Wellness Molecolare: allena le tue molecole a uno stile di vita sano
Mai come nell’ultimo anno gli italiani hanno riscoperto il valore della salute, imparando a considerarla come una responsabilità individuale.
La scienza infatti può fornire degli strumenti, ma il loro successo dipende dai comportamenti di ciascuno di noi.
Grazie alla strategia del Wellness Molecolare, possiamo sfruttare le molecole del nostro stile di vita: dal cibo, al tipo di attività fisica, al modo in cui gestiamo lo stress e le nostre emozioni, per generare segnali che guidano l’intelligenza molecolare verso una longevità di successo.
Tutte queste strategie, testimoniate da pubblicazioni scientifiche e test clinici, sono ora messe nero su bianco nel nuovo libro “Il Wellness Molecolare: Allena le tue molecole a uno stile di vita sano”, disponibile su Amazon in formato cartaceo ed ebook.
Un manuale che racconta il Wellness Molecolare con un linguaggio chiaro e comprensibile.
Spiegando passo dopo passo qual è l’approccio corretto per affrontare o, meglio ancora, prevenire i disturbi più comuni: dallo stress alla fame nervosa, dalla sindrome premestruale alla glicemia alta.
Le spiegazioni teoriche sono alternate ai casi reali di pazienti seguiti con successo dal dottor Maone durante la sua carriera trentennale.
Tutto questo con una costante attenzione verso il benessere psicologico, perché, come ama ricordare l’autore, “mente e corpo sono regolate dalla stessa chimica.
Non c’è nulla di esoterico in questo, ma conoscenza, consapevolezza, e strategie scientifiche che possono risolvere i problemi della nostra salute. Il bene più prezioso.
Inoltre, se vogliamo trasformare i nostri buoni propositi in azioni pratiche che portano al benessere, dobbiamo imparare ad allenare anche la mente, perché diventi una “beautiful mind”.
“Questo non è un libro che propone l’ennesima dieta ma un nuovo approccio alla salute del corpo e della mente, con strategie scientifiche che aiutano a cambiare per sempre gli stili di vita scorretti”, spiega l’autore Antonio Maone.
Scienza: DNA e intelligenza molecolare
Se è vero che l’Italia è il secondo Paese più longevo d’Europa con un’aspettativa di vita di 83,6 anni, è vero anche che quasi la metà degli over 75 soffre di patologie croniche o non è del tutto autosufficiente.
Su 60 milioni di italiani, gli ipertesi sono almeno 15 milioni, i diabetici 3,27 milioni, gli obesi 5 milioni.
Certamente gli stili di vita hanno il loro peso, visto che un italiano su tre è sedentario e solo il 18,8% consuma ogni giorno quattro porzioni di frutta e/o verdura (dati Istat).
Tutte queste persone non hanno bisogno di diete o programmi di allenamento che promettono di fare miracoli in un mese o poco più, ma di una nuova consapevolezza su come funziona l’organismo e su come prendersene cura ogni giorno.
A fornire strategie utili e scientificamente solide è il dottor Antonio Maone, specialista in Medicina dello Sport, esperto in Scienze della Nutrizione e Fisiatria, appassionato divulgatore e ideatore del Wellness Molecolare.
“La scienza ce lo conferma, le malattie moderne del mondo occidentale non sono incomprensibili scherzi del destino, ma semplicemente la logica discordanza tra il modo in cui viviamo, e quello per il quale siamo stati programmati dal nostro DNA.
Inoltre, sempre la scienza, dice che con lo stile di vita possiamo controllare la nostra intelligenza molecolare.
La qualità del cibo che introduciamo, l’attività fisica, e il modo in cui gestiamo lo stress e le nostre emozioni, generano molecole portatrici di “segnali chimici informazionali” per il nostro DNA, capaci di attivare determinate funzioni cellulari.
In pratica le nostre azioni e l’ambiente che ci costruiamo intorno, possono cambiare la salute cellulare e insieme la nostra salute.
Il Wellness Molecolare vuole essere questo collegamento, un ponte di molecole tra il corpo e la mente, che può trasformare la nostra vita in un’opera d’arte.
Perché siamo noi gli artefici del nostro destino”, dice Antonio Maone.
Alzheimer e malattie cerebrovascolari
Declino cognitivo e demenza nella popolazione anziana sono determinati da due cause principali: Alzheimer e malattie…Wellness Molecolare: un nuovo modello di salute
Alzheimer e malattie cerebrovascolari
La scienza ci sta dimostrando che salute e malattia sono l’espressione di continue interazioni tra la predisposizione genetica di un individuo e i fattori ambientali esterni che lo circondano.
Dove si possono generare fattori protettivi a garanzia di una “buona salute”, o fattori degenerativi che possono incidere negativamente sullo status fisico e psichico.
L’uomo, come ogni organismo biologico, interagisce con quello che lo circonda e, così facendo, è in grado di procurarsi salute o malattia.
Longevità, salute e bellezza, sono tre sostantivi che si possono accomunare in un unico termine: wellness.
La sua traduzione più immediata e generica è benessere, ma racchiude implicazioni più profonde: Wellness è equilibrio psicofisico, relazione armonica tra mente, corpo e ambiente.
La ricerca di questo tipo di benessere ci spinge verso una qualità della vita migliore, con scelte consapevoli, senza che siano gli altri a decidere le modalità e il nostro livello di salute, longevità e bellezza.
Il vero benessere nasce da un progetto coerente, capace di integrare i tre pilastri principali che incidono sul nostro stile di vita:
- Qualità del cibo (food strategy).
- Qualità dell’esercizio fisico (motion strategy).
- Gestione dello stress (stress strategy).
Quindi, il significato più profondo del concetto di wellness: un livello in cui convergono salute, forma fisica, efficienza, longevità e bellezza.
Un livello in cui la percezione del benessere è piena.
Wellness Molecolare: curare l’alimentazione
L’eccessivo consumo di carboidrati raffinati nel nostro stile di vita sbilancia la produzione di insulina verso una sua produzione eccessiva. Che è la causa principale in età adulta dell’accumulo di grasso in fianchi e addome e della Sindrome Metabolica.
Indirettamente questo può avere ripercussioni negative anche sugli altri sistemi ormonali.
Obiettivo primario di una moderna alimentazione è quindi fare in modo di controllare dal cibo la produzione di insulina.
Per evitare una produzione eccessiva di insulina:
- Limita i cibi forti stimolatori di insulina: tutti i preparati con farine doppio zero e privilegia le versioni integrali.
- Evita zucchero, dolcificanti, merendine, bevande zuccherate e succhi di frutta.
- Durante i pasti adotta il “piatto unico”: riempi la prima metà del piatto con verdure di stagione. Nell’altra metà riempi un quarto del piatto con pesce, pollame o legumi, l’altro quarto con un cereale integrale (pasta, riso o pane). È uno schema del piatto che contribuisce a ridurre la produzione di insulina, garantendo inoltre un apporto proteico sufficiente.
Wellness Molecolare: curare l’esercizio fisico
Un esercizio fisico continuo a intensità moderata è utile per migliorare la resistenza alla fatica e ridurre i livelli di insulina.
Ma è importante anche preservare la forza e la massa muscolare.
Per aumentare la forza muscolare la migliore soluzione è procedere con esercizi brevi e intensi senza carico tipo salti, lanci, oppure esercizi con l’uso dei pesi.
In questo modo attiviamo i due diversi assi ormonali, quello dell’insulina (con attività moderate di resistenza) e quello del testosterone e del Gh (con attività brevi e intense).
Le due modalità di allenamento che ci permettono di scegliere l’asse ormonale da influenzare sono:
Allenamento aerobico
È un tipo di allenamento finalizzato a migliorare la resistenza fisica e cardiovascolare. Si pratica facendo un movimento continuo, ciclico per un certo periodo di tempo come camminare, correre, nuotare, pedalare.
L’organismo con i suoi apparati respiratorio e cardiocircolatorio mette in atto una serie di adattamenti metabolici per rifornire i muscoli dell’ossigeno necessario a utilizzare le risorse energetiche a disposizione (grassi, carboidrati e proteine).
Quanto più l’esercizio fisico è condotto a basse e medie intensità, tanto più la fonte di energia richiesta proviene dai grassi del tessuto adiposo.
Dal punto di vista ormonale l’esercizio aerobico contribuisce a mantenere bassi i livelli di insulina, purché l’attività non si protragga per più di un’ora.
Oltre questa durata, le cellule surrenali cominciano a produrre cortisolo e aumentano i radicali liberi dello stress ossidativo.
Allenamento anaerobico
Questo allenamento serve a migliorare il tono e la forza muscolare.
L’obiettivo si raggiunge perché favorisce la produzione del GH (ormone della crescita) e del testosterone.
Va bene qualunque tipo di esercizio fisico la cui intensità sia abbastanza elevata da mettere i muscoli nelle condizioni di andare velocemente in debito di ossigeno e accumulare acido lattico.
Gli allenamenti anaerobici necessitano di una discreta preparazione atletica e buone condizioni di salute.
È necessario quindi, prima di iniziare attività del genere, consultare un medico dello sport o un medico di fiducia.
Sono sconsigliati alle persone diabetiche, ipertese, cardiopatiche e a chi soffre di problemi articolari.
Il rilascio del Gh avviene nei successivi 15-30 minuti del post allenamento e serve a riparare le micro lesioni delle fibre muscolari dopo gli esercizi.
Il Gh non si limita solo a riparare le fibre ma le sostituisce con fibre di maggiori dimensioni.
Il fattore di crescita IGF1 viene stimolato al massimo quando abbiamo una forte produzione di acido lattico durante gli esercizi ad alta intensità.
Il massimo stimolo lo otteniamo con allenamenti che non superino la durata di 45 minuti.
L’allenamento con i pesi stimola infine la produzione del testosterone che contribuisce a formare la nuova massa muscolare.
Anche in questo caso possono bastare 45 minuti di allenamento, superato questo limite lo stress da esercizio fisico provocherà un aumento del cortisolo e i costi supereranno i benefici.
Il testosterone comincia a scendere, poiché i precursori necessari alla sua produzione vengono dirottati verso la produzione del cortisolo.
Wellness Molecolare: riposare bene
Si sottovaluta il fatto che è proprio durante il sonno che avvengono la maggior parte dei processi rigenerativi del nostro organismo.
Nel sonno si ricaricano scorte di neurotrasmettitori come dopamina e serotonina, importanti per la regolazione del tono dell’umore e dell’appetito.
Ed è sempre durante il sonno (tra il 3° e il 4° stadio del sonno profondo che precede la fase REM), che avviene il 75% della secrezione dell’ormone Gh da parte dell’ipofisi.
Per avere un recupero ottimale le ricerche confermano che si dovrebbe dormire almeno 7-8 ore a notte.
Addirittura, fino a 10 nel caso di lavori estremamente impegnativi sul piano fisico o intellettuale.
Può essere di aiuto, se non riusciamo a completare il riposo notturno, compensare con una breve pausa pomeridiana a patto che la pausa sia breve, 20 minuti massimo.
Non è necessario dormire, si può stare in dormiveglia in un ambiente adeguato lontano da fonti di disturbo e distrazioni.
Tutto questo ha senso nella misura in cui la pausa pomeridiana non sia il recupero di uno stravizio notturno, ma faccia parte di un delicato equilibrio per compensare i ritmi della giornata.
Antonio Maone
Medico libero professionista, specializzato in Medicina dello Sport, esperto in Medicina del Benessere, Scienze della Nutrizione e Fisiatria.
È un appassionato divulgatore di strategie nutrizionali e comportamentali per il benessere del corpo e della mente.
Aiuta professionisti e imprenditori a ottimizzare lo stato di benessere fisico con le performance professionali, integrando alle sue competenze di medico quelle di coach.
Inoltre, è docente e formatore, responsabile della Sede di Firenze della Scuola Sanis di “Nutrizione e Integrazione Sportiva”.
Ha ideato il Wellness Molecolare, una strategia scientifica di approccio al benessere nello stile di vita, per aiutare le persone a vivere meglio ed evitare di ammalarsi.