La rettocolite ulcerosa è una malattia infiammatoria cornica dell’intestino che interessa esclusivamente l’ultimo tratto intestinale e più in particolare il retto e il colon a differenza del morbo di Crohn (altra malattia cronica dell’intestino), che invece può interessare la totalità dell’intestino.
Nella rettocolite ulcerosa l’infiammazione è continua e in senso ascendente quindi va dal retto verso il colon e, in genere, viene risparmiata la regione per-anale. Se l’infiammazione interessa solo il retto prenderà il nome di proctite, se interessa sia il retto che il colon discendente si parla di colite sinistra mentre nel caso in cui interessa anche il colon traverso e il colon ascendente si indica col nome di pancolite.
L’infiammazione genera delle lesioni della mucosa intestinale che portano a sanguinamento e a formazione di ulcere.
Nella fase acuta dell’infiammazione il danno della mucosa riguarderà solo gli strati più superficiali, ma dopo molti anni in cui si è affetti da questa patologia si può andare incontro a displasie con il rischio di insorgenza di tumore.
I fattori di rischio
Come per la maggior parte delle malattie, anche in questo caso esistono fattori di rischio non modificabili; quand’è così la genetica ha un ruolo fondamentale: i soggetti predisposti o con familiarità avranno una percentuale molto più alta di ammalarsi di rettocolite ulcerosa.
Tra i fattori modificabili abbiamo invece:
- l’uso di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) come l’ibuprofene, la nimesulide, l’acido acetilsalicilico, naprossene, etc.
- Recente sospensione dell’abitudine al fumo di sigaretta nei forti fumatori (studi contrastanti dimostrerebbero infatti che il fumo ‘’potrebbe’’ avere azione protettiva… naturalmente il danno che il fumo provoca all’organismo è maggiore rispetto ai benefici
Come si manifesta la rettocolite ulcerosa
I sintomi principali sono diarrea muco-sanguinolenta e dolori addominali. Nei casi più gravi ci può essere anche febbre e calo ponderale con sintomi extra intestinali. Naturalmente maggiore sarà la parte interessata, maggiore sarà la gravità dei sintomi
La dieta
Non esiste una dieta universale adatta a questo tipo di malattia e a tutti i pazienti da essa affetti, ci possiamo limitare a consigli che poi si devono adattare di persona in persona a seconda delle condizioni, infatti, la dieta sarà personalizzata ed i cibi consigliati per una persona non è detto che siano consigliabili per un’altra.
Ci sono naturalmente alimenti che è meglio evitare a prescindere perché possono peggiorare i sintomi della malattia, tra questi abbiamo:
- Alcolici e super acolici
- Bibite gassate
- Cacao e cioccolato
- Caffè e bevande con caffeina
- Carni molto grasse
- Spezie
- Formaggi molto grassi
- Insaccati
- Fritture
- Lardo e strutto
- Pasticceria elaborata
Limitare il consumo di:
- Asparagi, barbabietola, cavolfiore, cavolo, cipolla, fagioli, pomodori, porro, rabarbaro e spinaci
- Frutta; Consumo moderato soprattutto di agrumi e banane e sbucciare sempre la frutta.
- Latte e latticini
- Pane fresco
- Pesci grassi e molluschi
- Fibre (uso moderato)
Gli alimenti consigliati invece sono:
- Avena e orzo
- Carni bianche o rosse magre (ok cottura al vapore o ai ferri)
- Pane tostato, cracker e fette biscottate
- Pesci magri
- Prosciutto sgrassato
- Verdure come carote, finocchi, insalata, melanzane e zucchine
- Yogurt e alimenti probiotici purché alla rettocolite ulcerosa non sia associata l’intolleranza al lattosio.
È fondamentale mantenere in salute la flora intestinale e quindi evitare una possibile disbiosi.
- Il consiglio inoltre è quello di aumentare il consumo di acqua.
- I liquidi ingeriti non devono essere né troppo caldi né troppo freddi perché potrebbero stressare l’intestino
- Evitare le abbuffate e consumare pasti piccoli durante il corso della giornata
- Mangiare lentamente per favorire la digestione.
Info utili
Se sei interessato a maggiori informazioni sull’alimentazione o consigli per una dieta più equilibrata puoi chiedere consiglio a Daniele Sciotti scrivendo QUI