Grinta, serietà, determinazione e voglia di vincere sono i tratti che caratterizzano Emanuele Gaudiano.
Uno dei cavalieri italiani più in forma nella specialità del salto ostacoli, che da anni sta ottenendo buoni risultati.
Nel 2019, oltre a qualificarsi per le Finali di Coppa del Mondo, ha conquistato anche il pass per le Olimpiadi di Tokyo, seppur non nominale.
“È una forte emozione. È la seconda volta che ottengo la qualifica e riuscirci di nuovo è meraviglioso.
Sono davvero felice di aver raggiunto l’obiettivo e di aver portato l’Italia a Tokyo”, dice Emanuele Gaudiano.
Infatti, in sella a Chalou, il cavaliere azzurro ha ottenuto per la seconda volta, dopo quella per Rio 2016, la qualifica che conduce l’Italia alla partecipazione olimpica individuale nella disciplina del salto ostacoli.
Ora per il cavaliere di Matera è tempo di duri allenamenti, visto che la pandemia ha bloccato tutte le gare.
Di conseguenza deve fare del suo meglio per rimettere in forza i suoi cavalli e farli arrivare in grande forma a Tokyo.
Chi è Emanuele Gaudiano
Classe 1986, materano di nascita e tedesco d’adozione, è un cavaliere italiano che fa parte del Centro Sportivo dei Carabinieri.
Nel suo palmares ci sono innumerevoli successi internazionali, tra cui i Gran premi di Coppa del Mondo, Campionati europei di salto ostacoli e i Campionati mondiali di equitazione.
Nel 2016 ha partecipato ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro e nel 2019 ha conquistato il pass per le Olimpiadi di Tokyo permettendo all’Italia la partecipazione individuale nella disciplina del salto ostacoli.
Vive in Germania da ormai 16 anni, in una scuderia, è sposato e ha 2 bambini.
L’amore per l’equitazione
Per Emanuele Gaudiano quella per i cavalli e l’equitazione è una passione di famiglia.
“Ho seguito le orme di mio padre, infatti lui lavorava con i cavalli, e avendo una scuderia a Matera, dove sono nato, mi ha insegnato.
Ho iniziato a 9 anni a gareggiare, montando sempre cavalli di tutti i tipi.
A 15 anni per motivi agonistici mi sono trasferito e sono andato a vivere nel nord Italia.
Lì ho iniziato a fare le mie prime gare internazionali a livello giovanile e nel 2008 sono diventato senior.
Nel maggio del 2005 sono partito per la Germania per lavoro, per fare un tour di 3/4 concorsi e alla fine non sono più tornato.
Mio padre, mia madre e mia sorella sono venuti con me fin dall’inizio e questo è molto importante per il sostegno che mi danno e perché della mia famiglia posso sempre fidarmi.
Attualmente infatti vivo nella mia scuderia in Germania, dove con l’aiuto di mio padre addestro i miei cavalli.
Mi sento davvero fortunato ad aver trasformato la mia passione in un lavoro vero e proprio a cui dedico, con grande gioia, molto del mio tempo ogni giorno”, dice Emanuele Gaudiano.
Equitazione: gli allenamenti e i 2 atleti
Nell’equitazione gli atleti sono 2: il cavaliere e il cavallo.
Infatti è sempre una questione di binomio e un cavallo in forma può incidere di più del cavaliere.
“Normalmente mi alleno dalle 8 alle 10 ore ogni giorno perché devo allenare tutti i cavalli.
Ogni cavallo richiede una tecnica e un’andatura diversa. Lavoriamo ogni giorno sulla velocità e sulla forza.
Quando invece si avvicinano le gare mi alleno un po’ meno perché concentro le mie forze su un solo cavallo in vista dell’evento.
I cavalli sono i miei colleghi, quindi li tratto al meglio, a partire dall’alimentazione fino ad arrivare alla ferratura e al modo di lavorare”, spiega Gaudiano.
La connessione emozionale
Di solito si dice che le emozioni che prova il padrone le prova anche il suo fidato animale.
Infatti, il cavaliere azzurro cerca di non essere stressato durante le gare, oltre per la sua di concentrazione, anche e soprattutto per quella del suo cavallo.
“Ormai sono tanti anni che faccio questo sport ad alto livello quindi sono abbastanza tranquillo, cerco sempre di viverla al meglio, con il sorriso e cercando di dare sempre il massimo.
L’importante è andare alle gare senza agitazione e senza ansia che la trovo una cosa fondamentale anche per la resa psicologica oltre che per quella sportiva.
Inoltre, cerco di stare tranquillo anche perché io e il cavallo siamo come in connessione, e quindi potrebbe risentirne anche lui.
Pandemia e poche gare: a risentirne sono i cavalli
Con la pandemia la routine tipica di un’atleta, tra gare e allenamenti, è venuta a mancare e questo ha creato problemi soprattutto alla forma fisica dei cavalli.
“Il salto ostacoli non è una gara solo di precisione ma anche di velocità perché comunque vince chi fa il minor tempo.
Quindi il cavallo deve essere in forma perché il 70% del lavoro lo fa lui.
Questo periodo è stato un po’ fermo con le gare, di conseguenza non avendone fatte tantissime come nel 2019, spero che si sblocchi la situazione per poter tornare in forma come 2 anni fa.
Alla fine il cavallo è un’atleta, più gare fa più è in forma, soprattutto perché le Olimpiadi si stanno avvicinando.
In questo periodo di pandemia i miei cavalli da gara sono stati fermi a casa hanno fatto solo mantenimento e condizione, un po’ di lavoro in piano, qualche piccolo esercizio.
Io mi alleno con Chalou, è mio da 5 anni ed è il mio miglior cavallo, è quello che è riuscito a qualificare l’Italia alle Olimpiadi.
Quindi ho bisogno di portarlo a qualche gara per farlo tornare in forma e riprendere il ritmo”, dice Emanuele Gaudiano.
In vista delle Olimpiadi
Le Olimpiadi si avvicinano e il cavaliere spera vivamente che il pass che lui ha conquistato diventi una convocazione ufficiale.
“Quando ho ottenuto il pass per i giochi olimpici l’Italia non era ancora qualificata con la squadra, quindi avevamo un’unica chance di qualificare un posto individuale.
Gli ultimi mesi del 2019 sono stati un periodo molto combattuto, fino a marzo abbiamo dovuto fare tante gare per cercare di portare un posto all’Italia.
Quando sono riuscito a ottenerlo alle Finali di Coppa del Mondo è stata una grande emozione per me, per la mia categoria, e per la Nazione.
È vero che il posto non è nominale e devo aspettare fine giugno/inizio luglio per sapere se sarò convocato ufficialmente.
Però ci credo e soprattutto ci spero.
Si tratta di un traguardo importantissimo, andare alle Olimpiadi è il sogno di ogni atleta e se tutto va bene e il cavallo è pronto spero di avere io l’onore, per la seconda volta, di portare l’equitazione italiana ai giochi olimpiaci.
Ovviamente cercherò di migliorare dall’ultima volta, di fare del mio meglio e provare a portare a casa una medaglia”, conclude Emanuele Gaudiano.