In anni relativamente recenti, i tedeschi hanno coniato un nuovo termine: baubiologie, ossia la biologia delle costruzioni (Building Biology), una disciplina strettamente connessa alla necessità di salvaguardare non solo la salute ottimale di ogni essere vivente, ma anche e soprattutto quella della Natura stessa da cui l’esistenza di ogni forma di vita sulla Terra dipende.
Tutto questo scaturisce da un aumento della consapevolezza a livello universale del bisogno di connettersi, o riconnettersi, con l’ambiente e di armonizzare con esso quanto più possibile. Per raggiungere tali obiettivi correggere i disturbi fisici ed energetici delle persone e dello spazio ed utilizzare materiali e prodotti naturali, eco-compatibili e non tossici è assolutamente necessario per poter preservare e/o ripristinare il nostro benessere e, di conseguenza, la nostra salute psicofisica e mentale.
Biologia delle Costruzioni: cos’è e a quali aree si applica
Baubiologie si riferisce, dunque, alla scienza delle costruzioni e prende in esame tutte quelle sostanze che sono in grado di agire potenzialmente come irritanti e che possono essere presenti o svilupparsi in tutti gli ambienti abitativi interni. Secondo questa scienza qualsiasi ambiente – che si tratti di edificio residenziale, commerciale e/o pubblico – ha un impatto sulla salute di coloro che lo occupano. Questo significa che e, a seconda dei casi, ognuno di essi è in grado di produrre un’atmosfera rilassante, promuovendo salute e benessere o, al contrario, stressante, il che favorisce l’insorgere di sintomi e condizioni che possono sfociare anche in malattia ed ostacolare lo stesso processo di guarigione.
Secondo Building Biology, quindi, un attento esame dei seguenti fattori è fondamentale:
- Materiali e processi di costruzione
- Campi elettromagnetici (EMFS)
- Radiazioni (EMR) e
- Qualità dell’aria interna (IAQ)
Casa bio in 25 punti
Per raggiungere questo importante obiettivo, ossia costruire un ambiente sano e che promuova salute e benessere, l’Institut für Baubiologie und Nachhaltigkeit (IBN) (Istituto per la Biologia delle Costruzioni e la Sostenibilità) di Neubeuern (Germania), ha messo a punto 25 principi che dovrebbero regolare il processo decisionale dei biologi dell’edilizia:
- Cantiere privo di perturbazioni naturali e antropiche
- Abitazioni residenziali lontane da fonti di emissioni e rumori
- Abitazioni a bassa densità con sufficiente spazio verde
- Alloggi e insediamenti personalizzati, naturali, orientati all’uomo e alla famiglia
- Costruire senza causare oneri sociali
- Materiali da costruzione naturali e non adulterati
- Regolazione naturale dell’umidità dell’aria interna tramite materiali tampone
- Basso contenuto di umidità totale di un nuovo edificio che si asciughi rapidamente
- Rapporto equilibrato tra isolamento termico e ritenzione di calore
- Temperature ottimali dell’aria e della superficie
- Buona qualità dell’aria interna grazie alla ventilazione naturale
- Sistema di riscaldamento basato sul calore radiante
- Condizioni naturali di luce, illuminazione e colore
- Modificare il meno possibile l’equilibrio naturale della radiazione di fondo
- Assenza di esposizione a radiazioni elettromagnetiche e radiofrequenze artificiali
- Materiali da costruzione con bassi livelli di radioattività
- Protezione contro il rumore e le vibrazioni orientata all’uomo
- Con un odore gradevole o neutro e senza degassamento delle tossine
- Riduzione quanto più possibile di funghi, batteri, polvere e allergeni
- Migliore qualità possibile dell’acqua potabile
- Non causare problemi ambientali
- Ridurre al minimo il consumo di energia e utilizzare quanta più energia rinnovabile possibile
- Materiali da costruzione preferibilmente provenienti dalla regione locale senza promuovere lo sfruttamento di risorse scarse e pericolose
- Applicazione di risultati fisiologici ed ergonomici al design di interni e mobili
- Considerazione di misure armoniche, proporzioni e forma
Biologia delle costruzioni: no alle radiazioni
Per quanto riguarda l’importanza che l’ambiente riveste è in corso un dibattito sull’impatto e l’effetto potenzialmente negativo di campi elettromagnetici (EMF), campi di radiofrequenza (Rfs), radiazioni a microonde sulla salute a causa della presenza massiccia che questi hanno nella nostra società moderna e del continuo sviluppo ed aumento nell’utilizzo di apparecchi e dispositivi elettrici ed elettronici ad alta tecnologia, che destano grande preoccupazione in un pubblico sempre più numeroso.
Ne consegue che il termine Geopatologie, anch’esso nato in tempi relativamente recenti, indica proprio lo “studio della malattia in relazione a regioni, climi e altre influenze ambientali” (Dizionario medico online di termini medici). Inutile dire, di conseguenza, che siamo tutti incoraggiati a mantenere un occhio vigile e ad esercitare cautela in termini di scelte personali, soprattutto quando si tratta dell’ambiente in cui viviamo o lavoriamo.
Ecco i più pericolosi
Per quanto riguarda gli aspetti che abbiamo menzionato in questo articolo, è utile prenderne nota e accertarsi sempre che i prodotti che vengono impiegati nell’ambito di ogni costruzione (inclusi smalti, vernici, colle, resine, etc.) così come quelli utilizzati per la loro pulizia non contengano agenti tossici o altamente tossici e persino cancerogeni, tra cui
- cadmio, una delle sei sostanze vietate dalla direttiva RoHS (Restriction of Hazardous Substances) dell’Unione europea, che regola le sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, ma consente alcune esenzioni ed esclusioni dal campo di applicazione della legge [72]. (Fonte: https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:283:0048:0049:EN:PDF);
- cromato di piombo, compostotossico per la riproduzione, nocivo, pericoloso per l’ambiente comunemente utilizzato nelle vernici;
- formaldeide, sostanza chimica incolore, infiammabile e dall’odore intenso che viene utilizzata nei materiali da costruzione e per produrre molti prodotti per la casa. È utilizzata in prodotti di legno pressato, come pannelli di particelle, compensato e fibra di legno; colle e adesivi; tessuti a pressatura permanente; rivestimenti in prodotti di carta; e alcuni materiali isolanti. Inoltre, la formaldeide è comunemente usata come fungicida industriale, germicida e disinfettante e come conservante negli obitori e nei laboratori medici. La formaldeide è presente anche naturalmente nell’ambiente. È prodotta in piccole quantità dalla maggior parte degli organismi viventi come parte dei normali processi metabolici. (Fonte: National Cancer Institute)
- radon, è un gas molto pesante e radioattivo, pericoloso per la salute umana se inalato in quantità significative ed è la prima causa di cancro ai polmoni tra i non fumatori, secondo le stime dell’EPA. Nel complesso, il radon è la seconda causa principale di cancro ai polmoni. Il radon è responsabile di circa 21.000 decessi per cancro ai polmoni ogni anno. Circa 2.900 di questi decessi si verificano tra persone che non hanno mai fumato. Il 13 gennaio 2005, il dottor Richard H. Carmona, il chirurgo generale degli Stati Uniti, ha pubblicato un avviso sanitario nazionale sul radon. Progetto internazionale sul radon dell’Organizzazione mondiale della sanità (https://www.epa.gov/radon/health-risk-radon#who).
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