Alimenti 0 in condotta. Cono gelato confezionato? No, grazie
Alimentazione

Alimenti 0 in condotta. Cono gelato confezionato? No, grazie

10/06/2020
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Con l’arrivo dell’estate molte persone sono solite consumare questo alimento dalle origini antichissime. Probabilmente gli arabi che consumavano il sohrbet (sorbetto? ghiaccio e limone) furono i padri di questo cibo davvero delizioso. Anche greci e romani avevano imparato a conservare la neve invernale nelle grotte per riutilizzarla in estate per refrigerare le proprie bevande e pietanze o creare una sorta del nostro moderno gelato.

Oggi la grande distinzione che possiamo fare è quella tra il gelato artigianale ed il gelato industriale. Naturalmente come alimento “0” in condotta analizzeremo il gelato industriale, studiato ed elaborato per essere conservato a lungo in modo da garantire costi bassi di produzione alle industrie con approvvigionamenti in massa delle materie prime e scorte gigantesche da parte della grade distribuzione organizzata (le catene dei supermercati) che comprando in massa abbattono i prezzi.

Anche tra i gelati industriali si possono fare molte distinzioni guardando la lista degli ingredienti. Ci sono produttori che sono più attenti all’ambiente altri che cercano di tutelare la salute del consumatore, alcuni che cercano di valorizzare il loro prodotto con materie prime tutte italiane altre che inseriscono ingredienti tipici di alcuni territori per rivendicarne poi la presenza in etichetta.

Valuteremo insieme dei classici coni gelato acquistati in un supermercato

Salta subito all’occhio l’enorme lista degli ingredienti. Sappiamo bene che un buon prodotto alimentare non dovrebbe avere nella propria lista più di tre/quattro ingredienti! Il gelato artigianale prevede l’impiego di latte, zucchero con a seconda del gusto, frutta, cacao, vaniglia, uovo, etc.

Alimenti 0 in condotta. Cono gelato confezionato? No, grazieNel caso del nostro cono gelato al cioccolato, fare l’analisi degli ingredienti diventa davvero faticoso!
Cerchiamo di provarci insieme:

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I principali  ingredienti del gelato

  1. L’acqua è il primo ingrediente, sicuramente naturale e non impattante sulla salute umana. Sicuramente molto economica per il produttore.
  2. Al secondo posto troviamo il latte scremato reidratato. Viene utilizzato questo tipo di latte perché si presta meglio alle lavorazioni industriali ma i processi di essiccazione o liofilizzazione che rendono il latte allo stato polverulento possono alterare l’apporto dei nutrienti, in particolare delle vitamine e delle proteine. Un buon gelato artigianale prevede l’impiego di latte fresco.

La cialda del cono gelato è il terzo ingrediente

La cialda  costituisce il 14% del prodotto ed è ottenuta con:

  • Farina di frumento al primo posto
  • Zucchero. Abbiamo imparato bene quanto sia dannoso lo zucchero aggiunto negli alimenti, può portare a patologie come l’obesità ed il diabete che a loro volta possono aeree l’agente eziologico di altre patologie.
  • Olio di cocco, un grasso si vegetale ma saturo con la caratteristica di far aumentare la presenza del colesterolo e dei grassi nel sangue con possibilità di occlusione dei vasi e possibili patologie dell’apparato cardio circolatorio.
  • Emulsionante ovvero lecitina di soia, un prodotto naturale che serve per tenere insieme le sostanze grasse e quelle acquose.
  • Sale. Anche per il sale, vale come sempre la regola dello 0 sale aggiunto. Il sale naturalmente presente negli alimenti è più che sufficiente a soddisfare il fabbisogno giornaliero. L’aggiunta ed il consumo di sale in eccesso può provocare patologie serie come ictus, infarto, ipertensione ed altre malattie neurodegenrative.
  • Come colorante, viene impiegata una nostra vecchia conoscenza, il caramello. Bandito negli U.S.A. perché ritenuto pericoloso e tenuto sotto controllo in Europa con limiti di consumo giornaliero imposti dagli enti per la sicurezza alimentare come l’EFSA.
  • Cioccolato in polvere composto a sua volta da zucchero (al primo posto) e cacao ( al secondo posto).

La copertura al cacao del cono gelato è al quarto posto

In effetti rappresenta il 7% del prodotto ed è composta da:

  • Olio di cocco al primo posto
  • Zucchero al secondo
  • Il cacao solo al terzo posto e per il 17% (alla faccia della copertura al cacao)
  • Chiudono la lista degli ingredienti della copertura, l’emulsionante lecitina di soia e gli aromi non naturali.

Cono gelato: la lista ingredienti continua

E torniamo agli ingredienti della farcitura (il gelato contenuto all’interno del cono).
A questo punto infatti dovremmo essere tornati ad analizzare il prodotto all’interno della cialda ma la grammatica non ci aiuta, dovrebbe esserci infatti un bel punto per farci capire che gli ingredienti seguenti non fanno più parte né della cialda né della copertura:

4. Sciroppo di glucosio e destrosi: praticamente tutto zucchero
5. Cacao per il 4%
6. Olio di cocco
7. Cioccolato per 1,5% composto da zucchero, pasta di caco e burro di cacao… avrebbero dovuto chiudere la parentesi che è rimasta aperta a creare confusione.
8. Di nuovo emulsionante lecitina di soia
9. Aromi, questa volta naturali.

Infine gli ingredienti della granella

  1. Cereali ricoperti da un 1% di cioccolato bianco ottenuto con zucchero, burro di cacao e latte intero in polvere.
  2. Una serie di farine di cereali necessarie per l’azione gelificante sulla granella.
  3. Lecitina di soia
  4. Aromi naturali (vaniglia)
  5. Altri grassi aggiunti rappresentati da mono e diglecirdi
  6. Ancora zucchero
  7. E tuorlo d’uovo: nota bene… per lo 0,1% ma da galline allevate a terra!!!
  8. Stabilizzanti come l’allignato di sodio (sale) e farina di semi di carrube.

Troppi ingredienti, quasi di tutti “0” in condotta

Chissà quanti siano riusciti a leggere senza annoiarsi questa lunghissima lista!

Il consiglio, quando si vuole gustare un buon gelato a merenda o come sostitutivo di un pasto principale è quello di realizzarlo in casa o più semplicemente, individuante una gelateria artigianale che ci garantisce un prodotto di qualità.

Bandire quindi biscotti gelato e vaschette commerciali!

Daniele Sciotti, biologo nutrizionista, dott. in Scienze della nutrizione umana Origini contadine e un amore incondizionato per la dieta mediterranea. Nato a Velletri, in provincia di Roma, da sempre a contatto con il verde e la natura di quei meravigliosi luoghi ricchi di tanta storia e soprattutto di tradizioni, inizia lo studio della scienza dell’alimentazione dopo aver sofferto di obesità. Una laurea magistrale in scienze della nutrizione umana conseguita presso l'Università San Raffaele di Roma Una laurea in scienze dell’alimentazione e gastronomia presso l’Università San Raffaele di Roma. Iscritto all’ordine nazionale dei biologi a seguito del superamento dell’esame si stato presso l’università di Tor Vergata Roma. "100 Alimenti 10 e lode" è la sua prima opera letteraria pubblicata ad agosto 2020.

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