Avete mai sentito parlare di orbiting? È una parola inglese che si riferisce al movimento circolare di un satellite intorno a un pianeta o a un altro oggetto celeste e che in psicologia viene adottato per definire un comportamento estremamente fastidioso che si consuma sul web.
Viviamo nell’era dei social network ed è anche in rete che si consumano molte delle nostre relazioni.
Visualizzazioni e like tattici possono essere molto eccitanti quando provengono da qualcuno che ci piace, quanto destabilizzanti e irritanti quando arrivano da qualcuno che non fa più parte della nostra vita o da qualcuno che ci tiene d’occhio online senza volersi però relazionare con noi nella vita reale.
Questo fenomeno si chiama Orbiting, e a differenza del Ghosting, crea una sorta di connessione sottile tra due persone, tenendo vivo lo spetro di una relazione che non esiste o che non c’è più. L’orbiter, in pratica, è un ex, una persona che ti ha lasciato ma continua a seguirti sui social.
Si consuma tramite mi piace, commenti, reazioni alle storie o visualizzazioni e coinvolge, seppur in modo diverso, sia l’orbiter, cioè colui che tiene d’occhio senza alcun impegno né comunicazione affettiva, sia chi lo subisce.
Questo tipo di relazioni, a lungo andare, può creare danni psicologici reali.
Voglio dire, mantenersi aggiornati riguardo la vita di una persona con cui non si hanno più contatti può essere semplice curiosità, ma questo ficcanasare non significa che non possa mettere davvero a disagio.
Naturalmente, ci sono delle eccezioni: per esempio un rapporto terminato in maniera cordiale o un rapporto concluso da davvero molto tempo.
Quando invece la rottura è relativamente recente o i contatti sono cessati, le emozioni che si sperimentano sono ancora vive e l’orbiting può generare confusione, dubbi e frustrazione.
In fondo, chi ti orbita attorno rimane in qualche modo presente nella tua vita, anche se non c’è più. Lo stesso discorso vale per chi ti osserva, ti lancia qualche segnale, ma poi si nega a un incontro reale.
Orbiting: consigli per individuarlo
Ormai l’hai capito, riconoscerlo non è difficile.
L’orbiter è colui che non vuole avere una relazione con te, ma che ti fa sentire costantemente la sua presenza alle tue spalle.
Un orbiter, generalmente non mette mi piace alle foto di famiglia o alle immagini panoramiche, ma stai sicura troverai sempre il suo like tra i tuoi selfie pubblicati e il suo nome tra le visualizzazioni alle tue storie.
Va anche detto che questo comportamento non è sempre intenzionale e non va fatta di tutta l’erba un fascio.
Le storie di Instagram si riproducono in continuità e a volte vengono viste senza nemmeno l’interesse a farlo, inoltre la curiosità e la noia possono muovere l’azione allo stesso modo e va considerato che la visualizzazione non è sempre per forza voluta.
I piccoli comportamenti online sono infinitamente interpretabili, rendendo tutto, spesso libero all’interpretazione. Ma alcune cose no.
La mente dell’orbiter
Le domande delle “vittime” sono tante, quelle che riscontro più spesso tra chi mi racconta e mi chiede spiegazioni sono: “Perché un ex preferisce guardare la mia vita piuttosto che farne parte?”;
“Perché questa persona è sempre presente senza volere effettivamente esserci mai?”;
“Ma perché lo fa?”;
“Sarà che gli manco?”.
La verità è cruda e i motivi possono essere mille.
Se due persone vivevano un coinvolgimento reciproco, col termine della relazione può essere che una sorta di coinvolgimento sia rimasto. In questi casi sentirsi ogni tanto, provare nostalgia o chiedersi come stia l’altro risulta completamente fisiologico è normale.
Altre volte, invece, questi individui cercando di mantenere un piano B qualora con le nuove conquiste andasse male, oppure non riescono a chiudere completamente il rapporto con te, perché in fondo, nella vita, non si sa mai.
In fondo, queste persone possono anche a loro modo volerti bene, ma non hanno la minima intenzione di impegnarsi con te.
Quindi non chiederti perché lo fa, ma osserva come si comporta. Se una persona a te ci tiene, ti chiede come stai. E se ti rivuole non ti mette un like, o magari te lo mette, ma poi passa all’azione della vita vera. Ti viene a prendere. Non ti lascia in balia di due interazioni social.
Orbiting: cosa fare quando si entra nel mirino
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Mettilo offline
Se ti dà davvero fastidio, sentiti libero di bloccarlo e silenziarlo, limitando il suo accesso nulla tua vita.
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Sii gentile ma non dare corda
Qualora invece non ti dia tropo fastidio o tu non fossi interessato a riprendere i contatti, semplicemente non rispondere, o fallo in maniera gentile cercando di non dargli modo di continuare. Insomma, vedilo semplicemente come un segnale che esiste, prendi nota e va avanti.
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Rifletti sul tipo di persone con cui scegli di costruire relazioni
Se ti ritrovi costantemente vittima di questi comportamenti, fai un elenco non giudicante di ciò che ti ha attratto di questa persona ed osserva. Per esempio, potresti notare che è capitato per noia o per bisogno di attenzione. Valutando con sguardo attento questo elenco potrai trovare quelli che sono i tuoi punti deboli ed iniziare a lavorarci.
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Cerca supporto
Se è una cosa che ti fa soffrire parlane, potresti renderti conto di non essere l’unico al mondo e questo ti aiuterà a trovare la forza per uscire dal tunnel e comprendere che quello che desideri è tutt’altro.
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Chiedi aiuto a unprofessionista
Un professionista della salute mentale è per definizione un ascoltatore obiettivo, il quale ti può fornire un’opinione ragionevolmente imparziale su ciò che ti sta succedendo, aiutandoti a destreggiarti nella situazione specifica ed aiutandoti ad affrontare tutti i problemi che potrebbero insorgere.
E se fossi tu, a non riuscire a fare a meno del tuo ex?
Se sei stato tu a romepere un rapporto e stai orbitando attorno al tuo ex perché ti manca, disconnettiti al più presto. Chiudi ogni contatto. Devi letteralmente eliminarlo dagli amici e smettere completamente di seguirlo.
In fondo lo sai, sui social si pubblicano le foto migliori, dove sembriamo tutti felici e spensierati.
Vederlo potrà solo che rallentare i tuoi tempi di ripresa e talvolta, ferirti.
Qualora non riuscissi in maniera autonoma, chiedi aiuto e vedrai che presto passerà.