Il sale è uno dei pilastri della nostra alimentazione e della nostra cucina. Fin per gli Antichi Romani esso era particolarmente prezioso, tanto da utilizzare il termine “salario” per indicare il compenso dei legionari, termine ancora oggi in uso.
Senza sale non c’è vita
Il sale è un minerale prezioso e indispensabile alla vita, nell’organismo umano svolge diverse funzioni: è coinvolto nella trasmissione degli impulsi nervosi, inoltre contribuisce a mantenere l’equilibrio tra acidità e basicità, e garantisce il corretto funzionamento delle cellule. Ogni grammo di sale contiene circa 0,4 g di sodio. In condizioni di normalità un adulto ha bisogno di 100-600 mg di sodio al giorno, corrispondenti a circa 1,5 g di sale. La dieta dell’italiano medio apporta quasi 12 g di sale al giorno, superando quindi di più di 10 g il fabbisogno giornaliero.
Sebbene l’organismo sia in grado di eliminare il sodio in eccesso, secondo le più recenti ricerche scientifiche, l’assunzione di alti livelli di sale rende questa sostanza un nemico per la nostra salute. Alla luce di questo, l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, consiglia di non superare i 2,00 mg al giorno.
Conseguenze dell’ eccesso di sale
- Ipertensione: il sodio risulta essere particolarmente dannoso per le persone che soffrono di pressione alta.
- Osteoporosi: un eccesso di sale favorisce l’escrezione renale di calcio. Questo minerale è essenziale per le ossa ed una sua carenza è fattore di rischio per una situazione di osteoporosi.
- Obesità: il sale non ha calorie ma stimola fortemente la sete, che può essere soddisfatta con bibite zuccherate o alcoliche.
- Ritenzione idrica: il sale ed il sodio sono tra i principali alleati della cellulite.
Inoltre l’apporto di sale nella dieta va assolutamente ridotto anche in presenza di malattie quali: insufficienza renale, cirrosi epatica e scompenso cardiaco. Queste malattie infatti aumentano sensibilmente la ritenzione di sodio alterando i meccanismi di eliminazione renale.
Uno studio congiunto dell’Università di Harvard e del Mit ha inoltre notato che potrebbe esserci un legame fra il consumo eccessivo di sale e le malattie autoimmuni come diabete e sclerosi multipla.
Ridurre il sale e prediligere spezie ed erbe aromatiche
Ecco perché è importante porre un occhio di riguardo alle quantità di sale che assumiamo quotidianamente e in modo particolare prestare attenzione a quello nascosto: tutti i cibi confezionati sono ricchi di sale. Spesso dunque mangiamo sale ed assumiamo conseguentemente sodio senza saperlo, sono soprattutto i cibi lavorati e già pronti come insaccati, formaggi e prodotti in salamoia ad avere un elevato contenuto di sale.
La natura è nostra preziosa alleata e amica e ci offre una vastissima gamma di alternative sane e benefiche al sale da cucina: erbe aromatiche e spezie. Vediamone insieme le principali con le loro peculiari proprietà:
Erbe Aromatiche VS Sale
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Rosmarino
Questa erba aromatica è molto apprezzata in cucina per il suo gradevolissimo e singolare aroma. Le proprietà benefiche sono dovute soprattutto ai principi attivi racchiusi nel suo olio essenziale, a cui si deve anche l’intenso profumo che lo contraddistingue.
Inoltre è anche ricco di flavonoidi e derivati terpenici, il che rende il rosmarino una pianta di straordinaria efficacia terapeutica. Ha proprietà digestive, antispasmodiche e calmanti. Inoltre elimina i gas del corpo, riduce l’ansietà, migliora l’appetito e l’anemia ed è utile per l’ipertensione.
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Basilico
Di origine probabilmente asiatica, diffuso in Europa e nei Paesi mediterranei, è comunissimo anche in Italia, dove viene coltivato in tutta la penisola ed usato in tutte le regione italiane come droga aromatica, dalla pizza napoletana al pesto genovese.
Il basilico è ricco di innumerevoli minerali e nutrienti tra cui Vitamina K, Manganese, Rame, Calcio, Ferro, Acido folico, Vitamina C e Acidi grassi omega 3.Questa erba molto profumata racchiude nelle sue foglie numerose proprietà benefiche: è digestiva, antinfiammatoria, antibatterica e antispasmodica (per questo viene spesso utilizzata anche nella cura delle gastriti e delle dispepsie). Il basilico inoltre riduce il colesterolo, previene l’alitosi, evita la stanchezza ed ha un effetto positivo sullo stress.
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Origano
Pianta aromatica molto conosciuta e diffusa come droga alimentare, cresce spontaneamente in Italia prediligendo i luoghi erbosi e le zone ben assolate.
L’origano ha proprietà medicinali indiscutibili: stomachico, antispasmodico (utile in caso di meteorismo), favorente la digestione ed espettorante (risulta infatti benefico nelle situazioni di bronchite).
Inoltre regola l’ipertensione, riduce il colesterolo, combatte le infezioni e risulta assai utile in casi di meteorismo poiché facilitano l’espulsione di gas dall’intestino.
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Salvia
Questa erba aromatica è molto coltivata ed apprezzata per le sue virtù aromatiche ed è reperibile anche allo stato spontaneo nelle regioni centro-meridionali d’Italia.
Le foglie della salvia contengono principi amari, acidi fenolici, flavonoidi e un olio essenziale. I flavonoidi svolgono un’azione estrogenica, per questo motivo questa erba aromatica viene impiegata i tutti i disturbi femminili come sindrome premestruale, disturbi della menopausa e, in caso di amenorrea, favorisce il flusso mestruale.
La salvia ha inoltre proprietà tonico-stimolanti, antispasmodiche, digestive, stomachiche, antinfiammatorie e balsamiche (utile nelle patologie dell’apparato respiratorio in caso di tosse, mal di gola e febbre).
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Timo
E’ una pianta comunemente coltivata per le apprezzate qualità aromatiche ma anche a scopo ornamentale.
Questa erba aromatica è un potente digestivo e carminativo ed ha altre numerose e preziose proprietà: regola il ciclo mestruale, migliora la memoria, combatte l’alitosi ed allevia facilmente influenza e tosse, poiché è molto efficace contro le infiammazioni dell’apparato respiratorio. Sembrerebbe inoltre che le caratteristiche aromatiche del timo siano utili in caso di mal di testa.
Spezie VS Sale
Curcuma
Per le sue proprietà benefiche e curative questa spezia viene tradizionalmente impiegata nella medicina ayurveda e e nella medicina tradizionale cinese. Le sue virtù sono preziose e numerose: depurativa, coleretica (stimola la produzione di bile da parte del fegato), colagoga (favorisce lo svuotamento della colecisti), epatoprotettrice, fluidificante del sangue e antiossidante.
Il principio attivo più importante è la curcumina che, alla luce di recenti studi, sembrerebbe avere effetti antitumorali perchè capace di bloccare l’azione di un enzima ritenuto responsabile nello sviluppo di alcuni tipi di tumore. Lo stesso principio attivo ha azione antinfiammatoria e analgesica, per questo la curcuma è efficacemente impiegata nel trattamento di dolori articolari, infiammazioni, artrosi e artrite.
Attenzione: in generale, per la maggior parte degli individui, la curcuma è considerata priva di effetti collaterali. Bisogna fare più attenzione in caso di specifiche patologie quali problemi alla cistifellea e problemi di coagulazione del sangue (la curcuma ha effetto anticoagulante).
Cannella
Questa spezia si vanta di numerose proprietà e virtù: aiuta il controllo dei livelli di glucosio del sangue, è antinfiammatoria e rilassante muscolare (allevia i crampi e ha effetti benefici sui dolori mestruali). Sempre grazie alle sue proprietà sfiammanti è un valido aiuto contro raffreddore e mal di gola, oltre ad essere un ottimo digestivo (combatte nausea e gonfiore di stomaco).
Essendo inoltre ricca di manganese, la cannella svolge un ruolo chiave nell’assorbimento di calcio e nella formazione di ossa e tessuto connettivo.
Questa preziosa spezia ha anche importanti proprietà antiossidanti grazie alle quali riduce i danni dell’invecchiamento e dei radicali liberi.
Attenzione: se consumata in dosi elevate potrebbe dare tachicardia, diarrea e sudorazione. Meglio inoltre evitarla in gravidanza poiché potrebbe stimolare le contrazioni uterine.
Curry
Grazie alla presenza della curcumina, questo mix di spezie allevia l’affaticamento del fegato, proteggere intestino e stomaco, promuovere la digestione e ridurre i fastidi collegati ad artrite e reumatismi.
Il curry ha una spiccata azione antinfiammatoria e antiossidante che sarebbe anche in grado di ridurre il rischio di attacco cardiaco: esso infatti ha effetti benefici sul cuore poiché agisce a livello venoso e stimola il flusso ematico.
Attenzione: poiché questa spezia regola il metabolismo e stimola la secrezione di acidi biliari, è meglio che le persone che soffrono di calcoli renali non la assumano. Allo stesso modo chi soffre di ulcere gastriche o gastriti, poiché potrebbe causare irritazioni e infiammazioni.
Zenzero
Questa radice viene utilizzata principalmente come antinausea, antivertigine, digestivo e antinfiammatorio naturale.
Nelle medicine orientali, lo zenzero è largamente impiegato nel trattamento dell’influenza, del raffreddore, dell’osteoartrite, come stimolante del cuore e come protezione della mucosa gastrica.
Attenzione: l’assunzione di zenzero è, nella maggior parte dei casi, priva di controidicazioni. E’ bene prestare particolare attenzione però nei casi di: gravidanza e allattamento, assunzione di farmaci anticoagulanti (lo zenzero ha effetto fluidificante nel sangue) e di farmaci antinfiammatori.
Paprika
Questa spezia colorata ha principalmente proprietà toniche, disinfettanti, antiossidanti, stimolanti dell’apparato digerente, benefiche sulla circolazione e facilitanti la digestione. La paprika contiene numerose vitamine e sostanze preziose: vitamine E, C, K e gruppo B, betacarotene, carotenoidi, calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, selenio e manganese.
Attenzione: la paprika solitamente non presenta particolari controindicazioni, se non in casi di allergia a questa spezia o di colite.