Riso: è corretto dire che nasce integrale? Dal riso integrale, di fatto, viene rimosso lo strato fibroso più esterno, chiamato lolla. Esso ha ancora la pula, cioè il rivestimento intermedio del chicco. Nel riso bianco, invece, sono stati eliminati anche gli strati sottostanti.
La procedura di raffinazione del riso integrale si chiama sbramatura. Resta l’endosperma amidaceo, che si sottopone a un processo di lucidatura. La presenza di fibre, nel riso integrale apporta infiniti benefici a tutto l’organismo. Ma parliamo del riso e chiariamone le preziose caratteristiche.
Riso: non soltanto gusto
Esso appartiene alla famiglia delle graminacee, insieme al grano è il cereale più diffuso del pianeta. Originario dell’Asia, ha contribuito a sfamare le popolazioni di quell’area sin dai tempi antichi. L’ipotesi più accreditata, riguardo alle sue origini, è quella che lo vede provenire dalle pendici dell’Himalaya, con le prime tracce risalenti addirittura a 15.000 anni fa. Introdotto in Europa attraverso la via delle spezie e dai mercanti arabi, nel Medioevo era considerato una spezia pregiata, al pari della cannella e del pepe. Nella nostra bella Italia la comparsa del riso — e soprattutto delle prime risaie — sembrerebbe risalire al 1400, nelle zone più umide di Toscana e nelle pianure del fiume Po.
La resa abbondante delle coltivazioni e l’alto potere saziante, in combinazione con i nutrienti quasi tutti presenti, e un valore economico tale da renderlo accessibile a tutti: ecco un insieme di fattori tali da fare di esso un vero e proprio ‘’salvatore’’ durante le carestie, poiché forniva (e fornisce) nutrimento ai popoli affamati.
Oggi è il piatto base di gran parte dei Paesi asiatici, ma anche in Occidente viene impiegato in tantissime preparazioni, dagli antipasti al dolce. L’Italia è il primo produrre di questo cereale in Europa. Le due grandi varietà coltivate sono l’indica e la japonica, che si differenziano per quantità di amido, contenuto di minerali, ma soprattutto forma e consistenza del chicco.
Le quattro grandi categorie in cui si divide il riso sono: comune, semi fino, fino e superfino; come già detto, differiscono tra loro per dimensioni, contenuto in amidi e minerali e soprattutto per tempi di cottura.
Esso è ricco anche in amminoacidi essenziali e questo lo rende più nutriente anche della pasta. Contiene inoltre minerali come il magnesio, lo zinco, il selenio, il potassio e il manganese, nonché vitamine del gruppo B, in particolare la B1, B3 e B6 e acidi grassi polinsaturi.
10 buoni motivi per consumare riso integrale
- Gli acidi grassi polinsaturi e le fibre contenute nel riso integrale mantengono bassi i livelli del
colesterolo LDL.
- La presenza di fibre mantiene in salute tutto l’apparato gastrointestinale, regolarizza i transiti e ci protegge dal cancro al colon.
- L’integrale ha un elevato potere saziante, questo lo rende ideale nelle preparazioni di piatti utilizzati in regime di dieta ipocalorica.
- E’ un alimento adatto ai diabetici, poiché la presenza di fibra consente un rilascio lento del glucosio nel sangue, inibendo quindi i picchi glicemici.
- L’alta presenza delle vitamine del gruppo B fanno sì che il riso sia un alimento altamente digeribile e quindi adatto a tutte quelle persone con problemi legati alla permanenza prolungata degli alimenti nello stomaco.
- Le proteine contenute nel riso integrale sono ad alto valore biologico, la lisina in particolare è presente in quantità maggiori che in tutti gli altri cereali.
- La presenza di potassio aiuta a mantenere in salute il cuore e tutto il sistema cardiovascolare, pareti dei vasi sanguigni inclusi.
- Il selenio contribuisce a rafforzare il sistema immunitario.
- La tiamina resa disponibile dalla vitamina B1 contribuisce a regolare il sistema nervoso, nel giusto equilibrio sonno-veglia.
- Il riso è un cereale, ma non contiene glutine: è quindi indicato nell’alimentazione dei celiaci.
Tabella nutrizionale del riso
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI | PER 100 g |
Valore energetico | 370 kcal |
Proteine | 7.1 g |
Carboidrati | 77.4 g |
di cui zuccheri | 1.2 g |
Grassi | 1.9 g |
Di cui saturi | 0,5 g |
Di cui monoinsaturi | 0.9 g |
Di cui poli-insaturi | 1.2 g |
Fibre | 1.9 g |
Sodio | 9 mg |
Perché non consumare il riso integrale
L’integrale è poco adatto a tutte quelle persone che soffrono di colon irritabile e patologie legate al tratto intestinale.
E’ inoltre sconsigliata l’assunzione di riso in caso di allergie, che tuttavia sono rarissime per questo cereale.