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Piante d’appartamento: per un ambiente più sano e un’aria più pulita
Salute

Piante d’appartamento: per un ambiente più sano e un’aria più pulita

Nel nostro precedente articolo avevamo esaminato alcune tipologie di piante d’appartamento che aiutano a purificare l’aria negli ambienti interni rendendoli, di fatto, più sani.

Oggi ci soffermeremo su alcuni altri tipi altrettanto utili a raggiungere questo obiettivo, ossia un’aria più pulita e, possibilmente, priva di agenti inquinanti.

Aglaonema modestum

L’Aglaonema modestum, conosciuto anche come Sempreverde cinese, è un genere di piante da fiore della famiglia delle Araceae.

Originaria delle regioni tropicali e subtropicali dell’Asia e della Nuova Guinea è una pianta di facile manutenzione che prospera in condizioni di luce medio-bassa.

Generalmente cresce fino a 30-70 cm.

Sebbene aiuti a mantenere una sana qualità dell’aria negli ambienti interni, è importante notare che il Sempreverde cinese contiene un irritante che può essere tossico per gli animali domestici.

Queste piante sono perenni sempreverdi formati da steli che crescono eretti o distesi e striscianti.

Gli steli che crescono lungo il terreno possono radicare ai nodi.

In genere sono caratterizzati da una corona di larghe lame fogliari che nelle specie selvatiche sono spesso variegate con colorazione argento e verde.

L’infiorescenza porta fiori unisessuali in uno spadice, con una breve zona di fiori femminili vicino alla base e una più ampia zona di fiori maschili più vicino alla punta.

Il frutto è una bacca carnosa che matura in rosso.

La maggior parte della propagazione dell’Aglaonema avviene per talea e dividendo i germogli basali.

Quando utilizzata come pianta d’appartamento l’Aglonema va protetto dal freddo e dall’eccessiva luce solare e le eventuali infiorescenze che si sviluppano, vanno rimosse per prolungarne la sua vita.

Ha bisogno di terreno umido e, sebbene alcune coltivazioni richiedano una piccola quantità di fertilizzante, è bene non esagerarne l’uso per non danneggiare la pianta.

Gli Aglaonema sono inclini a essere aggrediti dai falsi acari (Brevipalpus californicus).

Possono anche acquisire popolazioni di nematodi, come i nematodi del nodo radicale e le specie Pratylenchus, che causano lesioni alle radici.

Gli agenti patogeni includono il fungo Myrothecium roridum e batteri come Pseudomonas cichorii, Erwinia chrysanthemi e Xanthomonas campestris, che possono tutti causare macchie fogliari.

I funghi Colletotrichum possono causare antracnosi.

Uno studio dell’aria pulita della NASA ha stabilito che la specie Agloaonema modestum è in grado di rimuovere formaldeide e benzene dagli ambienti interni.

Le piante d’arredamento di Aglaonema hanno dimostrato di essere velenose a causa dei cristalli di ossalato di calcio che contengono e, se ingerite, possono provocare irritazione delle mucose e il loro succo può causare irritazione alla pelle ed eruzioni cutanee dolorose.

Utilizzarle, quindi, con cautela.

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Piante d’appartamento: la Palma di bambù

La Palma di bambù (Chamaedorea seifrizii), o Palma di canna, è un genere di palme, originarie delle regioni subtropicali e tropicali delle Americhe.

Si tratta di piccole palme, alte fino a 0,3–6 m con steli sottili simili a canne, che crescono nel sottobosco nelle foreste pluviali e spesso si diffondono per mezzo di corridori sotterranei, formando colonie clonali.

Le foglie sono pennate (raramente intere), con foglioline da una a numerose.

I fiori sono prodotti in infiorescenze; sono dioici, con fiori maschili e femminili su piante separate.

Il frutto è una drupa arancione o rossa di 0,5–2 cm di diametro.

Chamaedorea preferisce il sole o l’ombra parziale, è un’ottima pianta d’appartamento che, secondo uno studio della NASA, aiuta a rimuovere agenti tossici come il benzene e la formaldeide.

Margherita Gerbera

Piante d'appartamento: per un ambiente più sano e un'aria più pulitaQuando utilizzata come pianta d’interni, la Margherita Gerbera, conosciuta anche come Gerbera jamesonii, è una pianta perenne e ha dimostrato, secondo uno studio della NASA, di poter rimuovere il benzene.

Fornisce alla casa una bellezza particolare che ha effetti benefici sull’umore.

Preferisce temperature calde, dai 24 gradi Celsius in su.

Gerbera è un genere di piante delle Asteraceae, ossia della famiglia delle margherite, il cui nome deriva dal botanico e medico tedesco Traugott Gerber.

La pianta è originaria delle regioni tropicali del Sud America, dell’Africa e dell’Asia.

La prima descrizione scientifica di una Gerbera fu fatta da J.D. Hooker nel Botanical Magazine di Curtis nel 1889 quando descrisse la Gerbera jamesonii, una specie sudafricana conosciuta anche come Margherita Transvaal daisy o Margherita Barberton.

La gerbera è anche comunemente conosciuta come la Margherita africana.

Le specie Gerbera sono caratterizzate da un grande capitulum con vistosi fiori a raggiera a due labbra nei colori giallo, arancione, bianco, rosa o rosso.

Il capitulum, che ha l’aspetto di un unico fiore, è in realtà composto da centinaia di fiori singoli.

La Gerbera è molto popolare e ampiamente utilizzata anche come pianta da giardino decorativa o come fiori recisi.

Esistono moltissime coltivazioni che variano per forma e dimensioni ed il cui centro è a volte nero.

Spesso lo stesso fiore può avere petali di diversi colori.

Quando coltivata all’esterno, attrae api, farfalle e uccelli.

Pianta Ragno

La Pianta Ragno (Chlorophytum comosum ‘Vittatum’) è una pianta d’appartamento originaria del Sud Africa e facile da curare.

Prospera in una luce intensa e indiretta ed è molto efficace nel rimuovere inquinanti nocivi come formaldeide e benzene dall’aria.

Le piante ragno non amano il terreno intriso d’acqua, quindi bisogna che quest’ultimo venga lasciato asciugare leggermente tra un’annaffiatura e l’altra.

Vengono comunemente coltivate in vasi sospesi a funi o fili in pieno sole.

Chlorophytum è un genere appartenente alle circa 200 specie di piante da fiore perenni sempreverdi nella sottofamiglia degli asparagi.

Le piante sono originarie delle regioni tropicali e subtropicali dell’Africa, dell’Australia e dell’Asia.

Crescono fino a 10–60 cm di altezza, con una rosetta di foglie lunghe e sottili che varia dai 15 ai 75 cm di lunghezza e radici tuberose carnose larghe 0,5–2 cm e spesse.

I fiori sono piccoli, generalmente bianchi, prodotti su pannocchie sparse lunghe fino a 120 cm.

In alcune specie le piante si riproducono anche vegetativamente per mezzo di piantine che attecchiscono toccando il suolo.

Piante d’appartamento: il Filodendro

Piante d'appartamento: per un ambiente più sano e un'aria più pulitaIl Filodendro è un grande genere di piante da fiore della famiglia delle Araceae.

Molto filodendri sono coltivati come piante ornamentali e da interno e disponibili in una varietà di dimensioni e colori e le loro foglie possono avere molte forme diverse.

Secondo uno studio della NASA  questa pianta rimuove dagli interni agenti tossici, quali la formaldeide, che possono essere presenti nei tappeti e nei prodotti per la pulizia.

Le foglie del Filodendro sono generalmente grandi e imponenti, spesso lobate o profondamente tagliate, e possono essere più o meno pennate.

Possono anche essere ovali, a forma di lancia o in molte altre possibili varianti di forma.

Le foglie sono portate alternativamente sul gambo.

Una qualità dei filodendri è che non hanno un solo tipo di foglia sulla stessa pianta.

Al contrario, hanno foglie giovani e foglie adulte che possono essere drasticamente diverse l’una dall’altra.

Le foglie dei filodendri delle piantine sono solitamente a forma di cuore all’inizio della vita della pianta.

Ma una volta che quest’ultima è maturata, le foglie acquisiranno la forma e le dimensioni tipiche delle foglie giovanili.

Più tardi nella vita, il filodendro inizia a produrre foglie adulte attraverso un processo conosciuto come ‘metamorfosi’.

I filodendri producono anche catafille, ossia foglie modificate che circondano e proteggono le foglie appena formate.

Le catafille sono generalmente verdi, simili a foglie e rigide mentre proteggono la foglia.

Le loro radici possono essere sia aeree sia sotterranee.

Le prime si presentano in molte forme e dimensioni e provengono dalla maggior parte dei nodi della pianta o occasionalmente da un internodo.

La dimensione e il numero di radici aeree per nodo dipende dalla presenza di un substrato adatto per l’attaccamento delle radici.

Le radici aeree servono a due scopi principali: consentire al filodendro di attaccarsi a un albero o ad un’altra pianta e raccogliere acqua e sostanze nutritive.

Il frutto prodotto dal Filodendro è una bacca.

Le bacche si sviluppano più avanti nella stagione; il tempo di sviluppo della bacca varia da specie a specie da poche settimane a un anno, sebbene la maggior parte dei filodendri richieda alcuni mesi.

La spata si allargherà per contenere le bacche in maturazione.

Una volta che i frutti saranno maturi, la spata comincerà ad aprirsi di nuovo, ma questa volta si spezzerà alla base e cadrà al suolo.

Il colore delle bacche può variare a seconda della specie, ma la maggior parte produce una bacca bianca con lievi sfumature di verde.

Alcuni producono bacche arancioni e altri bacche gialle.

Altri ancora produrranno bacche che inizialmente sono bianche e poi cambiano colore con il tempo.

I filodendri, le cui bacche sono commestibili, contengono ossalati sotto forma di cristalli di ossalato di calcio.

In generale, i cristalli di ossalato di calcio hanno un effetto molto lieve sull’uomo e devono essere consumate grandi quantità affinché i sintomi compaiono.

Gli studi sulla potenziale tossicità di questa pianta hanno ottenuto risultati contrastanti, il che fa ipotizzare che raramente e solo su alcuni individui l’ingerimento o anche solo il contatto epidermico con questa pianta possa creare reazioni allergiche.

Molte piante tropicali contengono ossalati in quantità variabili.

A volte una preparazione adeguata può renderli innocui e, in molti casi, mangiare piccole quantità non causa alla maggioranza delle persone alcun disagio.

Tuttavia, è necessario prestare attenzione per verificare la tossicità di qualsiasi specie prima di ingerire queste bacche, in particolare regolarmente o in grandi quantità.

Dal momento che “prevenire è meglio che curare” soprattutto le persone che già soffrono di allergie farebbero bene a utilizzare questa pianta con cautela o a optare per altra tipologia.

Conclusione

L’elenco delle piante d’appartamento (da arredamento d’interni) in grado di eliminare gli agenti tossici presenti nell’aria purificandola e migliorandone la qualità è piuttosto lungo.

Con questi due articoli sono state presentate solo alcune tra le piante che, secondo alcuni studi, tra cui uno effettuato dai ricercatori della NASA, hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci nell’eliminazioni di agenti tossici, spesso cancerogeni, contenuti nei prodotti per la pulizia – personale e della casa – che vengono comunemente utilizzati.

Il consiglio è, quindi, non solo di usare tra queste (e altre) piante quelle che possono fare al nostro caso, ma soprattutto di imparare a identificare, leggendo attentamente le etichette che indicano il contenuto dei prodotti che acquistiamo, quali sono quelli assolutamente da evitare.

L’articolo Bicarbonato: il passepartout che ci aiuta in mille situazioni potrà sicuramente essere d’aiuto per comprendere come tale scelta sia relativamente facile e le opportunità di trovare valide alternative non manchino.

Maria Teresa De Donato, Scrittrice olistica e multidisciplinare Romana di nascita, vive da oltre 25 anni negli USA dove ha ultimato i suoi studi giornalistici presso l’American College of Journalism e conseguito le lauree Bachelor, Master e Dottorato in Salute Olistica presso Global College of Natural Medicine specializzandosi in Omeopatia Classica, Ayurveda e Medicina Tradizionale Cinese. Naturopata, Omeopata, Life Coach, iscritta a vari albi professionali, è anche Autrice di molte pubblicazioni. I suoi libri sono disponibili su tutta la rete Amazon, librerie incluse.

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