Cerba HealthCare porta nei suoi poliambulatori lombardi e piemontesi un servizio per aiutare, nella diagnosi e nelle terapie, i pazienti che soffrono di disturbi del sonno.
Infatti, a domicilio si esegue la polisonnografia che monitora le apnee ostruttive notturne e l’ossigenazione del sangue.
“Un presidio fondamentale per diagnosticare una patologia pericolosa, nonché causa di innumerevoli incidenti stradali e infortuni sul lavoro.
Ma l’80% di chi ne è affetto non sa di soffrirne”, spiega Paola Frangi, responsabile specialistica ambulatoriale di Cerba HealthCare.
I disturbi del sonno
I disturbi del sonno condizionano sempre di più la qualità della vita delle persone.
Il più frequente, la sindrome delle apnee ostruttive notturne (OSAS), oltre a causare pesanti problemi all’apparato cardiovascolare, con conseguente diminuzione dell’aspettativa di vita, ha anche costi sanitari e sociali altissimi.
Si stima che sia la causa ogni anno in Italia del 7% degli incidenti stradali, con 250 morti e oltre 12.000 feriti.
Un lavoratore malato di OSAS è esposto a un rischio di infortunio sul lavoro doppio rispetto a chi non ne soffre.
Eppure si ritiene che questa patologia, che colpisce il 6% degli italiani, non venga individuata nell’80% dei soggetti che ne sono affetti.
“Questo succede perché da una parte nella popolazione c’è una scarsa consapevolezza che alcuni sintomi comuni sono in realtà campanelli d’allarme. Dall’altra sono pochi gli specialisti esperti di medicina del sonno in grado di individuare correttamente il problema.
In più c’è una complicazione: per rilevare le apnee ostruttive del sonno occorre essere monitorati per una notte intera, cosa che normalmente avviene in un centro specializzato.
Per questo Cerba HealthCare ha deciso di portare sul territorio un presidio fondamentale per la salute pubblica.
Con SonnoService eseguiamo la polisonnografia direttamente a casa del paziente, elaboriamo la diagnosi in pochi giorni e impostiamo le eventuali terapie, sempre a domicilio”, dice Paola Frangi.
Il servizio è già attivo in tutti i poliambulatori piemontesi e lombardi di Cerba HealthCare, che si trovano a Novara, in provincia di Varese (Busto Arsizio e Solbiate Olona) e nella città metropolitana di Milano (Abbiategrasso, Cologno Monzese, Corsico, Milano Bianca Maria, Rozzano e San Giuliano Milanese).
Le apnee notturne: chi ne soffre e quali sono i sintomi
Questa patologia è determinata da un’ostruzione delle vie aeree superiori che si manifesta con ricorrenti episodi di apnea, cioè di interruzioni nella respirazione, durante il sonno.
Questi eventi, che si accompagnano a uno sforzo respiratorio, comportano la riduzione dei valori di saturazione dell’ossigeno nel sangue.
Producendo nel tempo importanti alterazioni cardiovascolari, cerebrali e metaboliche.
“I soggetti più a rischio sono gli uomini fra i 30 e i 60 anni, ma anche le donne possono soffrire di OSAS, specie dopo la menopausa.
I sintomi da non sottovalutare sono:
- Russamento.
- Frequenti risvegli notturni.
- Cefalea mattutina.
- Stanchezza o sonnolenza diurna.
- Difficoltà di memoria o concentrazione.
Attenzione anche all’ipereccitabilità nei soggetti in età pediatrica. A questo proposito è importante sottolineare che anche i bambini possono soffrire di OSAS, specie se hanno ipertrofia e infiammazione di adenoidi o tonsille”, dice Paola Frangi.
Come funziona SonnoService
Cerba HealthCare propone un servizio completo che minimizza i disagi per il paziente, seguendolo a domicilio in ogni fase della diagnosi e della terapia.
Il primo passo è la polisonnografia cardiorespiratoria, un esame non invasivo che registra simultaneamente durante il sonno:
- Respiro.
- Russamento.
- Battito cardiaco.
- Percentuale di ossigeno nel sangue.
- Posizione in cui si dorme.
“Un nostro operatore specializzato consegna a casa il polisonnigrafo, imposta i parametri, applica i sensori e il paziente non deve fare altro che coricarsi per la notte.
Il giorno successivo ritiriamo l’apparecchiatura e il referto viene consegnato in pochi giorni”, spiega Paola Frangi.
A questo segue la consulenza con un medico specialista in terapia del sonno per definire la terapia più appropriata.
“A seconda delle cause dell’ostruzione, che possono essere le più varie, possono entrare in campo diverse figure: pneumologi, chirurghi maxillofacciali, odontoiatri.
Le opzioni terapeutiche possono essere molte e a volte è necessario intervenire con i caschi CPAP.
La CPAP è un metodo di ventilazione respiratoria che viene comunemente impiegato per pazienti che soffrono di apnee notturne.
È un dispositivo che eroga un flusso d’aria tale da mantenere una pressione positiva costante all’internodelle vie respiratorie, sia in fase inspiratoria che in fase espiratoria.
Infatti, mantiene aperte le vie aeree ed evita che le strutture anatomiche responsabili delle apnee abbiano lo stato di rilassamento che induce il disturbo.
In questo modo, la persona può dormire tranquillamente perché respira bene e di giorno è vigile e attivo, senza episodi di sonnolenza, problemi di memoria e di attenzione.
Questa ventilazione meccanica non invasiva viene effettuata generalmente tramite maschera facciale, boccaglio o casco.
In questo caso impostiamo un percorso, sempre domiciliare, necessario per accompagnare il paziente al corretto utilizzo del dispositivo”, conclude Paola Frangi.