Semi: se ti vuoi bene non farli mai mancare in tavola

Semi: se ti vuoi bene non farli mai mancare in tavola

I semi sono sempre stati utilizzati nella società umana fin dai tempi antichi.

Anche tornando all’origine della nostra specie, certamente possiamo affermare che i primi uomini probabilmente non si preoccupavano di eliminare i semi che trovavano nella frutta, a meno che non fossero più duri dei loro denti, come ad esempio quelli delle nostre albicocche e pesche (e meno male, visto che sono anche piuttosto tossici!).

Ma ultimamente sembra che la nostra società, dopo decenni di disinteresse, stia riscoprendo l’uso e il valore di questa fonte alimentare all’apparenza dimenticata. Ed ecco che sempre più persone ricorrono all’integrazione di semi all’interno della propria dieta, come ad esempio quelli di zucca o di girasole.

Se vent’anni fa avessi chiesto ai miei genitori di comprarmi mezzo chilo di semi da aggiungere alle insalate o nello yogurt, sono certo che mi avrebbero guardato come fossi un alieno, chiedendosi se non avessi deciso di adottare una dieta da criceto.

Forse è stata proprio la ricerca scientifica a diffondere, con evidenze inconfutabili, la verità su quanto potessero essere importanti nella dieta dell’uomo.

 

Semi: se ti vuoi bene non farli mai mancare in tavolaI semi e il miracolo della vita

Il seme è l’elemento naturale che più affascina perché racchiude in sé la vita e rappresenta la genesi di ogni cosa.

In uno stato di quiescenza, è solo grazie all’attivazione data dall’acqua che il seme può germogliare, anche dopo centinaia di anni, come è stato il caso di alcuni grani antichi ritrovati all’interno delle tombe egizie, perfettamente conservati lontano da ossigeno, sole e umidità.

Al suo stesso interno sono presenti tutti i nutrienti necessari a far crescere la pianta, e a sostentarla fino a che non sarà abbastanza forte da riuscire a sopravvivere con le proprie forze.

Già questa premessa dovrebbe rispondere alla domanda sul loro valore nutritivo: concentrato e perfettamente equilibrato, tanto da rendere i semi veri e propri scrigni di tesori dal valore inestimabile.

Analisi qualitativa e funzioni organiche

Ma perché sono tanto importanti per la nostra salute?

Prendendo in considerazione le caratteristiche nutrizionali medie dei principali semi presenti in commercio (in realtà la varietà di semi edibili è vastissima!), possiamo elencare le seguenti come maggiormente degne di nota:

  • Alto apporto proteico: anche se spesso carenti di alcuni aminoacidi essenziali, la stragrande maggioranza dei semi ha un quantitativo proteico pari o superiore a quello della carne magra
  • Forte concentrazione di vitamine e sali minerali: non potrebbe essere altrimenti, visto che contengono tutte le basi per creare e sostenere la vita
  • Grande contenuto lipidico: con un profilo composto principalmente da grassi polinsaturi che, anche se molto soggetti all’ossidazione una volta a contatto con l’aria, sono ben protetti all’interno del guscio.

Come sappiamo, esistono alcuni acidi grassi chiamati anche essenziali, in quanto il nostro corpo non è in grado di ricrearli al suo interno, e deve necessariamente assumerli attraverso l’alimentazione. Si tratta dei famosi omega 3 e omega 6 (acido linoleico e alfa-linoleico).

Guarda caso, questi acidi grassi appartengono proprio al gruppo dei polinsaturi, sono estremamente sensibili all’ossidazione e si trovano puri e stabili proprio all’interno dei semi vegetali.

Semi: una scoperta primitiva

All’origine dell’uomo, che la teoria lo vuole in principio nella veste di cacciatore e raccoglitore si alimentava con ciò che poteva trovare in natura.

Tralasciando il discorso della caccia, che merita un discorso a parte e che affronteremo in un altro articolo, focalizziamoci  sul ruolo del raccoglitore.

Mangiando i frutti integrali, egli riusciva a ottenere tutto ciò di cui il suo organismo aveva bisogno. Se nella polpa trovava i carboidrati e l’acqua, nei semi trovava proteine e grassi essenziali. Nutrendosi in questo modo, non andava certamente nemmeno incontro a carenze vitaminiche o minerali, e nemmeno le fibre gli potevano mancare.

L’uomo primitivo sopperiva al suo bisogno dei grassi polinsaturi essenziali, senza nemmeno conoscerne la necessità, semplicemente masticando anche i semi.

I migliori semi per la nostra salute

Tra quelli che più facilmente possiamo reperire in commercio, i più indicati per la nostra salute sono certamente tre:

Questi tre semi rappresentano ottimi integratori di omega 3 che, a differenza degli omega 6, sono decisamente più scarsi negli altri semi. In particolare quelli di lino vengono molto consigliati all’interno di una dieta vegetariana che, ovviamente, esclude le fonti animali come il pesce (quello grasso è ricco di omega3).

I semi di lino e chia vengono anche sfruttati per le loro fibre solubili molto abbondanti, capaci di legare l’acqua e creare delle masse gelatinose sfruttabili sia in ambito cosmetico, sia per numerose ricette.

Quelli di canapa, invece, stanno riscoprendo una giusta rivalutazione dopo essere stati declassati per anni a cibo per canarini, per via della demonizzazione della pianta stessa.

Si tratta di semi dal buon profilo proteico, e dotati di un rapporto omega3/omega6 considerato addirittura perfetto da molta della comunità scientifica.

Non a caso, la canapa è una pianta che ha accompagnato l’uomo durante tutta la sua evoluzione sociale, grazie ai molteplici utilizzi a cui questa pianta così versatile sapeva prestarsi.

Semi integrali tritati al momento

Abbiamo parlato della facilità con cui gli acidi grassi polinsaturi si ossidano, motivo per cui gli oli di semi sono spesso molto delicati e, al contrario di quanto si pensa, non sono assolutamente adatti per la frittura!

Se usiamo gli oli di semi, dobbiamo cercare di utilizzare prodotti di alta qualità, e cercare di mantenerli il più possibile in ambienti freschi e lontani dalla luce. Soprattutto per i più delicati come l’olio di semi di lino, sia prima che, soprattutto, dopo l’apertura, è decisamente consigliabile conservarli in frigorifero.

Ma per beneficiare al meglio di tutte le caratteristiche dei semi, e non rischiare di trasformarli da tesoro in veleno,  è molto meglio utilizzarli integrali masticandoli a lungo oppure macinati o tritati all’ultimo momento, in modo da poter accedere alle loro componenti interne. Se inghiottiti integri, infatti, i semi percorreranno il nostro tratto digerente senza poter essere assimilati.

Anche la cottura è da evitare. I semi vanno usati a crudo. Sempre.

Quantità, usi e controindicazioni

Chi lo avrebbe immaginato? Anche i semi di anguria hanno molte proprietà benefiche per la nostra salute.

Non abbiate paura di mandar giù qualche seme della frutta: non saranno assolutamente un problema per il vostro corpo, anzi.

È bene ricordare però che sono gli elementi che in natura presentano la concentrazione energetica più elevata, e non potrebbe essere altrimenti, vista ovviamente la finalità per la quale esistono.

Ma proprio per via della loro densità energetica, vanno dosati con molta attenzione.

Quote fino a 30/40 grammi al giorno sono ben tollerate e addirittura consigliate. Quantità maggiori potrebbero essere controproducenti e addirittura dannose.

Dobbiamo sempre riflettere su quanti ne potremmo ingerire se ci nutrissimo in una natura selvatica; nessun animale getterebbe il frutto e terrebbe soltanto i semi.

Di conseguenza, mangerebbe delle quantità di semi direttamente rapportate e proporzionate al frutto stesso che li contiene, e sempre in funzione del senso di sazietà, guidato quest’ultimo dal fabbisogno energetico dell’individuo.

In natura tutto ha un equilibrio

Il ritorno a un’alimentazione il più naturale e semplice possibile, con ingredienti non stravolti dalle manipolazioni e anche dall’eccessiva cottura, e che si basi sui cibi così come la natura ce li ha forniti, è l’unica che può portarci, con il tempo, a riprendere quella sintonia con la natura che pensiamo di aver definitivamente perso, ma che è, in realtà, ancora viva dentro ognuno di noi.

Piccola curiosità: anche il cacao e il caffè sono semi, e anche questi presentano una tale concentrazione di nutrienti da renderli eccessivi e addirittura tossici in grande quantità.

È proprio per questo motivo che anche con queste sostanze è molto meglio non eccedere.

About Raffaello Pessione

Raffaello Pessione, esperto di benessere naturale Classe 1989, studioso appassionato di nutrizione e benessere, amante dello sport e del movimento, grande fan dello stile di vita minimalista. Dopo aver lavorato per anni nel settore della produzione alimentare, oltre che come pasticciere, ha deciso di dare una svolta alla sua vita, aprendo una piccola bottega di sfuso nel centro storico di Alba, in provincia di Cuneo e di specializzarsi nella vendita e nella consulenza di prodotti naturali e biologici.

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