Maledetta primavera: che cosa sono le allergie crociate?

Maledetta primavera: che cosa sono le allergie crociate?

Maledetta primavera: presto, l’aria si caricherà di pollini. Le piante, del resto, incominciano a germogliare, con la nuova stagione alle porte. Ne sono a conoscenza, più degli altri, coloro che soffrono di allergia: si avvicina il momento nel quale inizieranno a lacrimare, starnutire, tossire e lamentare prurito. Ma c’è di più. Sono in molti coloro che potrebbero avere problemi anche a tavola: si tratta delle cosiddette “cross-reattività” o reattività crociate.

Maledetta primavera: che cosa sono le allergie crociate

Il dottor Danilo Raffaele Villalta, allergologo dell’Associazione Allergologi Immunologi italiani territoriali e ospedalieri (Aaiito), si è espresso in questo modo: “La reattività crociata è un disturbo che si manifesta clinicamente con l’associazione di due o più allergie, definite allergie crociate. Le reazioni crociate avvengono quando gli anticorpi diretti verso uno specifico allergene riconoscono molecole allergeniche simili presenti in un’altra fonte allergenica. Nelle reazioni crociate, anche le vie di esposizione dell’allergene possono essere diverse: sono comuni le allergie crociate tra pollini (allergeni inalati) e cibi (allergeni ingeriti) o tra lattice (esposizione cutanea) e alcuni alimenti (esposizione per via digestiva)”.

Maledetta primavera: statistiche relative alle allergie crociate

Maledetta primavera: che cosa sono le allergie crociate?Per quanto concerne gli adulti, fino all’80% di tutti i casi di allergia alimentare sono preceduti da sensibilizzazione ad allergeni respiratori. In molti alimenti, per esempio, sono presenti molecole proteiche simili a quelle che si trovano in alcuni pollini. L’allergene maggiore della betulla, che è una molecola del sistema di difesa delle piante, del resto, è presente anche nella frutta, soprattutto quella della famiglia delle Rosaceae (mele, pera pesca, albicocca, ciliegia, prugne…). Nei crostacei, invece, sono presenti molecole simili a quelle contenute negli acari. E’ quindi possibile che ci siano soggetti con allergia ad acari (allergia da inalanti) e allergia a crostacei (da ingestione).

Reattività crociata tra diversi alimenti

Aggiunge il dottor Villalta: “La reattività crociata è una reazione che può avvenire anche tra diversi alimenti. Ci si sensibilizza inizialmente verso un alimento e poi si possono manifestare reazioni verso alimenti di tipo diverso, ma simili, come per esempio frutta con frutta, frutta secca con frutta secca o carni di vario tipo. Fra gli alimenti che possono generare un’allergia crociata vanno segnalati la carne, il pesce e i crostacei. Spesso chi è allergico a un pesce ha problemi mangiando tutti i tipi di pesce a lisca: per esempio chi è allergico al salmone ha problemi anche con la trota, la carpa, il merluzzo e così via discorrendo. Generalmente, chi è allergico ai crostacei non è allergico a un solo crostaceo in particolare, ma può essere allergico a tutta la famiglia dei crostacei e in alcuni casi (circa il 50%) anche a molluschi, mitili, seppie”.

Maledetta primavera: differenze tra nord e sud

Nel nord e nel sud della nostra Penisola, ci sono differenze relative all’incidenza e alla gravità delle Maledetta primavera: che cosa sono le allergie crociate?reazioni crociate. Esse infatti variano sensibilmente in diverse aree geografiche. Ciò è determinato dal tipo di allergene verso il quale si è sensibilizzata prevalentemente la popolazione. Nel Nord d’Italia, per esempio, è frequente la reazione crociata tra betulla e pollini, mentre al Sud quest’ultima è rara, per la scarsa presenza di polline di Betulaceae. Nelle zone del Meridione è invece frequente la sensibilizzazione primaria alla frutta legata a una molecola chiamata Lipid transfer protein (Ltp). Essa è resistente ai succhi gastrici e al calore ed è responsabile di sintomi più gravi, rispetto a quanto avviene nelle reazioni polline/frutta: in genere queste ultime si limitano a sintomi del cavo orale (sindrome orale allergica). Fra l’altro, in quest’ultimo caso, gli alimenti possono esser assunti se cotti, mentre nel caso delle sensibilizzazioni a Ltp ciò non può accadere. Ma quali sono i sintomi più comuni? Prurito, tumefazione e vescicole. Il consumo di determinati alimenti può provocare prurito, tumefazione e la comparsa di vescicole sulla mucosa orale. Possono anche comparire raffreddore, congiuntivite, asma e reazioni cutanee, come l’orticaria. La manifestazione più frequente è la cosiddetta “Sindrome orale allergica” (Soa). Essa incomincia quasi subito, nel momento del consumo dell’alimento: è causa di prurito, formicolii e gonfiore alle labbra (che possono estendersi a palato e lingua). In poco tempo, nella maggior parte dei casi, essa si risolve da sola. In alcuni soggetti predisposti, tuttavia, possono anche manifestarsi altri sintomi più gravi: essi richiedono una visita dallo specialista. Sintomi più rari possono comparire inoltre al momento del consumo o entro un’ora circa dall’assunzione dell’alimento. Parliamo di orticaria, edema angio-neurotico, rinite, congiuntivite, asma bronchiale, edema della glottide, disturbi gastrointestinali; nei casi peggiori, si determina lo shock anafilattico.

Maledetta primavera: internet non è infallibile

Maledetta primavera: che cosa sono le allergie crociate?Non tutte le persone allergiche ai pollini hanno necessariamente un’allergia crociata agli alimenti e non tutti gli alimenti che contengono molecole omologhe a quelle dei pollini sono causa di sintomi. E’ per queste ragioni che deve essere soltanto lo specialista a indicare, caso per caso, se e quale dieta seguire, anche allo scopo di limitare il rischio di squilibri nutrizionali. Le diete indicate in tabelle di reazioni crociate che si trovano in internet possono non essere adatte ai pazienti che presentano tale problema: si tratta di tabelle generiche, che sono lo specchio di quanto avviene nel singolo individuo.

Maledetta primavera: che fare in caso di sintomi da allergie crociate

Che fare, infine, nel caso nel quale compaiano sintomi? Queste le parole del dottor Antonino Musarra, presidente Aaiito: “Dopo avere risolto il quadro clinico con le terapie prescritte dal proprio medico di famiglia o da un pronto soccorso, è importante rivolgersi rapidamente a un allergologo, con esperienza di allergia alimentare, che attraverso dei test potrà:

– Identificare gli alimenti in causa

– Fornire gli opportuni consigli personalizzati

– Prescrivere, se è il caso, un kit di terapia d’urgenza (da portare sempre con sé), adeguato alla gravità delle manifestazioni”.

About Rita Tosi

Manager della comunicazione, che da circa 20 anni si occupa di di tecniche di relazioni e sviluppo strategico per aziende e privati che cercano visibilità. Dopo un necessario passaggio (e sosta) nelle principali agenzie di comunicazioni internazionali (Edelman, Gruppo Publicis e Hill&Knowlton) con ruoli apicali, continua a creare eventi e rafforzare il proprio know-how attraverso l'attività in proprio. Allena la sua capacità organizzativa, gestionale e di relazione anche in famiglia, con 1 marito, 3 figli, 1 cane, 4 tartarughe, 4 pesci rossi, 1 geco e un terrazzo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »