Muscoli: se non ti alleni non ti servono. Ecco perché scompaiono

Muscoli: se non ti alleni non ti servono. Ecco perché scompaiono

Ce lo sentiamo ripetere continuamente eppure non abbiamo ancora imparato a farlo diventare un’abitudine: l’attività sportiva non solo rende i muscoli tonici e ben sviluppati, ma ci allunga la vita.

La nostra società ha raggiunto un tale grado di benessere da permettere a molte categorie di persone di poter trascorrere la quasi totalità delle proprie giornate in uno stato di riposo fisico perenne. Lo stare seduti a una scrivania durante il lavoro, davanti a un tavolo durante i pasti e il tempo libero, e sui sedili di un’auto negli intermezzi, ci ha trasformato in creature che non hanno più alcuna necessità di una capacità funzionale di movimento.

La nostra macchina meravigliosa

Il nostro organismo è incredibilmente perfetto. Esso è capace di adattarsi alle necessità specifiche imposte dall’ambiente circostante, al fine di garantirsi la sopravvivenza.

Tendini, muscoli e anche le ossa; tutti i tessuti di cui siamo fatti sanno rinforzarsi, crescere e plasmarsi in base alle necessità. Un cuore è in grado di sviluppare una forza maggiore per poter pompare più sangue, così come i polmoni imparano a ospitare volumi maggiori di aria al fine di donare una maggiore ossigenazione al sangue, e i capillari diventano elastici e robusti, per riuscire a far fluire ingenti quantità di sangue.

Anche i mitocondri delle nostre cellule possono aumentare e migliorare la propria efficienza energetica.

Tutto il nostro organismo è in grado di aumentare le proprie capacità.

Nello sport tutto questo si traduce in una migliore performance.

L’altro lato della medaglia

Purtroppo, per quanto positiva e incredibile sia questa nostra capacità adattiva, tale è anche la nostra condanna.

Il nostro corpo non ama gli sprechi e, anzi, è molto efficiente nel saper fare economia. Se da un lato è in grado di potenziarsi, dall’altro non vede l’ora di eliminare il superfluo. Una muscolatura sviluppata e tonica è un costo in termini energetici, e se i muscoli non sono una necessità, il corpo li smonta.

Il nostro organismo ragiona in termini di sopravvivenza elementare; è tarato per permetterci di vivere in situazioni difficili, dove pericoli e stomaco vuoto sono molto più comuni rispetto alla sicurezza e all’abbondanza di cibo.

Quindi, così come reagisce all’eccesso di cibo quotidiano con un ingordo stoccaggio energetico che ci porta facilmente a ingrassare, allo stesso modo riduce ed economizza le strutture portanti del nostro sistema e le capacità di movimento.

La mancanza di sforzi fisici atrofizza i muscoli scheletrici, lubrifica meno le articolazioni, assottilia i tendini, diminuisce la forza di gittata del nostro cuore, riduce il volume dei nostri polmoni e accorcia il diametro dei vasi sanguigni.

Questi sono solo alcuni degli effetti di regressione funzionale organica.

Più che muscoli, adipe

Se a tutto ciò uniamo anche l’alimentazione moderna, sbilanciata, ipercalorica e ricca di grassi saturi, conservanti, additivi e coloranti, ma molto povera di micronutrienti, ecco che ne vien fuori un quadro davvero drammatico.

Almeno il sessanta percento della popolazione occidentale è sovrappeso (ma in alcuni paesi si arriva all’ottanta!), della quale buona parte è obesa.

Ma non è finita qui.

Malattie metaboliche, disfunzioni cardiorespiratorie, diabete… La lista dei guai correlati a cattiva alimentazione è davvero lunga!

Ma ci sono anche tanti altri problemi considerati secondari che però sono tutti campanelli d’allarme che qualcosa sta andando storto, come calcificazioni ossee, infiammazioni tendinee e cartilaginee.

Muscoli: se non ti alleni non ti servono. Ecco perché scompaionoL’attività fisica rende forti e tonici i muscoli

In passato pochissime persone praticavano sport, ma tutti avevano un’alimentazione molto più parca, e tutti si muovevano tanto di più. Lo richiedeva il lavoro fisico, e anche i semplici spostamenti. Era normale coprire lunghe distanze a piedi o al massimo in bicicletta, al contrario di oggi, che sediamo comodamente sui sedili delle nostre auto, cullati dalla musica di sottofondo, e rinfrescati dall’aria condizionata.

Fortunatamente esiste lo sport.

Molti lo praticano proprio al fine di tenersi in forma: siamo arrivati al paradosso di doverci imporre il movimento per scampare la malattia! Altri invece lo fanno per passione.

Lo sport può essere davvero un valido alleato per il nostro equilibrio psicofisico.

Tanti medici consigliano la semplice passeggiata ma questa, anche se è certamente meglio di niente, non può assolutamente migliorare in modo significativo la nostra struttura corporea, proprio perché non impone al nostro organismo uno stimolo abbastanza forte da obbligarlo a migliorarsi.

Stimolo adattivo = Stress, ma positivo

Positivo, chiariamolo subito, ma sempre di una forma di stress stiamo parlando. Lo sport è a tutti gli effetti un fattore stressogeno, ed è proprio per far fronte alle richieste che ci impone che, volente o nolente, il nostro corpo impara ad adattarsi, migliorando quindi efficienza, forza e resistenza.

Se da sedentari, una mattina ci svegliamo e proviamo a correre per dieci chilometri, già dopo pochi minuti ce ne pentiremo amaramente. Figuriamoci il giorno dopo…

Ma se continuiamo a correre con costanza, il nostro corpo si adatterà. Miglioreranno notevolmente le strutture osteoarticolari e muscolari, oltre che cardiocircolatorie e respiratorie. Pressione arteriosa e battiti a riposo rallenteranno (perché il cuore diventerà più forte), e i valori del sangue miglioreranno notevolmente (glicemia, colesterolo e trigliceridi coleranno a picco).

Non parliamo soltanto di dimagrimento (che avverrà solo se adotteremo una dieta più contenuta); lo stimolo saprà trasformarci e renderci efficienti su tutti i fronti.

Quale e quanto per la nostra salute?

Il troppo stroppia, questo è vero, ma con tre o quattro ore di pratica sportiva intensa alla settimana, siamo certo ben lontani dal rischio di sovrallenamento cui vanno incontro molti atleti agonisti che dedicano ore e ore ogni giorno.

Quale il migliore? Semplicemente, quello che riesce a darci maggiori risultati nel lungo periodo.

Inutile dedicarsi intensamente alla corsa, per esempio, spingendo al massimo e progredendo rapidamente in balia dell’entusiasmo, se dopo un paio di mesi ci siamo stufati per la monotonia del gesto e per la solitudine se non ci è consona, o se al primo freddo abbiamo paura di prenderci il raffreddore.

Come per la dieta, l’attività sportiva, se vogliamo ottenere i maggiori benefici, dobbiamo portarcela dietro come buona abitudine di vita. Per questo è molto importante dedicarci a uno sport che ci piaccia e che ci dia soddisfazione, con la consapevolezza che molte volte, nonostante ci faccia bene, non avremo voglia di faticare.

Tra il lavoro, l’accumularsi degli impegni, il poco tempo libero e la stanchezza incessante, molto spesso lo sport viene saltato a piedi uniti. Capita una volta, capita due… ed ecco che si molla.

Chi pratica sport con passione, per anni e anni, non lo fa sempre con entusiasmo. Che l’ambito sia agonistico o dilettantistico poco importa: i risultati si raggiungono grazie alla forza di volontà.

Praticare con regolarità un’attività sportiva, come il cercare di tenere una dieta sana, è spesso frutto della decisione di non mollare, spinti dal desiderio di farci del bene anche quando il nostro corpo è il primo a cercare di farci gettare la spugna.

About Raffaello Pessione

Raffaello Pessione, esperto di benessere naturale Classe 1989, studioso appassionato di nutrizione e benessere, amante dello sport e del movimento, grande fan dello stile di vita minimalista. Dopo aver lavorato per anni nel settore della produzione alimentare, oltre che come pasticciere, ha deciso di dare una svolta alla sua vita, aprendo una piccola bottega di sfuso nel centro storico di Alba, in provincia di Cuneo e di specializzarsi nella vendita e nella consulenza di prodotti naturali e biologici.

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