Palpebre: ecco come la salute degli occhi passa attraverso di esse

Palpebre: passa attraverso di esse la salute degli occhi. Si tratta di un velo, di un sipario che si erge tra noi e il mondo esterno. Non tutti ci fanno caso, ma si trascorre il 10% della giornata a fare blinking, cioè a battere le palpebre. Ciò avviene dalle 20mila alle 30mila volte ogni ventiquattro ore. Si tratta di un movimento involontario, ma essenziale per il benessere degli occhi: esso permette infatti di lubrificarli, poiché le palpebre distribuiscono il liquido lacrimale.

Risulta preservato proprio il funzionamento del dotto lacrimale; l’occhio è protetto, grazie alle molecole antisettiche che le lacrime stesse contengono. Si procede, inoltre, in tal modo a detergere gli occhi e distribuire le sostanze nutritive sulla superficie oculare. Le polveri sospese nell’aria sono poi catturate dalle ciglia proprio grazie al movimento delle palpebre.

Salute degli occhi: caratteristiche delle palpebre

Le palpebre costituiscono la parte più esposta all’ambiente, nonché quella più soggetta all’aggressione di virus, funghi e batteri, ma anche di fattori fisico-chimici. Un vero e proprio baluardo.

Perché è importante prendersene cura? Al fine di scongiurare congiuntiviti, calazi, orzaioli e blefariti. A maggior ragione, bisogna agire in questo modo se si utilizzano lenti a contatto, cosmetici aggressivi, smartphone, tablet o personal computer. Essi, infatti, possono causare un’alterazione dell’equilibrio lacrimale e quindi della superficie oculare: espongono l’occhio al rischio di infezioni e infiammazioni.

Salute

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Salute degli occhi: igiene perioculare

E’ consigliabile praticare sempre e con regolarità una corretta igiene perioculare. In alcuni casi, tuttavia, quest’ultima è particolarmente raccomandata, poiché previene disturbi o evita l’insorgenza di complicazioni.

Scarsa igiene delle palpebre e infezioni

Le infezioni, del resto, sono in agguato. Queste le parole del professor Leopoldo Spadea, direttore Uoc Oftalmologia/Clinica oculistica, Policlinico “Umberto I”, “Sapienza” Università di Roma: “La scarsa igiene delle palpebre, insieme alle infezioni batteriche, alle allergie, alle disfunzioni delle ghiandole di Meibomio, che regolano l’equilibrio del film lacrimale attraverso secrezioni viscose (se esse non funzionano, ciò può portare all’alterazione del film lacrimale, sintomi d’irritazione oculare, infiammazione clinicamente apparente e patologie della superficie oculare, ndr), è alla base di infiammazioni importanti come la blefarite. Questo disturbo, molto comune e ricorrente, tende a cronicizzare. E’ caratterizzato da infiammazione e accumulo di detriti lungo il bordo ciliare della palpebra e si può prevenire e trattare con una buona pulizia della superficie palpebrale, utilizzando garze imbevute e apposite soluzioni detergenti. La detersione con questi prodotti è indicata anche nei casi di interventi chirurgici oculari, nella fase pre- e post-operatoria, al fine di evitare complicanze infettive, e nei neonati, i quali non avendo ancora sviluppato un robusto sistema di anticorpi sono maggiormente esposti alle irritazioni e alle infezioni dell’occhio”.

Ma che prodotti si possono utilizzare per l’igiene oculare? Leopoldo Spadea ha aggiunto: “Per l’igiene oculare e perioculare di adulti, bambini e neonati, sono spesso utilizzati principi attivi fitoterapici che, con la loro azione topica, supportano quella meccanica delle garze imbevute nella rimozione degli agenti patogeni e delle eventuali secrezioni che sono coinvolte nella formazione di queste malattie delle palpebre. L’Echinacea purpurea ha un’azione stimolante per il sistema immunitario, impedendo ai batteri di attaccare lo strato connettivale. La bromelina contenuta nell’Ananas sativus favorisce il riassorbimento edematoso e la Glycyrrhiza glabra ha infine un effetto lenitivo e antinfiammatorio”. Tutti alleati della salute degli occhi.