Esosomi: come i nostri organi comunicano tra loro
Salute

Esosomi: come i nostri organi comunicano tra loro

30/08/2023
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Avete mai sentito parlare degli esosomi?

Se la risposta è no, partiamo con un semplice esempio. Vi sarà capitato di vedere in un film, di leggere in un libro o, addirittura, di trovare di persona, i famosi messaggi in bottiglia che ogni tanto vengono lasciati in mare.

Per comprendere gli esosomi è sufficiente questa immagine, poichè si tratta di veri e propri messaggi che le cellule degli esseri viventi (uomini, piante, animali, virus) si scambiano tra loro. Ma non solo, questi messaggi possono anche passare da un organismo all’altro.

E, proprio per questo motivo, potrebbero essere ottimi alleati per un’alimentazione sana.

Cosa sono gli esosomi?

Gli esosomi, paragonabili a bottiglie contenenti un messaggio al loro interno, sono vescicole sufficientemente piccole da muoversi liberamente nel nostro corpo e penetrare la membrana cellulare per consegnare il loro messaggio.

Solo recentemente è emerso l’enorme potenziale di queste particelle, nanosfere con un diametro inferiore ai 150nm la cui superficie è composta da una membrana lipidica che può contenere proteine in superficie, DNA, miRNA, RNA, lipidi, etc.
Il corredo di proteine superficiali, la capacità di carico e la loro stabilità rende gli esosomi dei potenziali messaggeri extracellulari in grado di raggiungere cellule molto distanti tra di loro all’interno del nostro corpo.

Analizzare gli esosomi non è affatto semplice. Infatti, non sono molte le tecniche in grado di rilevare e differenziare segnali provenienti da particelle pari a circa 0,0000001 metri. Spesso si tenta di utilizzare tecnologie dedicate all’analisi fisica di cellule per analizzare degli esosomi, senza dare troppo peso al fatto che la differenza di diametro tra un esosoma e una cellula è paragonabile alla differenza di lunghezza tra una megattera adulta (16 metri e una sardina (16 centimetri). Per questo motivo si ricorre spesso a microscopi elettronici, ancora più potenti di quelli ottici.

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Un ponte tra i nostri organi

esosomi cosa sono
Stefano Fais

“Quando, all’inizio del Duemila, il nostro gruppo di ricerca ha iniziato a studiare la capacità delle vescicole extracellulari rilasciate da tumori di controllare la risposta immunitaria antitumorale, uccidendo di fatto i linfociti che avrebbero in realtà dovuto uccidere il tumore, mai avremmo pensato che si arrivasse a questa rivoluzione epocale sia nella ricerca in medicina sia nella scienza in genere”, spiega Stefano Fais, Dirigente di ricerca del Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare presso l’Istituto Superiore di Sanità.

Tuttavia, gli esosomi sono stati scoperti per la prima volta negli anni ’80. In quegli anni, erano considerati dei semplici residui cellulari, o scarti, perché non furono dimostrate le interazioni esistenti tra gli esosomi e le cellule vicine.

“Oggi siamo certi del fatto che le vescicole extracellulari delle più piccole dimensioni, chiamate appunto esosomi, hanno una struttura e un corredo interno che potrebbe consentire loro di partecipare all’origine di organismi completi, anche in esseri viventi molto complessi, compreso l’essere umano“, continua Fais.

Quello che oggi sta emergendo in maniera sempre più chiara è che gli esosomi sono il mezzo, di dimensioni nanometriche, che il nostro corpo utilizza per connettere, probabilmente in maniera continua, i vari organi e apparati.

Se pensiamo agli odierni studi di medicina la tendenza è quella di ricercare una specializzazione e una settorializzazione del sapere. Esiste quindi un esperto del fegato, uno dello stomaco e uno del cervello.

Tuttavia, secondo una visione forse più olistica della medicina, il nostro corpo dovrebbe essere considerato un unicum che in qualsiasi momento funziona come un insieme di organi e apparati. Solo all’apparenza separati fra loro, ma invece strettamente connessi sia nel mantenere uno stato cosiddetto normale, sia nel fronteggiare le urgenze.

Come ricavare gli esosomi?

“L’estrazione degli esosomi vegetali presenti negli integratori alimentari Exocomplex avviene da frutti e vegetali provenienti esclusivamente da coltivazioni italiane biologiche e segue un processo preciso che parte dall’estrazione a freddo, passando per la purificazione e la concentrazione, fino ad arrivare alla liofilizzazione. Questo metodo permette così agli esosomi ricavati di veicolare in modo quantitativamente ottimale i principi attivi in essi contenuti e di proteggerli affinché conservino la propria efficienza biologica“, continua Fais.

Inoltre, la tecnica Nanoparticle Tracking Analysis (NTA) rileva perfettamente le particelle con dimensione compresa nel range degli esosomi, e costituisce un ottimo strumento, rapido e assoluto, per la verifica di efficienza nella fase preparativa, la misura della concentrazione in termini di particelle/ml e la distribuzione dimensionale degli esosomi. Tutto questo per assicurarsi che i prodotti distribuiti in commercio a base di esosomi siano sani e controllati.

Esosomi e alimentazione: quali sono i principali benefici?

“Abbiamo scelto di introdurre ufficialmente gli esosomi vegetali sul mercato come nuova frontiera della scienza della nutrizione grazie al lancio di ‘Exocomplex‘, la prima linea di integratori alimentari ad alto contenuto di esosomi vegetali purificati e concentrati“, commenta Fais.

Proprio così. Perchè gli esosomi possono mettere in comunicazione non solo gli organi di uno stesso essere vivente, ma anche tra diversi organismi.

“Sono dei connettori tra i regni della natura. E le informazioni che trasportano possono modificare la cellula con la quale interagiscono”, aggiunge Fais.

Vediamo insieme i principali benefici degli esosomi vegetali.

  • Antiage

L’invecchiamento è un processo dinamico caratterizzato dal graduale accumulo di radicali liberi che portano a un progressivo declino funzionale. Il mango, per esempio,  ha proprietà antiossidanti, cioè di difesa dallo stress ossidativo e dal danno cellulare.

  • Riposo

Una scarsa qualità delsonnojet lag e stanchezza eccessiva sono manifestazioni di un’alterazione del ritmo circadiano e sono collegate a un elevato stress ossidativo. Papaya e kiwi hanno azione antiossidante, contrastano i radicali liberi e riducono lo stress ossidativo.

  • Fertilità

Lo stress ossidativo riduce la vitalità di tutti i tessuti e tutte le cellule, comprese le cellule ovariche. Mango e pomodoro svolgono un’azione antiossidante grazie alla quale si riduce lo stress ossidativo, esercitando così un’azione protettiva.

Lo stress ossidativo

I punti sopraelencati hanno una caratteristica comune che li lega: l’azione antiossidante di molti frutti e verdure e il declino del nostro organismo dovuto allo stress ossidativo.

esosomi e vescicole“Potremmo pensare agli antiossidanti vegetali, facendo un parallelismo, come agli anticorpi delle piante“, spiega Fais.

Facciamo un esempio. Le arance rosse di Catania crescono proprio vicino all’Etna. L’escursione termica tra il giorno e la notte in questo particolare habitat naturale è molto accentuata. Le piante di arance, per proteggersi, sviluppano una maggiore quantità di antociani, antiossidanti naturali, che proteggono il frutto e donano la caratteristica pigmentazione rossa. Antiossidanti utilissimi anche per noi che li mangiamo. Per questo motivo questi frutti, insieme a molti altri coltivati nel rispetto dell’ambiente e senza inquinanti chimici, sono un vero e proprio dono della Natura per la nostra salute.

Foto di eat kubba: https://www.pexels.com/it-it/foto/piastre-fresco-affettato-delizioso-7167835/

Foto di Jane Doan: https://www.pexels.com/it-it/foto/fragole-e-arance-1132040/

Umberto Urbano Ferrero, collaboratore -Torinese d’origine, cittadino del mondo per credo. Laureato in Lettere moderne, ama l’arte in tutte le sue forme e viaggia per conoscere il mondo, oltre che se stesso. Umberto è appassionato di sport e Urbano, al contrario di ciò che l’etimologia suggerisce, apprezza la vita a contatto con la natura. Ritiene la curiosità una delle principali qualità in una persona, caratteristica essenziale per guardare il mondo da più angolazioni.

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