Gestione obesità: in aiuto arriva un dispositivo medico virtuale

Gestione obesità: in aiuto arriva un dispositivo medico virtuale

Superato lo scoglio di decidere di mettersi a dieta, c’è quello poi di mantenerla. Impresa molto difficile per chi deve perdere qualche chiletto, figuriamoci per chi ha un problema di obesità.

In aiuto è arrivata la tecnologia che può fornire un supporto determinante a chi è affetto da obesità attraverso un dispositivo medico “virtuale”, (DTxO – Digital Therapeutics per l’ Obesità) che offre un’assistenza personalizzata attraverso il proprio smartphone.

“Sempre più interessante è la gestione non farmacologica di patologie croniche come l’obesità”, dice Giuseppina Piazzola, supervisore dello studio e Professore Aggregato di Medicina Interna, Università degli Studi di Bari

“In questo contesto in continuo divenire l’utilizzo della tecnologia potrebbe rappresentare un altro efficace strumento terapeutico nelle mani del clinico.

La possibilità di monitorare sempre più da vicino le abitudini dei nostri pazienti e, laddove scorrette, correggerle grazie all’ausilio di dispositivi tecnologici come un semplice smartphone, potrebbe garantire una migliore qualità delle cure e rafforzare sempre più il rapporto medico-paziente.”

Gestione obesità: come funziona il DTxO

Per la gestione dell’obesità, la tecnologia può fornire un supporto determinante attraverso un dispositivo medico “virtuale”.

DTxO è infatti un dispositivo medico in formato app che permette a ogni persona affetta da obesità di ottenere un’assistenza personalizzata attraverso il proprio smartphone.

Grazie a un particolare algoritmo che elabora le prescrizioni del team di cura del paziente, il sistema affianca la persona, motivandola e incoraggiandola nel suo percorso fornendole raccomandazioni utili al raggiungimento del suo obiettivo.

“Si tratta di un primo esempio concreto del supporto e dell’impegno per la classe medica e per i pazienti che soffrono di obesità.

La sostenibilità e l’aspetto domiciliare di questo dispositivo medico, permetterà al paziente una maggiore flessibilità e libertà e allo stesso tempo una riduzione dell’attuale sovraccarico del Sistema Sanitario Nazionale.

Siamo convinti che questo rappresenti un passo fondamentale per rendere la tecnologia medica sempre più accessibile alle persone, offrendo a loro e alle loro famiglie un impatto positivo sulla qualità di vita”, spiega Federico Ferrari, General Manager di Theras Lifetech.

Un trattamento che sarà presto disponibile

Questo trattamento digitale sarà disponibile per i pazienti italiani non appena verranno confermati i risultati dello studio in corso e verrà conferito il marchio CE dall’autorità competente.

Lo studio ha già arruolato ben 130 pazienti e durerà un anno presso i 2 centri italiani (l’Istituto Auxologico Italiano Centro Ambulatoriale Obesità e il Policlinico di Bari Ospedale Giovanni XXIII).

Valuterà la perdita di peso di quanti utilizzano DTxO, attraverso un miglioramento nel controllo e mantenimento ponderale, unito a quello della salute generale del paziente stesso.

10 milioni di persone obese

In Italia si stima che ci siano oltre 10 milioni di persone affette da obesità (il 10,5% della popolazione adulta) e rappresenta uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale.

L’obesità è un disordine multifattoriale che porta a un incremento significativo dei fattori di rischio per diverse malattie croniche nonché ad alterazioni significative della qualità di vita, incidendo anche in maniera significativa sulla durata della vita.

Esistono però alcuni trattamenti che seguono diversi approcci, tra cui quello farmaco-terapico, quello bariatrico (la riduzione del tratto digestivo attraverso procedure chirurgiche) e infine quello cognitivo-comportamentale che, nonostante sia definito di “prima linea”, ha il difetto di non avere successo nel lungo periodo.

“L’obesità è una malattia cronica, multifattoriale complessa associata a molte complicanze cardiometaboliche, meccaniche e psicologiche molto impattanti sull’aspettativa e sulla qualità di vita dei soggetti colpiti”, spiega Simona Bertoli, supervisione dello studio e Direttore del Centro Ambulatoriale Obesità e del Laboratorio Sperimentale di Ricerca sulla Nutrizione e l’Obesità dell’Istituto Auxologico IRCCS.

“Richiede un trattamento a lungo termine in grado di favorire la perdita di peso, prevenirne il recupero nel tempo e migliorarne le complicanze associate. L’engagement del paziente in questo percorso di cura è fondamentale”.

 

 

 

 

Immagine copertina di Andres Ayrton https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-senza-volto-non-salutare-corpo-6551059/

About Rita Tosi

Manager della comunicazione, che da circa 20 anni si occupa di di tecniche di relazioni e sviluppo strategico per aziende e privati che cercano visibilità. Dopo un necessario passaggio (e sosta) nelle principali agenzie di comunicazioni internazionali (Edelman, Gruppo Publicis e Hill&Knowlton) con ruoli apicali, continua a creare eventi e rafforzare il proprio know-how attraverso l'attività in proprio. Allena la sua capacità organizzativa, gestionale e di relazione anche in famiglia, con 1 marito, 3 figli, 1 cane, 4 tartarughe, 4 pesci rossi, 1 geco e un terrazzo.

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