ed è anche divertente parlare di sogni e desideri; la parte più difficile è capire come arrivare a realizzarli e mettere in discussione anche come e perché questi obiettivi non sono stati raggiunti prima.
Nuovo anno, nuova vita: il cambiamento è un processo graduale
Il cambiamento che desideriamo, quello che dipende da noi, è un processo graduale, non avviene facilmente e neanche da un giorno all’altro. Quindi, se vogliamo davvero migliorare qualcosa per il nuovo anno, è importante prendersi il tempo per verificare il nostro attuale stile di vita e le nostre abitudini quotidiane, osservando da vicino almeno queste cinque aree della nostra vita:
- Area finanziaria – La maggior parte delle persone preferisce non guardare i propri conti bancari. Di conseguenza, il denaro finisce per controllarle. Lo inseguono. Sono costantemente in disarmonia con il denaro perché non hanno sviluppato un senso di disciplina nei confronti di ciò che spendono e di ciò che risparmiano. Certo, il denaro non è tutto, ma senza soldi la vita rischia di restare stagnante. Quando stabiliamo un nuovo obiettivo, chiediamoci in che modo le nostre abitudini di spesa giochino un ruolo nel raggiungimento o nel sabotaggio di quell’obiettivo. Ad esempio: se diciamo che vogliamo mangiare più sano, è bene tenere conto che comprare cibi sani e naturali tende a essere più dispendioso. Prendiamoci il tempo per esaminare gli estratti conto della nostra carta di credito per capire se e dove ci sono degli eccessi e decidere, eventualmente, di tagliarli per reinvestire quei fondi verso i nostri nuovi obiettivi.
- Area fisica – Per quanti anni di fila abbiamo detto “Quest’anno avrò più cura del mio corpo?” La maggior parte delle persone non si rende conto che non è sulla routine della palestra che dovrebbero concentrarsi, ma piuttosto su tutte le altre cose che impediscono loro di arrivare in palestra, in primo luogo. Lavoriamo tante ore? Quanto è lontana la palestra? Ci sono una serie di motivi per cui le persone non riescono a fare attività fisica. Invece di fissare un altro obiettivo di miglioramento fisico, prendiamoci un momento per chiederci perché non siamo ancora riusciti a creare la nostra sana routine per mantenere il nostro corpo in forma e in salute e risolviamo questa variabile.
- Area emotiva – “Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente, perciò l’eccellenza non è un atto, ma un’abitudine”, così diceva Aristotele. Uno degli esercizi più rivelatori che possiamo fare per capire “chi siamo” e chi vogliamo essere, è di stilare due elenchi, ricapitolando l’anno passato: in una pagina, scriviamo tutte le cose che abbiamo fatto bene, nell’altra scriviamo tutte le cose che non abbiamo fatto così bene. Alla fine sarà facile notare a quali aspetti della vita stiamo dando la priorità. Per la maggior parte di noi, il lavoro tende a essere al primo posto e, se da un lato possiamo anche aver migliorato le nostre carriere, molto probabilmente abbiamo anche sacrificato tanto altro durante il processo. Il nostro benessere emotivo riguarda la comprensione di questa dualità e la costante rivalutazione del nostro senso di equilibrio. Quindi, non limitiamoci a dire “quest’anno voglio trovare più equilibrio tra lavoro e vita privata”, diamo invece un’occhiata al nostro elenco e cerchiamo di capire come poter dedicare più tempo alle cose che ci piacciono come leggere, fare lunghe passeggiate, cucinare dei bei pranzi in famiglia…
- Area mentale – Quanti libri abbiamo letto? Quanti video, audio, documentari, corsi, abbiamo avuto il tempo di seguire? Quando ci poniamo queste domande, soprattutto nel corso di un anno, di solito troviamo una grande mancanza d’input. Ciò significa che stiamo dando la priorità agli output (lavoro, relazioni, attività diverse) a svantaggio degli input (lettura, ascolto, apprendimento). Tuttavia, se vogliamo crescere e migliorare, gli input sono necessari. Quindi, quali obiettivi possiamo stabilire per avere il tempo da dedicare anche agli input?
- Area di crescita personale – A quali progetti personali stiamo lavorando? Oltre al lavoro, alle relazioni, alle finanze, che cosa stiamo creando per noi stessi? Potrebbe essere scrivere racconti, dipingere su tela, suonare uno strumento musicale, ideare nuove ricette di cucina, fare volontariato per una causa che ci interessa. I progetti personali hanno lo scopo di incoraggiare una crescita personale più profonda, che non ha a che fare con il guadagno o l’avanzamento della carriera, ma con lo scopo della nostra vita. Sono quei progetti che nutrono la nostra anima.
Nuovo anno: dieci domande per fare chiarezza
Il lavoro di definizione degli obiettivi non è un lavoro facile, anche se ormai, per fortuna, se ne parla molto di più di una volta. Ci sono alcune domande che ci possono aiutare a fare chiarezza dentro di noi, eccone alcune:
a. Che cosa vuoi? Sii sincero con te stesso, che cosa vuoi veramente?
b. Come vuoi sentirti? Le tue abitudini, gli impegni i tuoi schemi di vita ti avvicinano a questo desiderio?
c. Come vuoi far sentire gli altri o quale impatto speri di avere nel mondo, nella tua famiglia o nella tua cerchia ristretta di relazioni? Non siamo responsabili delle scelte o dei sentimenti altrui, ma di come influenziamo chi ci circonda.
d. Come stai usando i tuoi talenti? Come puoi presentarti e offrire la tua luce in modi grandi o piccoli?
e. Dove sei bloccato? Sii specifico.
f. Che cosa hai bisogno di lasciar andare? Pensa al bagaglio emotivo, fisico e relazionale che sei pronto a lasciare.
g. Qual è l’unica cosa che potresti aggiungere alla tua vita, proprio quella che avrebbe l’impatto più significativo e positivo sulla tua vita stessa?
h. Stai trascorrendo del tempo con le persone che pensano alla crescita personale? Le persone della tua cerchia ristretta meritano questo spazio nella tua vita?
i. Hai bisogno di aiuto? Fai un piano concreto per ottenere l’aiuto di cui hai bisogno.
l. Sei pronto per il cambiamento? A volte diciamo che vogliamo qualcosa, ma non siamo veramente pronti ad agire. Dì la verità a te stesso: sei pronto?
Siamo tutti insieme in questo viaggio che è la vita, e nessuno può avere capito tutto. Ma quando arriviamo alla fine di un altro anno, possiamo iniziare a mettere da parte le distrazioni, diventare curiosi e onesti, su ciò che vogliamo veramente e su chi scegliamo di essere, e mettere in atto, ogni anno, piccoli significativi aggiustamenti di rotta. E’ così che finiamo, è così che ricominciamo.
Vi aspetto il prossimo anno.