Manipolare il sistema immunitario per vincere la neoplasia
Salute

Manipolare il sistema immunitario per vincere la neoplasia

14/10/2019
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Manipolare il sistema immunitario per vincere la neoplasia. Stiamo parlando dell’ultima frontiera della ricerca. Immaginate lo scienziato come un allenatore, che rafforza le cellule e le rimette sul ring. Le cellule buone, ricavate dal sangue o dalla neoplasia, vengono reinserite nel corpo dopo essere state “rinvigorite” in laboratorio.

Manipolare il sistema immunitario: quando la strategia è efficace

Si tratta di una strategia efficace nelle malattie del sangue, ma importanti prospettive riguardano anche i tumori solidi, come quelli della mammella, il melanoma ed il glioblastoma.

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Manipolare il sistema immunitario: renderlo più forte

Manipolare il sistema immunitario per vincere la neoplasiaManipolare il sistema immunitario significa renderlo più forte, nel riconoscere e aggredire il tumore. Le cellule T del paziente (linfociti T che agiscono contro la malattia) possono essere prelevate dal sangue periferico o dal tumore. Una volta cresciute in grandi quantità in laboratorio, sono restituite al paziente dopo averle “fortificate” (Til Therapy, Tumor infiltrating lymphocyte), oppure “ingegnerizzate”, in modo da riconoscere il bersaglio da eliminare (Car-T Therapy, Chimeric antigen receptor T-cell). Le due strategie rientrano nella terapia cellulare: in particolare nella cosiddetta “immunoterapia adottiva”. Si tratta del baluardo più avanzato, nella lotta contro il cancro.

Manipolare il sistema immunitario: che cos’è Nibit

Il Network italiano per la Bioterapia dei tumori (Nibit) nacque 15 anni fa su impulso di uno dei padri fondatori della immunoterapia del cancro: Giorgio Parmiani. Si è trattato di un piccolo gruppo di medici e ricercatori, interessati a generare una rete cooperativa che (allora come oggi) coordinasse l’attività dei diversi gruppi italiani, che si occupano della Bioterapia e dell’Immunoterapia del cancro. Mario Paolo Colombo, presidente Nibit e direttore dell’unità di Immunologia molecolare all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, Irccs, si è espresso in questo modo: “Oggi Nibit è una delle poche realtà italiane che coniuga, in perfetto equilibrio, clinica e ricerca. Scienziati in tutto il territorio nazionale promuovono attività come lo sviluppo di interazioni scientifiche, professionali e operative tra esperti dei vari settori coinvolti nella Bioterapia del cancro, la formazione di nuovi specialisti e l’informazione dei cittadini.

Manipolare il sistema immunitario: le statistiche

Secondo le stime, nel 2019 sullo Stivale si riscontrerebbero 371mila nuovi casi di cancro. Complessivamente, ogni anno, circa 28mila cittadini sono colpiti da neoplasie del sangue.

Manipolare il sistema immunitario: medicina di precisione

Queste le parole di Pier Francesco Ferrucci, presidente eletto Nibit e direttore Unità di Bioterapia dei tumori, Istituto europeo di Oncologia di Milano, Irccs: “La medicina di precisione trova nella terapia cellulare la sua espressione più completa. Quest’ultima costituisce il campo di applicazione della personalizzazione delle cure. Non bisogna sottovalutarla: è il braccio armato della ricerca traslazionale e può fungere da integrazione e supporto ad altre terapie. Si favorisce così la reazione dell’organismo nei confronti del tumore, in pratica, utilizzando le stesse cellule del sistema immunitario del paziente. I centri che utilizzano i Til sono pochi. Gli studi clinici in corso nel mondo con terapie cellulari Car-T, però, sono in aumento: sono circa 190, una dozzina dei quali si svolgono in Europa. La maggior parte è riferita alla cura dei linfomi o delle leucemie. Circa 60, è importante notarlo, sono indirizzati al trattamento dei tumori solidi. In generale, queste procedure sono complesse: richiedono competenze specifiche, ma sono potenzialmente molto efficaci e applicabili a vari tipi di neoplasie”.

Manipolare il sistema immunitario: vantaggi

Manipolare il sistema immunitario per vincere la neoplasiaVincenzo Russo, consigliere Nibit e direttore Unità di Immuno-bioterapia del melanoma e dei tumori solidi al Dibit, Ospedale San Raffaele di Milano, Irccs, ha affermato: “Il vantaggio di questo tipo di immunoterapia è costituito dalla sua efficacia ‘trasversale’: si applica infatti in diverse patologie, indipendentemente dalle caratteristiche del paziente. In prospettiva, le terapie cellulari saranno utilizzate in combinazione con la chemioterapia, con le terapie a target molecolare e con l’immunoterapia ‘tradizionale’, rappresentata dagli inibitori di checkpoint immunitario. Questi ultimi permettono di rompere il sistema che il tumore utilizza per ‘nascondersi’: sbloccano infatti il freno del sistema immunitario. L’intervento successivo delle terapie cellulari permette di svolgere un’azione estremamente mirata su caratteristiche specifiche delle cellule tumorali”.

Manipolare il sistema immunitario: globalizzazione della ricerca

Matteo Bellone, segretario/tesoriere Nibit e direttore Unità di Immunologia cellulare al Dibit, Ospedale San Raffaele di Milano, Irccs, ha così concluso: “La globalizzazione della ricerca scientifica ha spinto Nibit a cercare maggiori interazioni con gli attori internazionali. E’ stata promotrice di Enci: quest’ultima ora comprende la società tedesca Cimt e la francese Eati, ma già altre realtà europee bussano alla porta, al fine di essere ammesse al network. Grazie al coinvolgimento in Enci, Nibit parteciperà all’organizzazione scientifica del Convegno mondiale d’immunoterapia del cancro (Cicon): esso avrà luogo a New York nel 2020 e sarà possibile mettere in risalto le migliori scoperte italiane. Nibit ha anche convinto i colleghi di Enci e le società americane organizzatrici (American association for cancer research e Cancer research institute) a scegliere Milano come sede per il meeting mondiale del 2021. Tra due anni, Nibit e l’Italia saranno al centro della ricerca clinica e di laboratorio, nell’ambito dell’immunologia e immunoterapia dei tumori: attrarranno nel capoluogo lombardo quasi duemila esperti del settore”.
Il XVII Congresso internazionale Nibit si è svolto a Verona dall’11 al 13 ottobre.

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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