Alimenti 10 e lode. Il caffè: nasce come vino d’Arabia?
Il caffè: per molti è il degno modo per incominciare la giornata. Le sue origini sono abbastanza controverse, anche se a prevalere sono tre ipotesi principali. La prima sembrerebbe essere legata agli etiopi, che erano soliti consumare le drupe crude di questo albero equatoriale, perché avevano individuato in esse effetti stimolanti.
Altra storia è invece quella araba. Gli abitanti del Medio Oriente bevevano un succo fermentato proprio con la drupa del caffè, conosciuto come ‘’vino d’Arabia’’.
Infine, altre origini vengono attribuite a popoli nomadi, che consumavano una bevanda calda preparata con le drupe di caffè, chiamandola ‘’gahwah’’ (eccitante).
Il caffè come lo intendiamo oggi
Il caffè così come lo intendiamo oggi si è affermato solamente a partire dal XVI secolo. Si tratta di una bevanda coloniale, bevuta in occasione di incontri e convivi. In Turchia, nell’attuale Istanbul, la Costantinopoli dell’epoca, esso iniziò ad affermarsi. Avvenne poi l’espansione nel resto dell’Europa e del Mediterraneo, passando da Venezia, città di scambi e commerci. Qui, intorno al 1615, nacquero i primi luoghi borghesi per degustare.
Fu solo nel 1800 però che il caffè si diffuse anche a livello popolare. Fino ad allora, il colore nero e il gusto amaro non avevano contribuito a facilitare la diffusioni (la si credeva una bevanda velenosa e mortale).
Oggi, in tutto il mondo e in particolare in Italia che ne è il terzo Paese europeo per consumo, il caffè viene apprezzato e degustato. In Italia è consumato come bevanda abbastanza ristretta, preparata con tre diversi metodi:
- La moca, preparazione casalinga che prevede il passaggio dell’acqua bollente dalla caldaia sottostante della macchina. L’acqua per pressione attraversa il filtro, porta il caffè al centro e trasporta verso la tazza superiore della macchina l’infuso.
- Napoletana: è praticamente un moka capovolta, che al momento in cui l’acqua raggiunge il punto d’ebollizione, viene tolta dal fuoco e capovolta con un gesto veloce e deciso. L’acqua percolerà attraverso il caffè, donandoci la tanto amata bevanda.
- Espresso, che beviamo solitamente al bar. E’ ottenuto con macchine che impiegano una pressione maggiore e temperature più basse: questo renderà il caffè più intenso in aroma e sapore, perché la temperatura dell’acqua non degraderà le molecole aromatiche più delicate.
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Prendere il sole fa bene alla salute: i 5 motivi degli esperti
- Ideale per chi pratica sport, la caffeina ha potere energizzante, che ci aiuta negli sforzi fisici. Inoltre il caffè riduce il dolore muscolare dopo l’allenamento.
- Il gusto amaro del caffè inibisce l’appetito: è quindi un valido escamotage per attenuare il senso d fame, quando siamo in regime di dieta ipocalorica.
- Dosi moderate di caffè e di caffeina aiutano a contrastare le malattie neurodegenerative.
- In caso di eccessi alcolici, sembrerebbe aiutare il fegato a depurare e depurarsi.
- In quanto energizzante ed eccitante, ha effetti positivi sull’umore, sugli stati depressivi ed è di aiuto in momenti di particolare stress da studio o lavoro.
- Il caffè favorisce i processi digestivi. Assunto a fine pasto migliora la digestione.
- Il caffè incide sulla memoria, migliora le nostre capacità di concentrazione. A distanza di venti minuti dalla sua assunzione, risulteremo più vigili e reattivi.
- Ha virtù antiossidanti. Bevuto con moderazione aiuta a contrastare i radicali liberi e contribuisce alla salute e al benessere di tutto l’organismo.
- Piccole dosi di caffeina contribuiscono a una leggera dilatazione dell’endotelio, condizione favorevole in caso di asma.
- Indicato nel trattamento dell’obesità, poiché ha effetto anoressizzante e diuretico, con un indice calorico praticamente inesistente.
Tabella nutrizionale del caffè
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI | PER 100 g |
Valore energetico | 0 kcal |
Proteine | 0,1 g |
Carboidrati | 0 g |
di cui zuccheri | 0 g |
Grassi | 0.18 g |
Di cui saturi | 0.1 g |
Di cui monoinsaturi | 0 g |
Di cui poli-insaturi | 0.09 g |
Fibre | 0 g |
Sodio | 2 mg |
Perché non consumare il caffè
La prima raccomandazione è che il caffè sia assunto con moderazione. Basti pensare che 100 grammi di caffeina possono uccidere un uomo.
Se preso a digiuno, il caffè può provocare bruciori e acidità di stomaco: è sconsigliato quindi alle persone che soffrono di reflusso gastrico e ulcere.
In dosi elevate può causare aritmie cardiache, ipertensione e tachicardia: deve quindi essere assunto con molta moderazione dai soggetti cardiopatici.
Inoltre, il consumo di caffè è sconsigliato a tutte quelle persone che soffrono di insonnia, visto che questa bevanda provoca eccitabilità.
Assumere sempre con moderazione, se si è in stato di gravidanza.