Cuffia dei rotatori, quando si rompe sono dolori. Alla spalla

Cuffia dei rotatori, quando si rompe sono dolori. Alla spalla

Una delle lesioni più frequenti che colpisce la spalla, spesso in seguito ad un trauma da caduta, è quella della cuffia dei rotatori, un insieme di tendini, per la precisione cinque se contiamo anche il capo lungo del bicipite, che avvolgono la testa omerale come una cuffia e sono fondamentali per movimenti di elevazione e rotazione del braccio insieme al deltoide.

Nella casistica di lesioni traumatiche della cuffia dei rotatori lo sport gioca un ruolo importante (oltre allo sci, sono a rischio soprattutto i praticanti di discipline quali pallanuoto, pallavolo, motocross e anche calcio). Nel 2017 in Italia sono stati eseguiti 27.850 interventi di ricostruzione della cuffia dei rotatori, 6.000 dei quali nel Mezzogiorno e il 65% degli interventi riguarda adulti over 50 secondo un’indagine del Registro Nazionale degli Interventi.  Va detto però che la pratica sportica non è la sola causa di traumi alla spalla, infatti nell’85% degli individui affetti da lesioni della cuffia dei rotatori la causa è degenerativa e colpire preferibilmente persone mature.

Ma come ci si deve comportare, avendo subito un trauma alla spalla, quando abbiamo il sospetto di aver riportato una lesione della cuffia dei rotatori?

Cuffia dei rotatori, quando si rompe sono dolori. Alla spallaSecondo il professor Marco Maiotti, la prima cosa da fare è :“Evitare sempre il fai da te – raccomanda il professor Marco Maiotti, primario dell’U.O.C. di Medicina e Traumatologia dello Sport presso l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma, specialista in Ortopedia e Medicina dello Sport. “Una diagnosi accurata è fondamentale: occorre eseguire una risonanza magnetica e chiedere immediatamente il consulto di uno specialista. Se viene riscontrata una lesione della cuffia dei rotatori la terapia è quella chirurgica, si pratica cioè un intervento in artroscopia, con anestesia locale,  per riparare i tendini”.

Cuffia dei rotatori: si nasce predisposti alla lesione

Nella genesi di questa lesione, la generica ha un ruolo fondamentale. Così spiega Maiotti: “Come si nasce alti o bassi, con occhi chiari o occhi scuri, insomma ognuno con le proprie caratteristiche fisiche, così si nasce con un osso della scapola chiamato acromion più o meno spesso. Sotto quest’osso scorrono i tendini della cuffia dei rotatori. Nel caso l’acromion sia spesso, lo spazio di scorrimento dei tendini è ridotto e nei movimenti, soprattutto di elevazione e di rotazione, questi tenderanno a usurarsi provocando dolore”.

E’ evidente che il dolore alla spalla, legato a una lesione della cuffia dei rotatori, può verificarsi nei giovani soprattutto quando praticano sport, oppure in età adulta dopo i 50 anni a causa dell’usura cronica. In assenza di una diagnosi precoce, i tendini in seguito all’usura si rompono e al sintomo del dolore si associa una difficoltà ad alzare il braccio e a vestirsi, come ad esempio infilarsi una giacca.

“Di solito, le terapie mediche e fisioterapiche sono solo dei palliativi. Anzi: spesso peggiorano la situazione”, ci mette in guardi il professor Maiotti. I farmaci, infatti, limitando il dolore, fanno sì che ci si muova di più con la spalla e si finisca per aggravare il danno. La fisioterapia mirata sarà indispensabile solo dopo aver eseguito il necessario trattamento chirurgico”.

Si può riparare anche con le staminali

Interessante segnalare anche la possibilità di intervenire sulla cuffia dei rotatori riparandola con le cellule staminali. Si tratta di un trattamento chirurgico praticato anche al Centro Specialistico Ortopedico Traumatologico Pini -CTO.

Si tratta di un intervento in artroscopia di riparazione della cuffia dei rotatori della spalla, utilizzando cellule staminali provenienti dal grasso addominale del paziente. La tecnica all’avanguardia viene eseguita in Italia e il Pini-CTO è un centro di eccellenza per quanto riguarda questa e altre tecniche chirurgiche ortopediche.

Il riferimento per questo tipo di intervento è l’equipe del professor Pietro Randelli, direttore della Prima Divisione di Ortopedia del Pini-CTO, il team è composto dal professor Costantino Corradini e dai medici Daniele Bonfanti, Paolo Arrigoni, Riccardo Benvenuti e Filippo Bottiglia

 

 

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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