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Ciclismo: quale modello di bici è più adatto a te

05/03/2023
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“È andando in bicicletta che impari meglio i contorni di un paese, perché devi sudare sulle colline e andare giù a ruota libera nelle discese”, affermava il celebre scrittore Ernest Hemingway, parlando di ciclismo.

“La vita è come andare in bicicletta. Per restare in equilibrio devi muoverti”, affermava invece il famoso scienziato Albert Einstein.

È evidente che la bicicletta possa raccontarci molto più di quanto immaginiamo.

Basti pensare all’intima relazione che molti di noi instaurano con questo mezzo nei primi anni della vita, quando togliere “le rotelle” fa rima con indipendenza e libertà.

Per fissare qualche data, pare che la prima bicicletta utilizzabile sia stata inventata nel 1817, in Germania, da un certo barone Karl von Drais. Altri prototipi, invece, affondano le loro radici molto prima, arrivando a scomodare scienziati del calibro di Leonardo Da Vinci.

Ciò che è certo, è che la bicicletta si è diffusa in ogni luogo e, soprattutto negli ultimi anni, si è evoluta in forme e per utilizzi molto diversi tra loro.

Tuttavia, conoscendo i principali modelli ci si può avvicinare a questo mondo scegliendo il mezzo che fa più per noi.

Ma non è tutto. Per gli appassionati sono disponibili corsi pratici e teorici per poter scoprire la bellezza di questo mondo.

Ciclismo: i benefici

Il ciclismo è un’attività che riesce a coniugare divertimento e attività sportiva, ma non solo.

La bici è uno strumento che permette di stare a contatto con la natura, di socializzare, e di migliorare la propria salute psico-fisica sotto molti punti di vista.

Vediamo insieme quali sono i punti principali.

  • Pedalare rende più felici

È dimostrato che pedalare, o praticare attività sportiva, stimoli la produzione di endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello dotate di una componente analgesica ed una eccitante. La prima agisce diminuendo l’affaticamento e lo stress, la seconda, invece, influenza positivamente il nostro umore. Andare in bici, se così si può dire, aiuta a rimanere giovani.

  • Fa bene al cuore e non solo

Il ciclismo rientra tra gli sport aerobici, vale a dire quelli di resistenza che stimolano il sistema cardiocircolatorio; anche le camminate, la corsa (jogging), e il nuoto a bassa intensità, rientrano in questa categoria. Sono attività che aiutano a mantenere in salute il cuore, i polmoni e il sistema circolatorio. Un’attività aerobica regolare permette di tenere sotto controllo i valori della glicemia e del colesterolo, prevenendo patologie come: ipertensione, diabete, obesità. Inoltre, migliorando la circolazione venosa e linfatica degli arti inferiori, riduce i problemi di gonfiore delle gambe.

  • Controllo del peso e tonicità

Pedalando a buon ritmo, un’andatura che consente comunque di fare qualche chiacchierata con i compagni di escursione, si possono bruciare circa 500 calorie ogni ora. Per questo motivo praticare questa attività regolarmente, insieme a una dieta sana, può aiutare a perdere i chili di troppo. Inoltre, il ciclismo aiuta a tonificare gli arti inferiori, i glutei, e i muscoli della zona dorsale. Proprio per questo motivo questa attività è indicata per chi soffre di lombalgia e altre patologie simili, poiché si rafforza la schiena e la si aiuta a ritrovare una postura corretta. Inoltre, pedalando non si esercita una pressione diretta sugli arti inferiori, come avviene nella corsa, e quindi si preservano in salute i tendini e le articolazioni.

  • Allunga la vita

Ebbene si, avete sentito bene. Molti studi scientifici parlano di come andare in bici allunghi la vita, soprattutto se si svolge l’attività con regolarità e ad alta intensità. Una ricerca pubblicata nel 2011 sull’International Journal of sport medicine afferma che i ciclisti del Tour de France, celebre competizione ciclistica, vivano in media 8 anni in più rispetto ad altri sportivi. Ed è questo punto che va sottolineato. Il paragone non contrappone persone comuni ai ciclisti, ma a veri e propri atleti di altre discipline.

  • La bici è amica dell’ambiente

Muoversi in bici, soprattutto in città, è un ottimo modo per ridurre le emissioni di gas climalteranti. È ovvio che ci siano condizioni climatiche più adatte a questa attività, ma in molti Paesi del Nord Europa le persone sono abituate da tempo a usarla in ogni stagione. Molte città, anche in Italia, stanno cercando da alcuni anni di trovare nuovi spazi per le piste ciclabili in mezzo ai loro grovigli urbani. E, inoltre, sono sempre di più le aziende che offrono servizi di bike sharing per il noleggio bici. Non resta che saltare in sella ricordandosi che, oltre a fare del bene a noi stessi, stiamo contribuendo alla salute delle persone che ci circondano.

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Quale bici è più adatta a me?

Parlare di bici pensando a uno strumento dotato di una sella, un manubrio e due ruote è troppo generico. Infatti, i modelli di biciclette disponibili sul mercato sono tantissimi, e ognuno è adatto a determinati contesti.

  • Le bici da città, sono il modello più economico e più diffuso. Sono sprovviste di un cambio e sono caratterizzate da una posizione di guida comoda. Per questo motivo sono adatte a ciclisti di tutte le età e per percorrere brevi tratti, specialmente su terreni asfaltati.
  • Mountain bike, sono bici pensate per terreni sconnessi e non asfaltati. Sono caratterizzate dalla presenza di un cambio con rapporti corti che permette di affrontare le salite più dure, e sono dotate di sospensioni per “addolcire” i contraccolpi dei terreni sconnessi. Anche in questo caso, le tipologie di mountain bike sono moltissime e, di conseguenza, anche i prezzi.
  • Bici da corsa, sono caratterizzate da un telaio molto leggero e da una posizione di guida inclinata verso il manubrio. Entrambi questi aspetti giocano un ruolo fondamentale se si parla di velocità e aerodinamicità. È il tipo di bici adatto per chi ama la velocità, ed è tra i più diffusi se si parla di competizioni ciclistiche come il Tour de France o il Giro d’Italia.
  • Bici da cicloturismo, sono pensate per percorrere lunghe distanze e sono in grado di trasportare anche alcune borse e bagagli. Di particolare importanza, soprattutto in questo caso, la comodità della sella da scegliere.
  • Bici pieghevole, è caratterizzata da ruote molto piccole e dalla possibilità di essere “richiudibile”. Negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede in contesti urbani poiché, date le sue caratteristiche, può essere comodamente trasportata su mezzi pubblici quali treni, metro e autobus.
  • Bici da downhill, pensata per gli amanti dell’adrenalina. Il downhill è una disciplina del ciclismo che si svolge esclusivamente in discesa, attraverso sentieri ripidi, ostacoli naturali e artificiali. Per questo motivo il telaio è molto resistente e il manubrio molto largo per aumentare la stabilità in discesa e per gestire più facilmente le sollecitazioni del terreno.
  • Bici elettriche, queste stanno letteralmente spopolando negli ultimi anni. Sono dotate di un motore elettrico che permette la cosiddetta “pedalata assistita“. L’assistenza si attiva solamente pedalando, ma può comunque essere un valido aiuto per affrontare salite, o addolcire lunghe tratte. È una bici che possono anche scegliere persone non molto allenate o un po’ avanti con l’età. Anche in questo caso, ci sono bici elettriche con pedalata assistita di ogni genere di ciclismo: da trekking, da città, mountain bike e molte altre ancora.

Esistono dei corsi per gli appassionati, e non solo

Con oltre 15.000 iscritti in Italia e all’estero, l’Accademia Nazionale di Mountain Bike è oggi la più importante scuola in Europa nella preparazione professionale e tecnica dedicata al mondo del ciclismo.

Questa scuola offre corsi di vario tipo per gli appassionati di ciclismo.

Ciclismo: quale modello di bici è più adatto a te
Andrea Demaria

“I corsi in Accademia sono sostanzialmente di due tipi: corsi in sede a Milano e corsi outdoor itineranti in tutta Italia”, spiega Andrea Demaria, Bike Consultant presso l’Accademia Nazionale di Mountain Bike.

I corsi in sede trattano tematiche altamente specializzate: manutenzione delle sospensioni, meccanica, specializzazione nella gestione delle e-bike, ruote e componenti, forcelle e ammortizzatori, manutenzione.

Insomma, tutto ciò che può appagare a 360 gradi la curiosità di un appassionato di ciclismo.

I corsi outdoor, invece, prevedono un percorso formativo per le persone che vogliono accompagnare gruppi sul territorio, e le sessioni teoriche di insegnamento si svolgono sia indoor che outdoor. Le figure formate dalla scuola sono: Guida di Mountain Bike, E-Bike Tour leader e Gravity Tour Leader.

La bici non ha età“, afferma Demaria. Infatti, per frequentare i corsi, non ci sono requisiti di questo tipo. Chiunque sia interessato può avvicinarsi all’affascinante mondo del ciclismo.

Tra i corsi che negli anni hanno ottenuto più successo è giusto sottolineare il Corso di Guida di Mountain Bike, che offre una panoramica profonda e completa, sia in termini teorici che pratici.

Per quanto riguarda, invece, i corsi indoor, sono quelli di meccanica a riscuotere maggiore interesse.

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Umberto Urbano Ferrero, collaboratore -Torinese d’origine, cittadino del mondo per credo. Laureato in Lettere moderne, ama l’arte in tutte le sue forme e viaggia per conoscere il mondo, oltre che se stesso. Umberto è appassionato di sport e Urbano, al contrario di ciò che l’etimologia suggerisce, apprezza la vita a contatto con la natura. Ritiene la curiosità una delle principali qualità in una persona, caratteristica essenziale per guardare il mondo da più angolazioni.

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