Da sempre l’uovo, in tutte le ere ed in ogni parte del globo ha rappresentato vita, rinascita, forza e positività. Non a caso le uova sono il simbolo della Pasqua.
Come sappiamo, il calendario cristiano coincide con le festività pagane e proprio l’uovo si utilizzava ai tempi dei romani per celebrare l’arrivo della primavera e della bella stagione.
Essendo a pochi giorni dalla Pasqua e considerando che le uova saranno le protagoniste delle nostre tavole, vediamo qualche piccolo consiglio riguardo alla cottura.
Sebbene possano essere consumate sia crude che cotte è bene consumarle cotte, evitandoci un possibile contagio da salmonella.
Uova sode: metti il timer!
In cottura evitiamo le temperature troppo alte della frittura anche se un uovo al tegamino ogni tanto non è proibito, e questa volta optiamo per la bollitura.
Attenzione ai tempi di cottura delle uova sode. Dal momento in cui l’acqua di cottura andrà in ebollizione, le uova non dovranno rimanere per più di dieci minuti. Una cottura prolungata provocherà il rilascio di una sostanza dannosa per l’organismo data dallo zolfo ed il ferro presenti naturalmente nell’uovo.
Tale reazione è visibile anche ad occhio nudo ed è rappresentata dal colore verde che si forma intorno al tuorlo e visibilissimo proprio tra tuorlo ed albume.
Attenzione infine alle allergie! L’uovo è tra gli alimenti più allergizzanti.
Bollito, ma meno
Come l’uovo sodo, anche quello alla coque si prepara grazie alla bollitura, ma in questo caso l’albume resta solido e il tuorlo liquido o semi liquido.
La cottura avviene immergendo l’uovo in acqua bollente, ma è possibile partire anche dall’acqua fredda.
In ogni caso, mediamente, devo bollire 3 minuti.
Fondamentale l’utilizzo di uova freschissime e provenienti da allevamenti controllati.