Il testamento narrativo di Franco Cordero, grande tra i grandi

Il testamento narrativo di Franco Cordero, grande tra i grandi

Franco Cordero, uno tra i più insigni giuristi italiani, se n’è andato senza troppo clamore all’inizio di maggio 2020, pochi giorni dopo aver dato i natali alla sua ultima opera, “La tredicesima cattedra”.

Personaggio lontano dalla luce abbagliante dei riflettori, è stato un grande penalista, autore di saggistica e narrativa, professore emerito di Procedura penale presso l’università La Sapienza, caustico censore del malaffare italico, riflesso soprattutto nella politica.

La sua esperienza nella docenza universitaria, dopo l’abbandono voluto dell’avvocatura, non fu priva di grandi delusioni : da Trieste passò alla Cattolica di Milano, la scuola in cui la trasparenza e l’incisività del suo pensiero gli costarono la cattedra e l’allontanamento dall’insegnamento, per poi transitare a Torino e infine a Roma.

Fustigatore di un presente inquinato da una politica autoreferenziale, poco sensibile all’iniquità serpeggiante, Franco Cordero non ha esitato a farsi voce del senso di giustizia, rivendicando la necessità di scoperchiare i sepolcri e restituire voce al diritto nella sua essenza più pura.

Di lui è stato detto che aveva una prosa quasi ermetica, frutto della sua straordinaria erudizione, costruita mediante raffinatezze barocche e fini cesellature, come fosse un oggetto artistico prezioso: leggendo il suo romanzo ultimo, queste definizioni appaiono quanto mai vere, mai fini a se stesse, ma funzionali allo scopo ultimo dello scrittore, la ricerca di una verità, di una dirittura morale da poter proporre come esempio.

Una cattedra di filosofia intreccia le trame del racconto di Franco Cordero

Il contesto universitario, si sa, non è dissimile da tanti altri contesti italiani: lotte di potere, antiche baronìe mai del tutto superate, maneggi sotterranei a fronte di una superficie piana come l’acqua di un lago, la cui vita segreta e stagnante non appare in superficie.

L’autore ne costruisce uno ad hoc per ambientare la sua vicenda: si trova a Monteferro, località che deve il suo nome ad una rocca, dove il Collegio ha deliberato di assegnare la tredicesima cattedra di filosofia, con buona probabilità al protagonista stesso.

Sette sono le lezioni che dovrà tenere nel periodo compreso tra i Santi e Natale per dimostrare la sua idoneità al posto vacante, sette momenti in cui sarà esaminato da un pubblico eterogeneo di studenti e colleghi, tra il quale si nascondono anche i detrattori e gli incerti sulla votazione ultima.

Cinquanta giorni durante i quali cercherà di ambientarsi nel suo possibile futuro contesto, trovandosi egli nella condizione di aver ottenuto un anno sabbatico in scadenza del suo precedente contratto.

Non è percorso senza ostacoli: non tutti i Docenti (dagli improbabili nomi come Lios, Gotofredo, Liburgo, Asvero…) hanno manifestato soddisfazione per il suo arrivo, in particolare coloro che fanno parte di una misteriosa associazione di stampo clericale, l’Astrea.

Se non dovesse badare ai potenziali nemici accademici, il protagonista Viator potrebbe trascorrere giornate piacevoli, interessanti e proficue: Monteferro è in fondo un’isola felice, dedita allo studio e al lavoro intellettuale, fornita di corroboranti per il corpo e per la mente, dal centro benessere sino alla straordinaria libreria di Tibaldo.

Sette settimane, una lezione a settimana, dalla filosofia come arte del pensare chiaro agli scenari teologali, dalle favole del libero arbitrio all’insufficienza dell’intelletto.

In realtà la storia del professore più che cinquantenne avviato alla sua probabile ultima tappa lavorativa, interessato a Monteferro ma neanche troppo disturbato dall’idea di un eventuale esito negativo, è soltanto la cornice in cui Franco Cordero racchiude una serie di storie incastrate come in una scatola cinese, una dentro l’altra, in realtà parallele più che inclusive.

La lucidità della scrittura e della tessitura dell’autore è stupefacente: ininterrottamente sviluppati e abbandonati, i diversi fili evidenziano una logica narrativa e una capacità di passaggio dal generale al particolare e viceversa che mette a dura prova la memoria del lettore, continuamente sbalzato dal presente al passato, dal tempo del nazismo a quello dell’Apocalisse, da personaggi reali ad altri protagonisti di un metaromanzo.

Franco Cordero è scrittore di labirinti, di percorsi simbolici che ricordano i temi di Eco e di Borges: il bibliofilo Viator è in fondo l’autore stesso, divoratore di storie restituite al lettore sotto la veste di spunti interessanti per la scrittura e la rielaborazione del protagonista.

Sia detto: non è lettura disimpegnata quella che qui si propone, ma è una fonte inesauribile di spunti di approfondimento, di domande a cui provare a dare una risposta, di sollecitazioni a far rivivere conoscenze pregresse, polverose e incautamente relegate al ruolo di accessorie.

La storia delle storie di Franco Cordero

“La tredicesima cattedra” è storia di storie, narrazione che mal si presta ad una sinossi unica, ma prevede percorsi laterali ineludibili.

Viator è studioso e scrittore: l’anno sabbatico gli dovrebbe servire anche a comporre il suo romanzo storico, ambientato nel XVII secolo, con protagonista Alessio, un chierico figlio di un’eretica finita sul rogo, il quale matura la consapevolezza dell’assenza del libero arbitrio, con i pericoli che ne derivano a un secolo di distanza dal Concilio di Trento.

Gli studi di Alessio sono quelli di Viator che a loro volta sono quelli eruditi di Cordero, che non ha esitazioni nel portarci da Agostino a Tommaso, dalle filosofie antiche a quelle del moderno mondo nascente nel Seicento.

Se a Monteferro sarà per lui fumata nera trascorrerà i mesi successivi completamente assorbito dal suo romanzo in embrione.

Tra latinismi e francesismi medievali, ricordi personali e invenzioni narrative, ricerche filosofiche e approfondimenti teologici si dipana la matassa delle vicende che spesso procede per salti narrativi, spiazzanti per il lettore incauto.

Gli interessi di Viator riempiono capitoli su capitoli, incessanti.

La libreria di Tebaldo è l’incipit pretestuoso di queste divagazioni erudite, quasi un richiamo a quella che è stata la tradizione della cultura Occidentale.

I Vangeli apocrifi e l’Apocalisse sono utili per provare a rispondere a domande inquietanti: qual è la reale natura di Dio? Quali i piani del Creatore nei confronti dell’uomo, combattuto tra Bene e Male? Franco Cordero non tace la sua posizione anticristiana, che nella vita reale molto gli è costata.

Ma poi ci sono le saghe medievali arturiane, con Tristano e Isotta legati da un filtro d’amore ma destinati a confondere i loro destini di amore e morte, senza speranza.

C’è una rilettura della vita e dell’opera di Edgar Alla Poe attraverso il personaggio di Maria Bonaparte, che offre un taglio nuovo per le inquietanti elucubrazioni dello scrittore.

A salti narrativi anche molto distanti l’uno dall’altro si trova la storia dell’ascesa del nazismo e di Hitler, corredata da riferimenti storici, nomi, date, aneddoti, documenti di una ricchezza straordinaria, che rappresentano in realtà solo una passione del protagonista e che apparentemente nulla hanno a che fare col racconto primigenio.

Al passato si alterna il presente con i suoi lati oscuri: che fine ha fatto, ad esempio, il giovane avvocato Arnold misteriosamente scomparso e mai più ritrovato? Chi, non riuscendo a pilotare la sua volontà di verità, ne ha decretato la sparizione? Verrebbe voglia di scoprire di più, a Viator.

E’ così che in tutto il romanzo queste e altre storie si mescolano e si alternano, nella lucida affabulazione di un uomo che ha lasciato in queste pagine una sorta di testamento spirituale, condannando tutte le forme che nei secoli ha assunto il privilegio del comando in mano a uno o a pochi, rendendo l’uomo schiavo non di catene , ma di un pensiero contorto ed offuscato.

Lettura certo impegnativa, quella di Cordero, ma estremamente arricchente.

Il testamento narrativo di Franco Cordero, grande tra i grandiAUTORE : Franco Cordero

TITOLO : La tredicesima cattedra

EDITORE : La nave di Teseo

PAGG. 662,   EURO 20,00  (disponibile versione eBook euro 9,99)

 

 

 

About Luisa Perlo

Luisa Perlo, Critico Letterario dopo una vita spesa tra i banchi di scuola. Amante dei libri, dei gatti e dei viaggi, considera la lettura lo strumento più efficace per crescere, migliorarsi e trovare il proprio posto nel mondo.

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