Alghe marine: ecco quelle che riducono la glicemia nel sangue
Alghe marine: possono essere una risorsa. Due di esse, in particolare, riducono i valori della glicemia nel sangue. Sono il 6% i cittadini italiani che soffrono di ridotta tolleranza glucidica. Tale condizione aumenta di quattro volte il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e le sue complicanze. I pazienti potenziali sullo Stivale sono più di due milioni e mezzo. Devono prestare grande attenzione al proprio stile di vita controllando il peso, seguendo una dieta equilibrata e praticando regolare attività fisica.
Alghe marine: ecco una chance in più
La nutraceutica si occupa dello studio dei benefici per la salute determinati da alcuni nutrienti. Un integratore alimentare chiamato Gdue è derivato, come detto, da due alghe marine: Ascophyllum nodosum e Fucus vesiculosus. A esse è stata applicata una particolare metodica produttiva. L’integratore è in grado di rallentare la digestione degli zuccheri a livello intestinale e abbassare così il livello della glicemia. Si tratta di uno strumento utile anche per chi non è ancora diabetico, ma corre il serio rischio di diventarlo.
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Arrigo Cicero, presidente della Società italiana di Nutraceutica (SINut) e ricercatore presso il dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna, si è espresso in questo modo: “Il prodotto permette di contenere il continuo aumento d’incidenza della malattia metabolica. Si determinano vantaggi per tutti quei giovani adulti che presentano già un’alterazione importante del glucosio, ma non hanno ancora sviluppato il diabete vero e proprio. Il nutraceutico è una soluzione efficace, ma non impegnativa come un farmaco ipoglicemizzante orale. In tal modo, è possibile migliorare il quadro clinico ed evitare che i pazienti siano costretti ad assumere per il resto della vita una terapia cronica antidiabetica, oppure ritardare in modo determinante la necessità di cure più pesanti e il presentarsi delle complicanze della patologia diabetica, spesso già evidenti alla diagnosi. E’ fondamentale però riuscire a intervenire prima possibile”. SINut, da più di dieci anni, presta attenzione alla ricerca scientifica sulla prevenzione e il trattamento precoce di condizioni metaboliche che possono determinare gravi patologie croniche.
Diabete in aumento tra i giovani adulti
L’esperto ha aggiunto: “Il diabete è una tra le patologie più diffuse a livello mondiale. Il numero di nuovi casi è in aumento soprattutto tra i giovani adulti. In Italia colpisce ben il 3% degli under 50: non deve essere sottovalutato o considerato soltanto come una malattia della terza età. Le alghe marine descritte migliorano il metabolismo degli zuccheri. Rispetto ai farmaci tradizionali, l’integratore ha dimostrato di essere meglio tollerato e di non provocare effetti collaterali. Inoltre, seppur efficace, non determina repentine riduzioni del livello di glicemia che possono avere effetti negativi sulla qualità di vita. Quindi, nella maggioranza dei casi, è ben accettato da chi lo assume e viene considerato come un trattamento ‘meno pesante’”. Uno studio è stato condotto dall’Università di Pavia e dall’Università di Bologna su 65 persone ed è stato di recente pubblicato su Phytotherapy research: sono state dimostrate tutte le potenzialità del nuovo nutraceutico. Così conclude Arrigo Cicero: “Abbiamo analizzato uomini e donne in condizione di pre-diabete ed esaminato gli effetti dell’utilizzo dell’integratore. I prossimi studi da avviare saranno invece indirizzati verso pazienti cronici che già assumono farmaci contro la malattia”.