Chakra: perché è importante bilanciarli per vivere bene
Benessere

Chakra: perché è importante bilanciarli per vivere bene

15/06/2021
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Negli ultimi anni si sente parlare sempre più abitualmente di chakra, ma cosa siano e a cosa servano continua a essere ignorato, molto spesso.

La scorsa settimana ci eravamo salutati accennando alle loro funzioni e al fatto che siano collegati specifici organi.
Oggi andremo in profondità parlando della loro importanza e di come agevolare il corretto funzionamento.

Quanti sono e a che cosa servono

Partiamo subito con una curiosa verità: nonostante siano sette i chakra conosciuti e principalmente considerati, ne esistono migliaia cosiddetti secondari.
Si è deciso di optare per questa importante scrematura per facilitare l’approccio alla teoria, appunto, dei chakra.
Questa proviene dalle credenze filosofiche dell’induismo, dalla medicina tradizionale indiana e cinese (seppur, in quest’ultimo caso, con altri nomi) e spiega come i chakra siano di fatto dei centri energetici attraverso i quali scorre l’energia vitale.
Perché il corretto funzionamento è importante?
Quando lavorano correttamente, siamo in equilibrio e questo determina uno stato di benessere generale.
Mente, corpo, e sfera emotiva si troveranno infatti allineate.

Chakra in sanscrito significa ruota, circolo e (non a caso) “girando” ricevono e ridistribuiscono energia. Ed è proprio il campo energetico a determinare lo stare bene della persona.

Ecco, quindi, quali sono i principali chakra e a quali parti del corpo corrispondono:

  • Primo chakra: anche chiamato “della base” corrisponde ai genitali
  • Secondo chakra: anche chiamato “del sacro” corrisponde alle ghiandole genitali, così come all’osso sacro, al basso ventre, reni, vescica, utero e tutti i liquidi corporei
  • Terzo chakra: anche chiamato “del plesso solare” corrisponde proprio al “secondo cervello”, la parte emozionale per eccellenza dell’individuo
  • Quarto chakra: anche chiamato “del cuore” corrisponde proprio a questo organo vitale così come a polmoni, bronchi e pelle
  • Quinto chakra: corrisponde alla gola e a tutto ciò che la riguarda (udito, laringe, esofago, mascella, collo, trachea)
  • Sesto chakra: anche chiamato “del terzo occhio” regola le attività del sesto senso, ovvero dell’intuito
  • Settimo chakra: anche chiamato” della corona” corrisponde alla ghiandola pineale, la parte che mette in comunicazione con la spiritualità e la creatività

A quali colori corrispondono

Questi centri energetici sono associati sin dall’antichità a colori e mantra: utilizzarli con consapevolezza significa tenere alta la propria energia e preservare il proprio benessere psicofisico.

Il primo è associato al colore rosso: per stimolarlo occorre vestirsi di rosso o indossare un accessorio con le sue tonalità più accese.

Avete bisogno di più fiducia in voi stessi o imporsi positivamente, sia a livello sociale sia sessuale?
Provate a sentire le vibrazioni che questo colore emana.

Il secondo è associato al colore arancione, che richiama la gioia di vivere. Utilizzare l’arancione nel proprio abbigliamento può aiutare a ritrovare vitalità e per le donne la propria energia femminile.

Il terzo è associato al colore giallo, molto utile quando si vuole comunicare agli altri con chiarezza ed esprimere le proprie emozioni con maggiore spontaneità.

Il quarto è associato al colore verde (o rosa): da indossare entrambi per trasmettere amore e la propria capacità di stare positivamente in gruppo.

Il quinto è associato al colore azzurro, che si utilizza per comunicare con semplicità e ispirare.

Il sesto è associato al colore blu, che è indicato indossare se si desidera migliorare il proprio intuito.

Il settimo è associato al colore viola, da utilizzare per connettersi più facilmente alle energie dell’universo e al sapere cosmico.

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A quali mantra corrispondono i chakra

Come anticipato, anche ripetere alcuni brevi mantra aiuta nell’attivazione dei chakra.
Ognuno ha il proprio, con un dato significato.
Vediamoli tutti:

  • Primo Mantra: Lam. È associato all’elemento Terra.

L’equilibrio del primo chakra e la recita del mantra sono responsabili di un buon radicamento

  • Secondoch Mantra: Vam. Stimola l’energia sessuale e al contempo smuove i problemi legati alla sfera emotiva
  • Terzo Mantra: Ram. Invita a una maggiore consapevolezza personale e capacità decisionale
  • Quarto Mantra: Yam. Parla direttamente al cuore e invita a nutrire calore umano
  • Quinto Mantra: Ham. Significa “centro di purezza” in sanscrito e coadiuva alla corretta espressione
  • Sesto Mantra: Aum, che apre all’intuizione, all’immaginazione creativa e alla lucidità mentale
  • Settimo Mantra: Om. Attraverso l’armonizzazione di questo chakra si agisce sull’attività di tutti gli altri centri energetici

Altri modi per lavorare con i chakra

Esistono poi altri strumenti per connettersi ai propri chakra, ad esempio attraverso la cristalloterapia, lo yoga e i mudra (gesti simbolici con le mani che facilitano il flusso di energia).
Ognuno, infatti, corrisponde a posizioni e cristalli, così come a elementi specifici.

Tra questi metalli, fiori di Bach e olii essenziali.

Cosa succede se i chakra sono in disequilibrio

Ogni chakra governa una precisa parte del corpo e quando questa soffre a livello fisico, il malessere s’irradia anche energeticamente.
Se si vive un periodo di particolare sconforto, difficoltà a comunicare, oppure si prova molta stanchezza e apatia è possibile che i chakra corrispondenti a questi ambiti siano bloccati.
È bene sottolineare come i chakra non siano mai del tutto aperti, né mai del tutto chiusi o fermi.

Riequilibrandoli è possibile risolvere situazioni di stasi, depressione e dipendenze.
Non solo.

Anche il proprio rapporto con il denaro ha a che fare con i chakra.
È evidente, quindi, come il buon (o mal) funzionamento incida in maniera considerevole sulla vita di tutti i giorni.
Migliorando la conoscenza di sé e l’attività energetica si contribuirà a vivere bene, in armonia con se stessi e il mondo esterno.

Valentina Pitozzi, giornalista e divulgatrice olistica Laureata in Scienze Antropologiche ed Etnologiche, collabora con agenzie di comunicazione, giornali e blog in qualità di giornalista e copywriter. Da sempre interessata ai temi del benessere e dell’equilibrio della persona ha intrapreso lo studio di diverse discipline olistiche tra cui il Thetahealing e il Dien Chan. Nulla di esoterico: queste tecniche si occupano di capire le disarmonie dell’organismo, lavorando sulla radice. Autrice di due libri in uscita, la sua frase è: “Le parole sono energia” e la sua mission è occuparsi di linguaggio consapevole.

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