Malattie della pelle diffusissime: ne soffre un quarto degli europei

Malattie della pelle diffusissime: ne soffre un quarto degli europei

Malattie della pelle: colpiscono sempre più persone. La pelle, del resto, è il rivestimento che tutto ricopre. Tra gli italiani, sono via via più numerosi coloro che soffrono di malattie infiammatorie della pelle, come dermatite atopica e psoriasi: ne è colpito il 10% circa della popolazione. Coloro che si ammalano di tumori cutanei, poi, sono in continuo aumento: parliamo di più di 14.000 nuovi casi di melanoma nel 2018.

Malattie della pelle: una campagna

Gli esperti SIDeMaST (Società italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Malattie della pelle diffusissime: ne soffre un quarto degli europeisessualmente trasmesse) hanno proposto la loro prima campagna educazionale “3.000 malattie della pelle e un solo specialista, il dermatologo”: l’intento è informare il cittadino in merito ai possibili rischi di disturbo, a volte sottovalutati.

Tra tutte, le malattie dermatologiche sono le più frequenti e colpiscono tutte le persone indistintamente almeno una volta nella vita. In totale, si tratta del 25% circa della popolazione italiana. Il dato è sovrapponibile a quello europeo. L’incidenza è in costante e progressivo aumento, soprattutto a causa dell’invecchiamento.

Malattie della pelle: ricadute sulla spesa

Il presidente SIDeMaST Piergiacomo Calzavara Pinton dell’Università di Brescia si è espresso in questo modo: “Con gravi ricadute sia sulla spesa a carico del Ssn, sia sulle tasche dei cittadini, chi è colpito da dermatite atopica può arrivare a spendere di tasca propria dai 2.000 ai 10.000 euro l’anno per prodotti non rimborsati dal Ssn, come creme emollienti, antistaminici e antibiotici locali, nonché abbigliamento speciale”.

Malattie della pelle: danni alla qualità della vita

La pelle è l’organo umano più esteso, costantemente esposto ad agenti irritanti, infettivi e cancerogeni, sede di fondamentali attività immunologiche connesse al suo ruolo “di confine”. Tra infiammatorie, autoimmuni, allergiche, degenerative, tumorali e infettive (incluse le malattie sessualmente trasmesse), le malattie della pelle sono le patologie più frequenti. Molte hanno un basso indice di gravità. Tuttavia, per la loro visibilità e i sintomi associati, causano sempre un danno rilevante alla qualità della vita affettiva, sociale e lavorativa. Sono la seconda causa di malattia professionale.

Malattie della pelle: possono essere molto gravi

Esistono anche forme gravemente invalidanti di malattie della pelle: i casi gravi di malattie infiammatorie riguardano circa il 2% della popolazione. Esistono casi potenzialmente mortali, come alcuni tumori della pelle e alcune reazioni a farmaco. E’ pur vero che tali patologie, se diagnosticate e trattate in fase precoce, sono del tutto guaribili.

Malattie della pelle: rivolgersi tempestivamente allo specialista

Malattie della pelle diffusissime: ne soffre un quarto degli europeiAggiunge Calzavara Pinton: “Con l’iniziativa della nostra Società scientifica vogliamo sviluppare consapevolezza, affinché i cittadini si rivolgano tempestivamente allo specialista dermatologo”.

Ma quali sono gli obiettivi della campagna? Proposte per l’aumento delle diagnosi precoci, percorsi lineari e controllati per le visite e per l’accessibilità alle terapie, risparmio economico e migliore assistenza ai pazienti. “Vorremmo anche proporre alle autorità nuovi modelli assistenziali che permettano al Ssn di ottimizzare efficacia ed efficienza dell’intervento medico, così come è avvenuto nelle altre grandi nazioni europee”, afferma Calzavara Pinton.

Malattie della pelle: è vero che sono spesso benigne?

La maggioranza delle malattie dermatologiche ha una relativa benignità. Ciò ha spesso indotto a sottovalutare quella parte percentualmente bassa (ma decisamente rilevante in numeri assoluti) di pazienti in cui la malattia della pelle causa inabilità e gravissima sofferenza fisica: ciò avviene nel caso di svariate patologie infiammatorie (che risultano molto diffuse).

Malattie della pelle: patologie infiammatorie croniche

Il professor Giampiero Girolomoni, professore ordinario di Dermatologia e Venerologia, Università degli Studi di Verona, Past President SIDeMaST, è intervenuto in argomento: “Le malattie infiammatorie croniche più comuni della cute sono la psoriasi e la dermatite atopica, che affliggono globalmente circa il 10% della popolazione italiana. Sono entrambe malattie per le quali si conoscono i geni predisponenti e i meccanismi molecolari che determinano l’infiammazione della cute. Per entrambe le malattie, nella maggior parte dei casi, si tratta di forme limitate, ma nel 10-20% dei pazienti si presentano in forma grave, che interferisce pesantemente sulla qualità di vita, sulle capacità professionali (o di studio) e sulle relazioni sociali.”

Malattie della pelle di tipo tumorale

Melanomi, sarcomi e carcinomi sono malattie della pelle di tipo tumorale che comportano un rischio di morte: sono in assoluto le più frequenti forme di cancro nell’uomo. Queste le parole della professoressa Ketty Peris, professore ordinario di Dermatologia e Venereologia e direttore della Unità operativa complessa di Dermatologia, Università Cattolica del Sacro Cuore, consigliere SIDeMaST, segretario generale del ventiquattresimo Congresso mondiale di Dermatologia: “Dati internazionali e nazionali mostrano che i tumori della pelle, e più specificamente il melanoma e i tumori non-melanoma (cheratosi attinica, carcinoma basocellulare e carcinoma squamocellulare), hanno insieme un’incidenza più elevata rispetto al carcinoma della mammella, della prostata e del colon-retto, rappresentando quindi una grave minaccia per la salute di milioni di persone e per la sostenibilità del Ssn. Inoltre, recenti studi epidemiologici mettono in evidenza che l’incidenza dei tumori cutanei continua ad aumentare significativamente in tutti i Paesi del mondo, inclusa l’Italia. Fino a 20 anni fa potevamo fare poco per questi malati. I tumori della pelle erano spesso diagnosticati nella loro fase avanzata, condizione in cui eravamo praticamente impotenti, e le malattie infiammatorie gravi non avevano terapie efficaci. I cambiamenti organizzativi del sistema sanitario avevano grandemente ridotto la capacità assistenziale per questi pazienti, azzerando di fatto la possibilità di ricovero per queste patologie senza offrire un sostegno valido nel territorio. Ma la situazione è cambiata negli ultimi 10-15 anni: abbiamo conosciuto un veloce susseguirsi di progressi radicali nelle procedure diagnostiche e la disponibilità di nuovi farmaci molto efficaci, nella terapia di malattie infiammatorie e neoplastiche, progressi che hanno permesso di ottenere risultati terapeutici impensabili in precedenza”.

Malattie della pelle: diagnostica non invasiva

Dermoscopia, epiluminescenza digitale, microscopia confocale e tomografia ottica sono tra le ormai imprescindibili valutazioni con tecniche di diagnostica non invasiva. Hanno migliorato in modo radicale la sensibilità e specificità della diagnosi dei tumori cutanei. Hanno inoltre reso possibile l’asportazione chirurgica di lesioni in fase sempre più precoce. E’ stato possibile pertanto osservare che, a fronte dell’aumento di incidenza dei tumori cutanei (carcinomi e melanoma), la mortalità non è cresciuta.

Malattie della pelle: i nuovi farmaci

Risultati prima inimmaginabili sono stati consentiti dai nuovi farmaci mirati su bersaglio molecolare e dall’immunoterapia.

Farmaci perlopiù biotecnologici sono ora disponibili: hanno permesso di liberare i pazienti dalla schiavitù delle più frequenti e invalidanti patologie infiammatorie come psoriasi, dermatite atopica, idrosadenite, pioderma gangrenoso.

E’ stata ridotta la mortalità delle più gravi reazioni da farmaco. Progressi sono stati compiuti nella lotta alle principali malattie genetiche, con la possibilità di una precoce diagnosi molecolare e un sostanziale miglioramento della sopravvivenza, e nell’efficace terapia delle patologie infettive.

Malattie della pelle: il ruolo delle associazioni di pazienti

Il ruolo delle associazioni di pazienti è fondamentale. Valeria Corazza, presidente della omonima fondazione bolognese, ha dichiarato: “Chi è colpito da malattia infiammatoria cronica diventa spesso un paziente complicato, che nel 60% dei casi abbandona la terapia. In un momento in cui si parla di medicina personalizzata credo sia arrivato il tempo di concedere ai medici di curare nel miglior modo possibile i loro pazienti. E quando dico ‘miglior modo’ intendo che siano i medici a poter scegliere cosa, come, quando, potendo accedere a ogni tipo di farmaco reputino necessario.”

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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